25 novembre 2019

IL BURRO NON E' MAI ABBASTANZA

da qualche giorno mi tormenta la faringite. la mia voce è particolarmente sinuosa, se vogliamo, ma molto poco in sana, quindi oggi e domani mi atterrò alla cura dello star zitta, ovvero resto a casa, sperando di tornare normale per mercoledì. 
ho i miei dubbi, sono sincera. ormai il mio è uno stato diciamo cronico (che se venisse certificato e dichiarato causa di servizio, farebbe scoppiare una bomba) con cui devo fare i conti ciclicamente, purtroppo. 

così ieri pomeriggio, mentre marito e figlio erano al cinema ed io a casa a star zitta, appunto, ho iniziato a vedere Julia&Julie, già visto più volte... 
"...il burro non è mai abbastanza!"
mi serviva un film da domenica pomeriggio, una commedia rilassante ma coinvolgente, che casualmente ha come protagonista solo una fantastica Meryl Streep e un altrettanto bravissimo Stanley Tucci (devo assolutamente rivedermi Il diavolo veste Prada) ma non avendolo finito in tempo per il ritorno dei maschi, l'ho completato oggi pomeriggio. 
e niente, come ogni volta, mi ha fatto venir voglia di cucinare qualcosa usando il burro, così sono andata in cucina e ho aperto il frigo e la prima cosa a portata di mano che potevo fare sono state le carote al burro di mia nonna Maria Rosa: rondelle di carote cotte in padella con il burro, appunto, e solo un'aggiunta di sale. 
me le mangerò tutte io e con molta gioia, per altro, perché al figlio non piacciono (non ha ancora capito molte cose della vita culinaria, 'sto bambino 😶) e al marito il burro così tanto, fa senso. 
ma mica ne ho usato tanto, dai....una lastrina di mezzo centimetro grande quanto può essere grande un panetto di burro da 250 gr. mica stiamo parlando di due etti. 
e poi, siamo sinceri, di solito il burro lo uso per rivestire lo stampo della torta, è solo che avevo bisogno di sentire quel profumo, vedere quel friccico sulla superficie rovente della padella antiaderente... 😍

Love,
MC



20 ottobre 2019

DONNA PER UN ATTIMO

Pensare che l'apice della mia settimana siano questi minuti di asciugatura della prima mano di smalto sulle mani, mi fa sentire una casalinga disperata. Anzi, disperante. Ovvero sulla via per. 
Casalinga non molto, o non solo, visto che lavoro 30 ore a settimana fuori casa, più le restanti ore diurne a casa, dove mi stanco molto di più. E sì, perché normalmente quando sono a casa mi siedo per mangiare e, se sono fortunata, per vedere non dico il telegiornale ma un pezzo del suddetto, ma siccome la fortuna non è così presente (ma tornerà, eccome, é temporaneamente andata altrove) sul serio, quando sono a casa mi siedo pressoché solo quando mangio. 

Oggi, adesso, si sta verificando un'allineamemto dei pianeti favorevole per cui figlio e marito sono usciti in bicicletta ed io, quindi, ne ho immediatamente approfittato e sono qui a sfondare il divano e ad aspettare che si asciughi lo smalto. Con un occhio alla tele su Rainews24 e uno allo schermo del cellulare su cui scrivo. E i pavimenti da lavare possono aspettare e aspetteranno ancora, di grazia. 
Per quest'oggi faccio la donna e basta, e poi non posso mica seccare di già lo smalto rosso scuro, no? 
E che diamine! 

Love, 
MC

05 ottobre 2019

E ANCHE OGGI....

...mi riposo domani!

ahaha rido. essì dai, bisogna riderci sopra per evitare di mollare tutto, prendere la mira, la rincorsa e andare a dare testate contro un bel muro a spigolo, di quelli in casa!
oggi è sabato e dopo una meravigliosa sveglia alle 8 (bell'idea quella di iscrivere il pargolo al corso di nuoto del sabato alle 10. bella idea, bellissima!!!) mi sono seduta per fare colazione, per pranzare e poi un'ora fa per mettermi lo smalto sulle unghie delle mani. ho detto basta, al diavolo il mondo intero, adesso mi fermo e mi riposo un po'. lo smalto è stato una scusa, penso, perché ad avere le mani libere, avrei trovato (io o i miei coinquilini maschi!) qualcos'altro da fare e allora altro che riposarsi. che poi la giornata mica finisce qui, eh? no, nei, niet.
appena finito qui, vai con la preparazione della pizza per stasera, che tanto buona e tanto onesta pare, certo, ma è un po' meno riposante di quella da asporto. buona è buona, anzi, mi viene proprio bene, modestamente, ma quell'oretta di preparazione gliela vuoi dedicare? ma tanto lo si sa, mica rivelo la verità del secolo.
nel frattempo affino i dettaglio per un cd di prossima uscita che andrà direttamente in macchina per le mie guide da e per l'ufficio, d'ora in avanti, così la collezione si amplia.

ah, ultimamente ho letto due libri di King, Cose preziose e On writing, di cui vorrei parlare prima o poi. forse più poi che prima, come ultimamente mi tocca fare con molte delle cose che mi piace fare (ovvero rimandare) ma l'importante è stato leggerli. nuovamente, ancora, e sempre, confermo che è il Re dello scrivere. punto.

manco rileggo cosa ho scritto, son così stanca che faccio fatica a rivedere le mie stesse parole (per lo più sconnesse, immagino!)

Love.
MC

12 settembre 2019

LAVORATORIIII?????

la commessa sulla quale lavoro anche io da venerdì scorso (sembrerebbe per fare solo "vpt", a detta dei capi) presenta due tipi di impiego, ovvero chi fa solo "vpt" e chi fa servizio clienti e "vpt".
chi fa anche servizio clienti è perché ad oggi ha le credenziali di accesso ai sistemi -e questa premessa è doverosa.

qualche giorno fa durante la pausa mi sono imbattuta in due ex colleghe, notando proprio quel giorno che viaggiano sempre in coppia, come i carabinieri. o come gli zebedei, se preferiamo. ma fin qui niente di male.

una di queste due venne assunta con me, frequentammo insieme il corso di formazione nell'ormai lontanissimo gennaio 2010, dopo il quale ci perdemmo di vista (per quanto possa sembrare strano, o si lavora fianco a fianco o, facendo turni diversi, può capitare di non vedersi per settimane intere) un po' per il poco legame stretto, un po' per essere sempre state destinate a gruppi diversi.
e anche fin qui, ancora niente di male, niente di strano.
voglio dire, capita di non diventare amiconi con tutti, no? appunto...

ero in pausa, dicevamo e molto tranquillamente, conoscendole, ho pensato che fosse normale scambiare due parole e alla mia innocente domanda ma voi fate solo vpt o tutto? (leggi anche servizio clienti) i loro volti si sono totalmente ricoperti di disprezzo e con uno bisbigliato tutto e un sorriso da mi fai pena ma non te lo posso dire, tu che sei venuta qui per far solo vpt hanno ripreso a guardarsi negli occhi e a parlare dei fatti loro.

ora. dico.
sicuramente sono bravissime, professionalissime, competentissime, meravigliosissime con i clienti e da quanto sono brave possono fare una pernacchia alla crema della crema della crema del customer care
ma....
MA....
MA....

sono due impiegate di una multinazionale di customer care che rispondono al telefono a clienti che vogliono spiegazioni, aiuto, informazioni (servizio clienti) o ad agenti che chiamano per fornire i dati di un nuovo contratto appena sancito (vpt).

detto in altre parole

non lavorano alla NASA
non stanno scindendo l'atomo
non sono Samantha Cristoforetti

quindi? e allora???


Love,
MC

11 settembre 2019

passano i mesi e io continuo a non trovare ancora tempo per scrivere.
nel frattempo, da luglio a questa parte, sono più vecchia di un anno e più insalubre, visto che da due settimane a questa parte sono stata alle prese rispettivamente con tosse prima, raffreddore poi e ora per la gioia di tutti, con la sinusite. sento male persino alla mandibola.
non sono mai stata presa a pugni in faccia, ma ho la sensazione che il dolore sia simile, o ci si avvicini parecchio. non è piacevole.

oltre a questo, ho cambiato nuovamente lavoro.
non più per una multinazionale del tabacco ma per una che eroga energia e gas da fonti rinnovabili. meglio, da una parte: si pensa alla salute del pianeta e non si contribuisce agli enfisemi degli italiani, per carità, ma almeno a parlar di tabacco le frasi da dire potevano essere diverse ed ero io a decidere quali usare.
lavorando su elettricità e gas, invece, si tratta di leggere un prestampato, compilando vari campi e salutare il cliente. il tutto sempre al telefono, ovviamente. diciamo che questa volta basta l'alfabetizzazione di base e un minimo di educazione civica, per il resto....vabbè, lasciam perdere.
molto poco edificante, sono sincera, ma è pur sempre un lavoro onesto quindi non mi devo lamentare. quando inizio la lamentela, cerco di pensare a chi un lavoro continuativo, in cui sta seduto al caldo in inverno e al fresco in estate, non ce l'ha e lo vorrebbe tanto, e allora le paturnie mi passano, o almeno si alleggeriscono un po'.

solo mi domando dove ho sbagliato. cosa non si è incastrato bene negli ingranaggi quando ho finito il liceo.
qualche rimpianto ce l'ho, confesso. tornassi indietro, non farei Scienze dell'Educazione ma Lingue Straniere, per esempio, con l'obiettivo di insegnare inglese nelle scuole.
è troppo tardi, adesso, quindi niente.
sarà per la prossima vita.

Love,
MC




22 luglio 2019

sono mesi che non riesco a scrivere.
eppure la vita c'è sempre, va avanti, e di cose me ne succedono, piacevoli e meno.
mi è passata la voglia di scrivere, o forse il piglio, l'ispirazione. forse, più semplicemente, non ho più tempo. 
perché sì, con una figlio che ti arriva abbastanza all'improvviso, con i suoi sei anni (ormai sette) e tutta l'energia che ha dentro di sé, di certo la vita cambia parecchio e le ore della giornata sono decisamente scandite in una maniera diversa. basti solo pensare che sono, boh, sei mesi? che non mi siedo davanti al televisore a vedere un film dall'inizio, per non parlare di un telegiornale visto con calma dall'inizio alla fine.
ridendo, ma nemmeno troppo, ho detto ai miei parenti che se dovesse scoppiare una guerra, dovranno scrivermi un messaggio su whatsapp perché, a meno che non sia al lavoro in quel momento, non verrei a saperlo in altro modo!
ma non è tutto un casino, no. detto così sembra che la mia vita sia solo una gran fatica e tutta in salita...anche se a volte lo è per davvero, e per tanti giorni di fila e ci sono momenti in cui mi sento una colf, una badante, una cameriera, qualsiasi cosa ma non una dona, ci sono anche tanti momenti in cui penso che non avrebbe potuto che essere così, con Manuel, così com'è lui, un vulcano in eruzione molto spesso,un cucciolo indifeso tante volte, un bambino sempre, e nonostante la mia frequente sensazione di incapacità nell'essere madre, va bene così com'è. 
andrà sempre meglio in alcuni momenti, male in altri, molto male in altri ancora ma nessun genitore è nato tale e tutti abbiamo imparato sul campo, facendo...

la cosa curiosa, ma anche indicativa, secondo me, è che questa abnegazione che mi ha investito in questo ultimo anno, mi ha portato a scoprire i rossetti. bella scoperta, dirà qualcuno,
sì, bella scoperta per me, che attraverso un rossetto rosso o fucsia dichiaro al mondo che, nonostante a casa sia una colf, una cameriera, una qualsiasi cosa ma spesso non più una donna,
quando esco voglio riprendermi in mano la mia identità e dirlo con un rossetto.

e ho scoperto che mi piace e che nessuno mi guarda comunque. solo mi sento di nuovo io e più femmina.
quindi sì, potete regalarmi rossetti, se proprio non sapete cosa regalarmi!

Love,
MC

25 giugno 2019

CHI NON MUORE....

...continua a leggere! 😆😆😆

non scrivo da un pezzo ma nonostante le apparenze non sono morta anche se spesso mi ci sono sentita, un po' per i ritmi, un po' per questo magico caldo che, come volevasi dimostrare, è arrivato tutto insieme, da un giorno all'altro, per deliziarci con le sue carezze a tratti piacevoli, molto più spesso fastidiose.
non è che non apprezzi l'estate, ma soffrendo il caldo sono una di quelle che preferisce i 22 gradi fissi, con umidità media, cielo azzurro con qualche nuvola bianca, alta, innocua, e un po' di brezza che stempera.
non è proprio il clima che c'è adesso a Roma e provincia, me ne rendo conto, ma non abito nemmeno nel deserto dei Gobi, quindi non mi lamento. o almeno cerco di non farlo.

in questo mese e mezzo, ho continuato a leggere, e molto. l
a lettura è la mia salvezza, la mia àncora, il mio spazio personale e intimo, dove ci sono solo io e la storia.

ho letto sei libri di Carrisi, e ancora lo sto leggendo.
ne parlo con gli amici, lo consiglio, lo regalo...
in sequenza sono stati:

(ciclo Mila Vasquez)
- Il suggeritore
- L'ipotesi del male
- L'uomo del labirinto
- Il gioco del suggeritore

(ciclo Marcus e Sandra)
- Il tribunale delle anime
- Il cacciatore del buio

ed in lettura al momento c'è Il maestro delle ombre, ultimo capitolo di Marcus e Sandra.

mi sono dovuta ricredere su Carrisi leggendo Il Suggeritore, rispetto all'idea che mi ero fatta con La ragazza nella nebbia.
forse quest'ultimo l'ho letto al momento sbagliato, forse non l'ho capito, ma non saprei dire come mai quel romanzo non mi abbia quasi sfiorato, mentre con questi due cicli sono praticamente diventata la più grande fan di questo scrittore italiano...

di certo rileggerò La ragazza nella nebbia, prossimamente, fatto sta che se piacciono i thriller, la tensione tra le pagine, un po' di noir, beh, qui ragazzi miei siamo proprio all'eccellenza, a mio avviso. niente da invidiare a nessuno.
bravo Donato, applausi.
da leggere? assolutamente. e ovunque: in treno, in metropolitana, al mare, la sera a letto, sul divano dopo pranzo, mentre si cuoce la pasta...sempre!

mi piacerebbe riuscire a scrivere qualcosa di ognuno di questi libri, ma non penso di riuscirci, per ora.
intanto vado avanti a leggere, chissà, magari più avanti.

Love,
MC

06 maggio 2019

+11 *** ELEANOR OLIPHANT STA BENISSIMO *** GAIL HONEYMAN (o della fine dell'undicesimo libro nel 2019)

ho finito questo libro qualche giorno fa. libro cartaceo, regalo di Natale dalle zie di Genova® e, confesso, tornare a prendere in mano un libro fisico mi è piaciuto molto, da troppo tempo non succedeva. l'ebook è stracomodo, impossibile negarlo, ma la carta ha quel suo fascino ormai antiquato che tocca sempre il cuore e fa bene all'anima.

Eleanor è stata una piacevolissima scoperta, per me. non mi stuzzicava, il titolo. forse sarebbe stato uno di quei libri che, visti in libreria, mi sarebbe passato davanti agli occhi e basta, senza destare la benché minima attenzione da parte mia, e invece mi sono dovuta ricredere. 
ebbene sì, 'sta ragazza è risultata simpatica, stramba ma gentile, ferrea nelle sue convinzioni e metodologie (a volte un po' le assomiglio...), ma anche duttile e malleabile, cosa di cui lei stessa si stupisce. scopre sé stessa insieme e grazie agli altri, a coloro che aveva sempre fuggito pensandoli troppo distanti, diversi, oltre. si sblocca grazie al rapporto con Raymond, con cui capisce giorno dopo giorno di essere vicina, in contatto, compatibile... 
sfocerà in qualcosa di diverso da una sana, bella amicizia tra uomo e donna?
da leggere, per saperlo.

ha qualcosa in comune con la mia storia attuale, la storia di Eleanor, essendo stata data in affido in varie famiglie del corso della sua infanzia-adolescenza (ed io ho qui a casa un cucciolo che ha conosciuto qualcosa di simile) e, lo dico con un po' di amarezza, ha fatto scelte che anche io avrei voluto fare, col senno di poi, ma che si sono rivelate impossibili da fare, per averne fatte altre. 
rimpianti? sì, qualcuno ce l'ho. 

a me i libri che fanno riflettere sulla mia vita sono sempre stati quelli che ho apprezzato più di altri, e quindi per me un libro come questo, che mi ha fatto pensare a quello che ho fatto fino ad ora, quello che avrei potuto fare, quello a cui ho rinunciato, è un buon libro, anche al di là della storia che racconta. anzi no, proprio per la storia che racconta.

lo consiglio con forza, quindi.

Subito dopo aver finito questo romanzo, ho deciso di dare un'altra chance a Donato Carrisi, il cui primo romanzo che avevo letto, La ragazza nella nebbia, non mi aveva fatto perdere il sonno. 
Il suggeritore mi ha messo al tappeto, invece. iniziato l'1 maggio, l'ho finito pochi minuti fa. complice la convalescenza da influenza, certo, per cui ho goduto di tante ore a casa da sola dove ho potuto leggere fino alla nausea, ma al di là di questo particolare, mi è piaciuto tantissimo. ne parlerò nei prossimi giorni, ma mi basti dire che quando mi alzerò da questa sedia, inizierò il secondo capitolo L'ipotesi del male.

Ps. questa volta sono io che consiglio ad A. di leggerlo, un libro! 😉

Love,
MC


02 maggio 2019

+10 *** LA COLLINA DEI CONIGLI *** RICHARD ADAMS (o della fine del decimo libro nel 2019)

sono rimasta un po' indietro con le recensioni, ultimamente. 
a inizio mese di aprile ero al tappeto con una bruttissima tonsillite; a fine aprile sono stata nuovamente fermata da un virus che mi ha portato (e ancora non è passato) faringite, tosse, raffreddore e mal di testa. questa mattina è passato il medico dell'Inps il quale mi ha detto "signora, si faccia vedere dal suo medico, domani, perché mica può tornare al lavoro così, lunedì...".
insomma, sono una carriola sempre più arrugginita, con i quarant'anni c'è stato un tracollo verso il basso indiscutibile (nonostante mi venga detto il contrario, evidentemente questa gente non vede bene, dovrebbe fare un controllo degli occhi da un oculista bravo...) e aggiungendoci gli annessi e connessi, casa lavoro figlio &Co. ho poco tempo per me in generale, figurarsi per il blog. 

la lettura, però, per fortuna va avanti e così qualche giorno fa ho finito La collina dei conigli di Richard Adams. non sapevo molto cosa aspettarmi, pur avendone avuta un'ottima presentazione da A., e così coinvolta dal suo entusiasmo mi sono lasciata andare alla lettura.
Adams scrisse questo romanzo attingendo da una storia che lui stesso inventò per le sue figlie -nasce come letteratura per l'infanzia, quindi- e che in seguito trascrisse. 
i conigli vengono qui presentati, e con loro gli altri animali che si incontrano, come esseri viventi "umanizzati": parlano, hanno una loro lingua, usanze, leggende, proverbi...
la storia è basata sulla necessità di una colonia di conigli di trovare un rifugio diverso da quello utilizzato a causa di una visione avuta dal giovane coniglio Quintilio, che prevedeva la distruzione della conigliera.
tutto il clan avrà di che essere occupato nella ricerca della nuova dimora, con svariati intoppi da risolvere, non ultimo la battaglia contro un gruppo di conigli organizzato e comandato da Vulneraria.
le forze che i conigli metteranno insieme, trovando aiuto anche in altre specie animali, saranno fondamentali per la riuscita del loro progetto, non ultimo quello di rinfoltire la comunità con delle nuove compagne di vita... 

e' stato bello leggere questo romanzo. 
a distanza di qualche giorno mi torna in mente e penso di apprezzarlo più adesso che subito dopo aver letto la parola Fine sull'ebook. 
e' un romanzo riposante, (nonostante alcuni passaggi possano essere tragici per dei conigli) e che fa immaginare molto bene le scene descritte. è tutto immerso nella natura, di fatto, quindi non fosse altro che per questo, merita. 
lo consiglio? sì, perché è qualcosa di diverso dal solito, che traspone se vogliamo quella che è la vita degli uomini: alla ricerca di un modo per stare meglio, con delle compagne per perpetuare la specie, sempre un po' in combutta con i cattivi di turno.

subito dopo aver terminato questo libro, sono tornata al cartaceo con un romanzo che mi è stato regalato a natale dalle zie di Genova (che tornano su queste pagine dopo mesi di assenza, visto l'uso compulsivo dell'ebook) e che si intitola Eleanor Oliphant sta benissimo, di Gail Honeyman e che mi è piaciuto veramente molto, ma di cui non parlerò oggi.

Love,
MC

03 aprile 2019

+8 e +9 *** VIKING CHRONICLES Vol. I - II *** ANDRETTA BALDANZA

quando frequenti gruppi su Facebook dedicati ai libri della Gabaldon sulla saga di Outlander e alla relativa serie TV, può capitare che con qualcuno scatti la simpatia e senza essersi mai viste o conosciute, ci si scambi l'amicizia, si parli di libri...
poi un bel giorno lei ti dice che ha scritto due romanzi impregnati di intrighi, guerre, amore, passione e sangue, e allora li leggi.

così ho comprato in ebook questi due romanzi di Andretta che, sono sincera, mi hanno piacevolmente stupito. Eric e Alyssa, gente del Nord, di villaggi nemici, si trovano ad avere parecchio a che fare l'uno con l'altra. lui valoroso guerriero, capitano dell'esercito del villaggio e lei prima schiava poi guaritrice. le loro vite si intrecciano a livelli inizialmente impensati, appassionando il lettore pagina dopo pagina, tanto che (e non succede che di rado, almeno a me) ho dovuto iniziare immediatamente il Vol. II una volta finito l'I.
non sarà un intreccio tutto rosa e fiori, per questi due giovani vichinghi, anzi: sangue, paura e violenza li metteranno a dura prova, ma con l'aiuto di Odino, evidentemente dalla loro parte...

la lettura scorre veloce, la descrizione della scene, l'ambientazione, le vicende sono così a portata di mano che danno libero sfogo all'immaginazione e fanno si che la mente crei immagini vivide e precise di ogni passaggio.
veramente una bella storia, piacevole e ben scritta. complimenti Andretta!

Successivamente ho iniziato a leggere American Tabloid, di James Ellory, che ho appena finito (ma di cui non parlerò oggi).

oggi passo a La collina dei conigli di Richard Adams, su consiglio di A.

Love,
MC 



12 marzo 2019

+7 *** HARRY POTTER - LA SAGA COMPLETA *** J. K. ROWLING (o della fine dei primi 7 libri nel 2019)

ho iniziato a leggere il primo libro della saga di Harry Potter nel 2018, a un certo punto di dicembre, mi pare, e sono andata avanti fino a una decina di giorni fa, completando tutte le 2948 pagine (la versione digitale era un file unico, sull'ebook...).
è una storia per ragazzi, certo, ma anche per grandi (che pur sono stati ragazzi, no?) e infatti la mia curiosità iniziale, cioè di includerlo nella mia raccolta di libri digitale, partiva dal fatto che tanti amici anche più grandi di me ne avevano parlavo entusiasticamente. 

sono sincera? mi è piaciuto veramente tanto. non pensavo mi sarebbe piaciuto così tanto, ma ero anche abbastanza neutrale, in partenza, non avendo visto che solo il primo dei film, e per giunta circa 15 anni fa se non prima. 
non avevo immagini già fatte nella mente, quindi, non ero inquinata e sarebbe stato tutto alla mia fantasia leggere e creare. e forse è proprio per questo che questa saga mi è piaciuta così tanto.
in alcuni passaggi ho provato sensazioni di lentezza e poca curiosità, è vero, ma su quasi tremila pagine concediamoglielo, alla Rowling, di avere qualche momento di debolezza!

se dovessi riassumere il significato di questa storia in una parola sola, direi amore. sì, amore.
penso proprio di poter definire questo romanzo una storia d'amore, declinato nelle sue varie forme, dalla grande amicizia tra Harry, Ron ed Hermione, all'amore per Harry verso i suoi genitori e verso qualcuno in particolare; dall'amore paterno del preside Silente per Harry a quello malato del professor Piton per...

lo consiglio? certo. senza alcun dubbio.

subito dopo ho nuovamente spulciato tra i libri digitali che erano da tempo parcheggiati nel kobo, e ho iniziato Viking Chronicles - L'incontro, scritto da una amica del web, Andretta Baldanza, conosciuta parlando di Outlander, lettura che mi ha tenuta impegnata con mente e cuore nel 2016.
siamo nel mondo vichingo (maddai?) e Alyssa ed Eric si stanno annusando....

Love,
MC

31 gennaio 2019

CRONACA SEMISERIA DI UN'INFLUENZA DI STAGIONE (e non solo)

stamattina mi sono accorta che avevo voglia di picchiare un po' sui tasti...

lunedì scorso, 28 gennaio, sono tornata a casa alle 8.20 dopo aver portato lo gnomo a scuola con la chiara sensazione di avere la febbre. e infatti, sono partita con un discreto 37.5 che poi si è allargato fino a 38, e tale è rimasto fino a quando, gentilmente, ha lasciato il passo al fratello maggiore 39. ne avrei fatto volentieri a meno, di questa visita di tutta la famiglia del termometro, fatto sta che il 39 l'ho tenuto con me per qualche ora, anche se per tutta la notte tra lunedì e martedì 38 mi ha tenuto compagnia (bello lui...), facendomi vedere le luci sotto le palpebre degli occhi chiusi.
nono siamo mai diventati amici, pur essendo stati insieme due giorni pieni...con l'aiuto del doc di famiglia, l'ho spinto via, un po' a calci in faccia, un po' implorando, un po' ha sgomitato pure lui, visto che ieri mattina stavo ancora con 37.9 davanti 😶, ma piano piano ne sto venendo fuori.
ah, l'amica febbre si è portata dietro anche la cugina tosse, faringea, ma la sto facendo litigare con il fluimucil in aerosol, se la stanno vedendo tra loro anche se il fluimucil sta vincendo. mi spiace per tutta sta famiglia di virus ma...ho da fà, quindi andatevene caramente a quel paese.

mi sono resa conto che la febbre a 39 a quarant'anni, porca misera, sfonda, detto chiaramente. sfonda perché non passa nemmeno per l'anticamera del cervello pensare di alzare un dito e anzi, alzarsi dal letto per mangiare o andare in bagno sembra uno sforzo insormontabile. e poi il freddo, il male alle ossa, il mal di testa...e il mal di pancia da ciclo perché, signora mia, non si poteva perdere occasione migliore che mandare le scassa-utero a far compagnia a tutta sta gente. un bel festival del fastidio e del mal di schiena che manco Sanremo alla finale.

che poi quando sto male così, mi viene da piangere da quanto sto male e mi sento giù, e piangevo come quando ero bambina, e mia mamma mi consolava e mi faceva le coccole.
e quando sto male così, mi sembra sempre di non tornare mai più in forma come sempre, di fpoter di nuovo fare settemila cose al giorno, di allenarmi con Jillian Micheals, di non sentire più dolori ovunque come se mi fosse passato addosso uno schiacciasassi.
che carogna l'influenza!

nel frattempo il tempo è passato e quello che era iniziato il 18 settembre 2018, ovvero i cinque mesi di maternità obbligatoria, sono agli sgoccioli e il 19 febbraio torno al lavoro. inizierà un nuovo ritmo, altri equilibri da cercare e bilanciare, nuova e diversa stanchezza da dover gestire e la consapevolezza, ancora una volta, che il tempo lo sai vola, e lo stesso fiore che sboccia oggi, domani appassirà (Cit. L'attimo fuggente).

ah. voglio sciare. devo inaugurare una maschera da sci speciale.🎿

Love,
MC

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