25 gennaio 2017

+2 *** IL RACCONTO DI PEUW BAMBINA CAMBOGIANA - MOLYDA SZYMUSIAK (o della fine del secondo libro nel 2017)

questo libro è arrivato dalla libreria delle zie di Genova® mesi e mesi fa.
lasciato sotto agli altri libri anche un po' di volontà, lo confesso, visto l'argomento, ho deciso di leggerlo per farla finita una volta per tutte.

Peuw è una bambina cambogiana che nonostante i suoi undici anni, sopravvive alla dittatura di Pol Pot in Cambogia avvenuta nella seconda metà degli anni '70 e che ha tolto la vita a tre milioni e mezzo di persone, eppure il mondo sembra ignorare quella che si rivelerà una delle grandi tragedie del nostro tempo.
Peuw è testimone diretta, racconta al presente le varie fasi della dittatura e quanto ha visto, vissuto, subìto, sopportato, rischiato tra gli undici e sedici anni.
adottata poi da una famiglia francese, non riesco a immaginare che razza di vita abbia condotto dopo e stia conducendo adesso.
io che mi ritrovo nauseata da quel c******e di Trump e non mi capacito come gli americani abbiano potuto votare un razzista populista folle di quel calibro, resto impietrita se mi fermo a pensare alle conseguenze che questa esperienza possa aver portato nella vita di una bambina di undici anni, attuata da uno ancora più folle; un po' come per quel maledetto di Hitler e...anzi: dopo domani è il 27 gennaio, Giornata della Memoria.

sono stata contenta di averlo letto.
non sapevo nulla di questo genocidio, lo confesso, quindi mi è stato utile e sicuramente è uno di quei libri da aggiungere alla lista da leggere.
per sapere, per prendere coscienza e per ricordare.

adesso volgo il mio pensiero al made in Italy con Il nome della rosa di Umberto Eco.
ebbene sì non l'ho mai letto e sono molto curiosa.

The Lord Of Th Rings intanto va avanti, non proprio velocissimamente, ma va avanti...

Love,
MC

18 gennaio 2017

TRE SCOSSE IN UN'ORA

bei momenti, quelli di oggi.

























tornata in tempo a casa per prendermele tutte, queste cavolo di scosse, tra le 10.25 e le 11.24.
tutte e tre sentite fin troppo bene, affrontate da sola a casa, sempre al nostro quarto piano della palazzina sulla collinetta, a una cinquantina di metri dal livello della strada...

le tapparelle delle due portefinestre cigolavano, il lampadario della sala oscillava ma soprattutto il pavimento ondeggiava.

delle innumerevoli registrate oggi, solo durante l'ultima delle 14.33 circa il maritopreferito era con me, tornato a casa dal lavoro.
per fortuna c'era: la quarta da sopportare da sola sarebbe stato troppo, in un giorno solo! 😪

al lavoro da me tutto chiuso: dopo la seconda scossa della mattina i colleghi sono evacuati, rientrati solo dopo l'ok del responsabile della sicurezza ma alle 14.50 tutti fuori e avvisati i turnisti del pomeriggio con un non venite, chiudiamo. 
stavo per uscire, sono arrivati in tempo, almeno mi sono risparmiata un viaggio a vuoto.

penso a quello che potrà attenderci questa notte, sperando che non ci attenda altro se non il silenzio.

Love,
MC

17 gennaio 2017

DI RIORDINI PERSONALI, ESTERIORI E INTERIORI

già qualche giorno fa avevo puntato il 17 gennaio come data di inizio della mia catarsi personale circa il riordino della Marie Kondo, in quanto giorno libero dal lavoro, così questa mattina ho iniziato con vestiti estivi e primaverili (mai iniziare dagli indumenti della stagione in corso, Marie docet!), maglie, magliette, canottiere, vestiti, costumi, parei, abbigliamento da trekking...

ho documentato con foto e prendendo nota di quanto ho tenuto e di quanto, invece, ho messo in sacchi da portare in Caritas, visto che per certo là fuori c'è chi ha bisogno di quelle cose.
di indecente, assolutamente da buttare via, ho selezionato ben un paio di pantofole (invernali), un paio di pantaloncini (uso casalingo) e un paio di pantaloni da zecca, come direbbe mia nipote - di quelli con l'elastico alle caviglie e il cavallo basso, neri, indecenti pure per casa.

alcuni numeri:

magliette/canottiere:
15 ok
14 ko

vestiti interi:
4 ok
2 ko

pantaloni estivi:
10 ok
10 ko

abbigliamento trekking:
3 magliette ok, 2 ko
2 pantaloni ok, 3 ko

costumi:
2 ok
3 ko

parei:
2 ok
4 ko

maglie maniche lunghe/felpe:
4 ok
6 ko

mentre sceglievo pensavo l'ho indossato l'ultima estate? se sì, quando lo indosso, come mi sento? se no, perché è ancora qui? per affetto o per quale misterioso motivo?

mi sono tornati in mente momenti della mia vita, ricordi, episodi, viaggi, persone del passato...
per qualche accessorio, ho riflettuto che adesso la persona che mi aveva regalato una certa cosa la sento e la ricordo a prescindere da quell'oggetto, per altro non più utilizzato da tempo, quindi me lo sono lasciato alle spalle, formulando nella mente proprio il pensiero ma io lei me la ricordo per altre cose, non per questo.
questo mi ha fatto percepire l'importanza dei rapporti con le persone più che degli oggetti a loro collegati, che possono essere anche importanti, a volte fondamentali, ma non sempre e per tutti necessari.

con alcuni indumenti ho chiuso come pensavo di fare da tempo, pur non concretizzando mai la mia intenzione: a ogni cambio di stagione mi dicevo se non lo metto questa estate, poi lo do' via e tant'è rimaneva sempre lì, usciva dalla scatola per entrare nel cassetto e viceversa.
era una chiusura che andava fatta, che mi riportava alla mente pensieri fatti circa quell'indumento specifico, che tenevo perché non si sa mai. continua a non sapersi e l'averlo messo nel sacco oggi, mi ha liberato. considero questo il risultato psicologico più grande del lavoro di oggi.

dopo due ore e mezza di lavoro mi sono fermata: un senso di ubriachezza mi invadeva, di cervello stanco ma allo stesso tempo di leggerezza e voglia di continuare.
continuerò prossimamente, un passo alla volta.

ora porto avanti il mio giorno libero facendo quanto mi piace fare, che in questo momento corrisponde alla lettura de The Lord Of The Rings, con vocabolario di inglese al fianco...to improve my vocabulary! 😊 

Love,
MC



12 gennaio 2017

+1 *** IL MAGICO POTERE DEL RIORDINO *** MARIE KONDO (o della fine del primo libro nel 2017)

avevo sentito parlare di questa Kondo mesi fa dal mio amico A. mentre, spaparanzati sui lettini al mare, ci godevamo il sole di fine agosto.
una nuova idea di riordinare casa e mantenerla tale.
niente di nuovo, quindi, solo che mi aveva incuriosito l'entusiasmo che aveva lui nel parlarmene e avevo pensato prima o poi me lo leggo.

qualche settimana dopo una collega, M., aveva iniziato a leggerlo e, al contrario di A., me ne diceva di cose quasi psicologiche, di un approccio strano e inquietante al riordino casalingo. lei che con tre figlie e un marito sul nerd andante -il quale non vede il disordine e se c'è lo lascia lì- si era facilmente scoraggiata e non sapeva se mai sarebbe riuscita ad arrivare ad avere una casa decentemente ordinata.

zia Marie Kondo
il primo gennaio 2017, per iniziare l'anno con una catarsi, ho iniziato a leggere Il magico potere del riordino e...son qui che non vedo l'ora di iniziare a smontare la casa per riordinare.

non si tratta solo di avere ordine in casa, quell'ordine visibile esternamente (per quello basta lanciare le cose di troppo in scatole nascoste, cassetti e armadi e il gioco è fatto!) quanto lasciarsi dietro (buttare, dare via, eliminare...) ciò che non ci dà più gioia possedere. 
può trattarsi di vestiti, libri, oggetti, ricordi, utensili...qualsiasi cosa sia nelle nostre mura di casa.
tutto va analizzato e destinato all'uso che sentiamo sia giusto attribuirgli da quel momento in poi: restare con noi o andare, magari a far felice qualcun altro.

risultato? una casa ordinata con un ordine mentale personale che si farà sempre più strada mano a mano che il nostro riordinare toccherà le varie categorie di oggetti che abbiamo.
un senso di leggerezza, tranquillità quando si rientrerà in casa e si vedrà tutto (o almeno tante cose, all'inizio) al loro posto, facili da trovare, da usare, da riporre...

giusto ieri ne parlavo con la collega M. la quale mi diceva che qualche settimana fa ha iniziato a fare pulizia, a riempire sacchi e sacchi di vestiti suoi e delle figlie e mi ha confermato di provare il senso di leggerezza promesso da Marie e che prima ogni sguardo che dava alla casa le trasmetteva oppressione e pesantezza mentre adesso vede già differenza.

A. a sua volta mi sta aggiornando passo passo del suo riordino, confermandomi quanto il vedere tutte, per esempio, le magliette a maniche corte che aveva lo ha fatto anzitutto sobbalzare (circa 20 mq di roba, stesa sul pavimento della sala, come da istruzioni di zia Marie) per poi rendersi conto che poteva vivere serenamente anche con un quarto di quella quantità: è passato da 20 mq di tshirt a nove (nove magliette, non 9 mq...).
da lui sento quanto sia un lavoro anche interiore, un staccarsi da cose passate che non lo facevano più stare bene, che portavano pesantezza mentale e, perché no, nell'armadio.

da parte mia, sono qui che mi prudono le mani e non appena ho un giorno libero inizio dal mio vestiario.
il maritopreferito farà per sé, solo aver letto il libro, ma è tutto curioso.
ogni tanto gliene parlo ed è interessatissimo. addirittura ha detto mi sa che me lo devo comprare cartaceo: forse è meglio che ognuno abbia il suo, di libro, magari se si deve sottolineare qualcosa....

vedremo che succede, ma sono gasatissima e con una gran voglia di iniziare!

per quanto riguarda la lettura, sono sempre alle prese con The Lord Of The Rings (e la cosa durerà parecchio, non leggo spedita come mio solito, vabbè che so l'inglese ma...) ma inizierò Il racconto di Peuw bambina cambogiana di Molyda Szymusiak, dalla libreria delle zie di Genova®.

Love,
MC


08 gennaio 2017

NON DICO ALTRO

domenica sera, 8 gennaio.
domani è lunedì 9 gennaio e fino a non so quando non ci saranno che domeniche e giorni liberi, a sollevarci dalla trincea.

non ci sto capendo molto, in questi giorni, il freddo anomalo che abbiamo e abbiamo avuto mi ha rallentato le funzioni cerebrali, ma il maritopreferito sta guardando Fuori Che Tempo Che Fa (che ultimamente non mi sta piacendo, devo dirlo...) e c'è Stefano Accorsi.
non dico altro:


questo più invecchia più migliora, come il vino...

vado a dormire.

Love
MC

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