Ho appena salutato Marco che sta per raggiungere via dei Fori Imperiali.
Le forze armate nella notte si muoveranno, sfilando in prova generale per il 2 giugno.
Notte sola, quindi, iniziata con una pressochè totale quanto insolita assenza di sonno. Eppure il venerdì sera è normalmente catastrofico per le mie forze.
Comunque sono qui e penso. Penso a come questo mondo virtuale che è la rete, dove sembra di conoscersi e invece non si sa nemmeno che voce ha l'altro, sia di aiuto, spesso e volentieri, per riflettere.
Basta una frase, una canzone, un link, un commento e un pallino tira l'altro, la testa inizia a frullare, associa, elabora, scarta, giudica, commenta...
Solitamente mi succede con spunti positivi, frasi, esperienze di vita che mirano a qualcosa di purtroppo non convenzionale x il nostro vivere quotidiano, quale potrebbe essere, dico un titolo, la reciprocità; spunti di riflessione di persone che cercano di migliorare prima di tutto il pezzo di mondo di cui fanno parte. Non per loro stessi, per star meglio e basta. Per il mondo! Imprese ardue, eroiche spesso, ma non impossibili (ne ho le prove perchè conosco qualcuno che ne parla e non mi risulta essere in possesso di passaporto marziano!)
E allora, se un solo pensiero di questo tipo può avere questo effetto su una persona che lo sfiora anche solo in questo mondo virtuale ed etero, cosa succederebbe se più persone parlassero di cose belle ad altrettanti interlocutori e le imprese eroiche diventassero sforzo quotidiano di più individui?
Secondo la teoria della paglia che brucia vicino al fuoco, beh, gli effetti sarebbero...positivamente devastanti...!
Allora forse conviene avere sempre un accendino in tasca, visto mai che non ci si imbatta in qualche altro aspirante piromane munito di paglia e....