Quando lavoravo, lavoravo.
Non c'era molto tempo per altro, tranne che nelle ore serali.
Bene. Nonostante lo sfaccendamento forzato, sono contenta di avere più tempo per il mio marito preferito, per me, per dormire un po' di più e affini.
Va tutto bene, rientra nell'essere sfaccendata, nel senso di non aver un pincopallino (su questa Terra) a cui dover rispondere, ma cavolo, da domani mi attacco un contapassi ai pantaloni e vediamo un po' quanta strada faccio per girare qua intorno tra posta, ticket medici da pagare, lezioni di pilates da frequentare, latte da comprare al volo e messe a cui andare...
Vediamo un po'...
Che si riveli superflua la quota mensile per pilates?
:o)
i libri che leggo, i pensieri che mi scorrono nelle sinapsi, la mia vita vissuta e qualche vaneggiamento sulla realtà...
11 febbraio 2009
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2 commenti:
Cercare lavoro può diventare un lavoro... mi ricordo mio padre che mi ripeteva ste parole... mi sembra ancora di sentire la sua voce...
Buona domenica :-)
Infatti il mio lavoro attuale è proprio quello, oltre a tutto il resto che, x mia fortuna, lavoro-lavoro non è ma + che altro piacere!
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