Non penso ci sia qualcuno che in vita sua non lo abbia mai visto almeno cinque minuti, (prima o poi si capita sul canale che lo trasmette, è una costante della pratica dello zapping) se non altro per la curiosità di vedere cos'è e per capire, soprattutto, la ragione per cui un programma del genere faccia stare attaccati alla televisione quintalate di italiani.
Personalmente non seguo questo genere di programmi ma mi è capitato qualche volta di impaccarci e fermarmici un attimo a dare un'occhiata.
Palate di finzione, cabaret di ridicolaggine, vetrina per psicopatici.
In sintesi una gabbia di matti.
Vivendo nel mondo, quello vero, penso che un reality d'autore si possa ottenere unicamente nel momento in cui chi agisce non sa di essere osservato: solo così verrebbe fuori la vera natura delle persone nel loro essere quotidiano, in casa, in famiglia, al lavoro con i colleghi, alla guida dell'auto, al supermercato, al mare...
Durante gli interrogatori di polizia è possibile osservare l'interrogato per studiarne le reazioni vere, perchè quando non si sa di essere osservati, si è spontanei e naturali.
Le foto non programmate e posate lo dimostrano. Infatti sono le foto più belle.
Un reality vero, quindi, (la parola stessa lo dice, ma quello che vediamo in televisione racchiude nella parola stessa una grande contraddizione) sarebbe solo quello fatto senza aver detto di volerlo fare, un Truman Show, insomma, che è un gran bel film proprio perchè si basa su un Grande Fratello la cui esistenza è sconosciuta al protagonista...protagonista del Grande Fratello stesso.
La realtà, come invece ci vogliono far credere quelli del tubo catodico attraverso i reality, non è quella delle case, delle isole, delle fattorie, dei ranch, perchè chi ci va, recita e non si comporta come si comporterebbe davvero in una giornata normale di una vita normale (escludendo il fatto, per niente poco rilevante in verità, che la vera persona non viene fuori stando segregata tre mesi con degli sconosiuti per arrivare a vincere palate di euro, o vivendo su un'isola tropicale, cercando da mangiare sugli alberi per non morire di fame).
Contraddizioni e finzioni fatte passare per realtà e prese come tali, trangugiate senza filtri e timori dagli spettatori.
Pericoloso e preoccupante al tempo stesso.
Non so se più pericoloso o più preoccupante.
Non so se siamo più pericolosi e preoccupanti noi, che li guardiamo e li chiediamo al tubo catodico.