Lancio una domanda a voi, blogger e non.
E' una domanda che mi sono sentita rivolgere indirettamente, fatta ad altri e che mi è stata in seguito riferita.
Un blog, una pagina web personale.
Perchè?
Perchè scrivere, mettere nero su bianco qualcosa che potenzialmente tutto il mondo può leggere, commentare, giudicare, rielaborare?
A che scopo sbandierare ai quattro venti opinioni personali, pensieri, riflessioni, idee, avvenimenti, emozioni, dolori, gioie, rabbia, irritazione...?
Perchè?
Credo che il motivo principale di questa pagina che mi racconta, a volte con toni riflessivi, altre con toni goliardici e buffoneschi, sia lo scrivere, il comunicare.
Ho sempre amato scrivere.
Poter trasmettere ad altri il mio pensiero senza filtri - ma con dei limiti di “civiltà”, ovviamente - così com'è, schietto e completo nella sua articolazione, come mi si crea nella mente, come nasce, mi piace.
Dichiaro ciò che penso, come lo vedo, cosa mi suscita, ma farlo con la protezione dello schermo e del non sapere cosa comparirà sul volto del lettore, a meno di immaginarlo leggendo, eventualmente, un commento, mi incuriosisce e mi fa, anche, sentire protetta.
Molto meno di quanto scrivo uscirebbe dalla mia voce, in mancanza del blog.
La considero quasi una parte della mia personalità fino a poco tempo fa inespressa, sconosciuta anche a me ma che, nel momento in cui smettesse di esistere (il blog), non creerebbe alcuna destabilizzazione o sconvolgimento della mia persona, perchè continuerei comunque a comunicare come ho fatto prima del blog.
C'è anche una certa dose, lo ammetto, di presunzione, di autocompiacimento, di esaltazione nel vedere, a lavoro completato, cosa vede, cosa concretamente visualizza sullo schermo chi mi visiterà, sbirciando tra le mie parole e le mie foto.
Inoltre, il fatto di non sapere perchè e chi arriva al blog e lo visita, che faccia ha, che lavoro fa, che tipo di persona è, aggiunge una dose di ignoto al tutto, che rientra nel pizzico di presunzione, autocompiacimento, lo stesso che - azzardo – forse sfiora lo scrittore quando pubblica un libro e non sa chi saranno i suoi lettorri e cosa susciterà in loro il suo stile.
Questo è il mio pensiero.
Aspetto il vostro.
i libri che leggo, i pensieri che mi scorrono nelle sinapsi, la mia vita vissuta e qualche vaneggiamento sulla realtà...
07 novembre 2006
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4 commenti:
Gosh...quanti post, devo leggerli con calma...comunque stavo proprio pensando, da qualche giorno, al perché si fa un blog e qualcosa mi è venuto in mente...anzitutto, perché è divertente e stimola la creatività, ecco (che argomentazione politically correct, eh?).
Commenterò dopo aver letto con calma, baci!
LC
Ciao Bera, è vero, parlammo del blog quando ci conoscemmo... Fammi pensare, mi pare che sia stato quest'anno in primavera...o l'autunno scorso?
Io comunque non ero ancora stata a Milano...
Domenica non so se riusciremo ad esservi ma spero proprio!
Mi devo rinfrancare lo spirito e il corpo nella natura!
Ciao Ale!!!
Poi non hai più postato niente...
Mò vengo a fare una visitina da voi...
Ci risentiamo!
MC
Ciao..
Secondo me lo spirito del blog..e' quello di avere finalmente uno spazio dove essere finalmente liberi di poter dire, parlare, conversare di cio' che si vuole con persone amiche e con nuove conoscenze..
Ed anche un piccolo modo per mettersi in discussione alla fine..per il fatto di mostrarsi, comunque sia, ad un pubblico.
A dire la verita'..io e' poco che ho il blog e prima di aprirlo ero molto scettico..continuo ad esserlo..pero' vado avanti ..poi magari' mi stufero' o forse no..
Ariciao.:)
Ciao Loggi, ben arrivato nella cricca virtuale...
é vero, serve per condividere, per esprimersi...
Io anche ogni tanto mi domando la ragione di questa cosa che faccio.
Non sempre trovo una risposta plausibile, soprattutto quando per qualche giorno non trovo l'ispirazione...
Ciò che è certo è che mi piace e mi diverto...
MC
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