30 agosto 2007

UNO, DUE, TRE...29!


Oggi compio 29 anni.
Questa seconda decade della mia vita è passata e...ne ha passate.
Sono successe tante cose, da dieci anni a questa parte, prima tra tutte il cambiamento di città nel luglio '97.
A 19, appena maturata, scolasticamente parlando, sono scesa da Genova ai Castelli Romani con tutta la famiglia.

Ricordo ancora la stuzzicante sensazione dell'arrivare in un posto nuovo, sconosciuta a tutte le persone che avrei incontrato, con l'opportunità, a scelta, di dare il meglio o il peggio di me...tanto nessuno avrebbe potuto far paragone con la me di qualche anno prima, non avendomi mai vista in precedenza.

Non so cosa ne sia venuto fuori; io ho cercato di dare il meglio di me là dove mi è stato possibile; la mia umanità avrà certamente deficitato spesso...lo possono dire i numerosi amici che qui ho incontrato e che fanno parte ormai della mia vita.

Che dire...in realtà è strano perchè quest'anno è stato fino ad ora tutto focalizzato sul prossimo 29 settembre, per cui oggi mi sembra un giorno non dico come gli altri ma quasi...
Effettivamente, pensandoci, non sono mai stata fissata con i festeggiamenti, sopratutto da bambina.

Forse contribuiva a questo il fatto che il 30 agosto nella mia famiglia era, per necessità e anche per comodità, il giorno del ritorno dalle vacanze in montagna e quindi gran parte della giornata passava in viaggio.

Pochi compleanni festeggiati "come si deve", in questi 29 anni; ricordo quello dei 7, dei 17, dei 27. Realizzo ora, scrivendo, che sembra abbia festeggiato solo le decadi a iniziare da 7...
Forte!
In tutti e tre i casi, comunque, ero in posti belli e circondata da amici: i 7 anni in Valle d'Aosta, ai piedi del Gran Paradiso, in Val Nontey, "alle Sorgenti", per la precisione; i 17 in Sicilia, vicino a Siracusa, con un sacco di amici conosciuti nel tempo di un' estate; i 27 qui ai Castelli Romani, già insieme a quello che sta per diventare mio marito...

Certamente quello di oggi, se anche non è nessun "...7", è particolare: oggi compio 29 anni e mancano 29 giorni al 29 settembre: una combinazione che ricorderò certamente come particolare!

27 agosto 2007

FOLLIA?


Perchè sposarsi?
Perchè decidere di donare a un altro essere umano la nostra vita?
Perchè ipotecare la libertà dell'unica vita che abbiamo da vivere, per stare con una persona che, per quanto conosciuta e amata, non sapremo mai, fino a quando non faremo il bilancio finale, se ci starà veramente vicino "nella buona e nella cattiva sorte, nella salute e nella malattia, finchè morte non vi separi" come ci aveva promesso quell'incantato giorno?

Cosa scatta nel cervello di due persone per decidere di affrontare una vita insieme, non sapendo cosa questa riserverà?
Si deve essere matti da legare -e anche di una certa portata- per fare un tale salto nel buio...

Tra un mese e due giorni io e Marco ci sposeremo.
Nessuno di noi due sa adesso se saremo più felici o più tristi, più in salute o più malati, più poveri o più ricchi, più soli o più in compagnia di come siamo adesso e di come siamo stati nei precedenti anni...non abbiamo e non avremo mai la palla di vetro per vedere nel futuro.
Siamo matti? Forse sì...

Si dice che il matrimonio sia una gabbia, la fine della libertà personale, la famigerata tomba di qualcosa che chiamammo amore in un lontano passato...

Ma cosa vuol dire libertà?
Libertà di coppia, secondo me, non è poter essere liberi di dire/fare/pensare cosa si vuole come e quando si decide nonostante la presenza dell'altro... certo, è anche questo, ma spesso ci affidiamo al fatto che l'altro ci conosce, ci ha scelti, ci accetta e dando per scontato che ci ami a prescindere, ci dimentichiamo di essere caritatevoli...

Credo che libertà significhi soprattutto non avere paura di esprimere all'altro un pensiero, una necessità, un dolore, una gioia, un'idea, così come la viviamo, per quella che è.

Libertà è avere il coraggio di mostrarsi all'altro per quello che siamo, con tutto il bello e il brutto di noi.
E non è facile, perchè richiede umiltà e fiducia nell'altro, ma quando si arriva ad essere vermanete liberi in questo senso, le cose acqistano una dimensione superiore.

Se sono libera di esternare qualcosa di mio e di presentarmi così come sono, da persona intera, mi pongo nell'ottica di accettare qualsiasi aspetto dell'altro, di qualsiasi entità esso sia.

Donando la mia vita all'altro, poi, non perdo la mia libertà personale; mi auto-precludo nuove possibilità di relazioni affettive con altri in questo mondo, è vero, quindi tecnicamente la mia libertà...o meglio, il mio impulso di libertismo ne risente (dal momento che il matrimonio prevede fedeltà a quella persona), ma donandogli la mia vita e rinunciando a tutti gli altri, la mia libertà si amplifica, perchè quella che gli dono mi ritorna, arricchita dalla sua, avendo lui ha fatto la mia stessa scelta nei miei confronti.

L'amore, anche nel matrimonio, è amare l'altro...semplicemente come noi vorremmo essere amati.
Sant'Agostino diceva "Ama e fà ciò che vuoi".
Se amo e agisco per amore, non posso che pensare di fare cose buone a chi mi sta vicino...per primo mio marito o mia moglie, vicino al quale ogni mattina mi sveglio...o mi sveglierò!

24 agosto 2007

IL TEMPO VOLA...


Un'altra giornata che va...e ora siamo al 24 agosto e nemmeno me ne sono accorta.
Se guardo avanti, anche di poco, tra 1 mese saremo in trepidazione prematrimoniale, a una settimana da lancio dello Shuttle MarcoMariaChiara, con ogni probabilità sommersi dalle ultime cose da fare che non possono che essere fatte all'ultimo; probabilmente incerti sul da farsi (conosco chi, al matrimonio civile il giorno prima di quello religioso, ci è arrivato con un nodo allo stomaco e domandandosi "ma cosa sto facendo qui?"); sicuramente emozionati e certissimamente stanchi morti.

Il tempo è corso via in quest'anno, non mi sono praticamente accorta del suo scorrere...le foto sui calendari in cima alla lista dei giorni sono cambiate e i panorami si sono fatti sempre più pieni di fiori, di sole, di mare e di luce.

Una mattina, tra una trentina di mattine per la precisione, mi sveglierò e penserò "Ah, domani mi vado a sposare!...".
Del verificarsi di questa scena ne ho praticamente la certezza, acquisita non ora ma ad un bel po'...visto che è da 'sto gran bel po' che il tempo vola!
Ma che figo...non vedo l'ora!

22 agosto 2007

PENSIERI DURANTE L'ASTENSIONE INFORMATICA (felicemente conclusasi oggi)



Sei orfana da pc da circa una settimana e ti sembra di non essere nel mondo da anni.

Il tuo blog è nelle mani dei visitatori e davanti a te, ma non sotto il tuo controllo, solo in estemporanee e fugaci visioni dal computer del collega.
Ti senti tagliata fuori, esclusa, quasi monca, ma soprattutto quello che ti rompe è il fatto di non sapere ancora se il blackout interno al pc ha mandato tutto l'hard disk al diavolo o no.

Le foto di tre anni e mezzo di digitale potrebbero essersi smaterializzate in un istante (per cui, se così fosse, non hai più niente dei tuoi tre anni e mezzo di fidanzamento col tuo quasi marito); la tua tesi di laurea da qualche parte c'è ancora, oltre che essere stampata e incolonnata in libreria, ma non sai più se esiste e dov'è il cd che la contiene; il tuo libro, scritto da adolescente, veramente troppo simile a come davvero erano i tuoi pensieri dieci anni fa (solo ora te ne accorgi) esiste in cartaceo, ma come versione non aggiornata, la quale era (è ancora?) sul computer...

Tutto questo e anche di più potrebbe essere andato spazzato via da un cacchio di blackout e tu non puoi fare niente se non rimpiangere la tanto amata e ormai obsoleta carta e penna.

Belli i tempi di quando fissavi su carta il tuo pensiero e lì restava, attendendo niente se non una tua scelta di farne quello che volevi; a meno di roghi, eri praticamente certa che sarebbe vissuto in eterno...ingiallito, stropicciato, sdrucido, forse un po' sbiadito, ma così, esattamente così come lo avevi pensato e scritto.
Non c'era nemmeno possibilità di modificarne il carattere di scrittura: si sarebbe dovuto riscrivere tutto da cima a fondo, ma non sarebbe mai stato come la prima versione. Scrivere era un po' come creare qualcosa e poi gettare via lo stampo.
Belli i tempi in cui carta e penna garantivano l'inespugnabilità di te stessa e dei tuoi pensieri. Quella eri, lì, su carta, e così ti vedeva la gente.

Ora capisci quanto fragili e davvero appese a un filo siano le emozioni che da un anno a questa parte lanci sulla rete attraverso un computer; rete che altro non è se un'inafferrabile cosa che non puoi vedere ma c'è.

Che dici: sarà il caso, molto prossimamente, di trovare soluzioni più stabili per i tuoi pensieri e per tutta quell parte della tua vita affidata al digitale?

Io credo di sì, e allora vai e comprati una penna USB!!!

18 agosto 2007

SILENZIO FORZATO

Non sono in ferie (MAGARI!!!), sono solo costretta dal mio pc a non scrivere, a tenermi tutto scritto su carta (antico!), perchè lui, lo stramaledetto computer, dopo aver cercato un momento adatto per andare in ferie, ha scelto il momento in cui anche i suoi medici lo sono...
E' deceduto improvvisamente a seguito di estrazione da penna USB, che non mi sembra tanto invasivo come intervento, comunque fatto stà che mi ha lasciato così, in braghe di tela...e vabbè che è estate e fa caldo, ma magari in un altro momento sarebbe stato più azzeccato!

Per cui son qui in attesa delle cure, che non so nemmeno quando arriveranno e che effetti avranno!
A risentirci presto!

06 agosto 2007

E' TROPPO FACILE, MA PENSI CHE...


E’ troppo facile parlare di rodimento per ferie forzatamente mancate il 6 agosto:

…quando i colleghi a turno non ci sono e invece tu rimani lì e anzi, per evitare di chiedere un giorno di vacanza prima della matrimoniale concessa ad ottobre, ti sei vista affidare dal capo certe mansioni da fare in sostituzione dei futuri vacanzieri di ferragosto, (lui compreso);
…quando gli ingorghi per le strade sono minimizzati e tu non sai più a che ora svegliarti la mattina, perché l’orario consolidato durante tutto l’inverno di calcolo del traffico, ogni giorno sballa, e puntualmente arrivi in anticipo e pensi, cacchio, potevo dormire una decina di minuti in più;
…quando, come ogni anno, al telegiornale parlano di esodi e bollini rosso-neri e suggerimenti su come partire intelligentemente in altri momenti della giornata (come fanno ad essere partenze intelligenti, non si sa, visto che lo vengono a sapere 50 milioni di persone contemporaneamente…comunque…);
…quando tuo fratello se la scorrazza per il Trentino con famiglia e camper appena preso e un giorno ti chiama dicendoti che è "sotto le Pale di San Martino, con la canottiera sotto la maglietta, perché l’aria è fraschetta!”;
…quando tua zia ha davanti il panorama del Bianco, dai 1700 metri dove ora si trova a prendere il sole;
…quando il tuo quasi marito è in licenza totale, completa, continuativa fino a fine mese;

E’ troppo facile e scontato, però cavolo è così e quando lo realizzi, capisci anche che sei cresciuta, che non è più come a scuola che per due mesi non sapevi più dov’erano i libri.
Capisci che senza vacanze l’estate è solo l’anno che continua normalmente, il tempo che passa come al solito, solo tutto pesa di più per il caldo e per il sole, che vedi da dietro una finestra specchiata.
Capisci che quello che pensavi quando eri a scuola, sull’esser grande e indipendente, per avere lavoro e soldi tuoi, per “farci quello che voglio”, erano solo pensieri giovani e idioti, che non consideravano il fatto che quelli che avevi per le mani erano gli anni più belli, spensierati e disincantati e che sarebbero arrivati i tempi duri dopo, a breve anche.

Capisci anche che mentre ti guardi indietro c’è ben poco da fare, perché niente ritorna né si può cambiare, puoi solo dedicarti con molta cura a quello che hai per le mani, e che se anche sono giorni nefasti perché mezzo mondo è in vacanza e tu no, sei felice perché hai ciò che ti fa vivere serenamente.

Sei felice perché nonostante tutto il tuo lavoro è onesto, fa parte di un ciclo unico e se venisse a mancare quello che fai, tanti italiani non avrebbero una magica carta nel portafoglio e allora ti senti indispensabile, anche quando anziché mandare le magic cards a destino, le fionderesti dalla finestra ancora inscatolate.

Sei felice perché hai una persona speciale vicino e tra poco sarete tu e lui, e basta, e sarà bellissimo stare fianco a fianco per tutta la vita.

Sei felice e pensi che questo valga anche di più di una settimana di ferie; soprattutto se consideri il fatto che tra due mesi, tu e lo speciale di cui sopra, sarete mano nella mano vivendo il vostro american dream.

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