28 settembre 2018

+18 *** THE DOME *** STEPHEN KING (o della fine del diciottesimo libro nel 2018)

un mese e mezzo, quasi, mi ci è voluto per leggere questo bellissimo romanzo di King. ancora lui, ancora il vecchio zio Steve.

scritto nel 2009, in pieno governo George H. W. Bush, siamo a Chester's Mills, Maine (casa di King e di tutti i suoi romanzi) e una mattina di ottobre come tante cala sulla città uno strato di vetro. impenetrabile, inamovibile, incomprensibile cupola di vetro che in breve per gli abitanti della città diventerà la Cupola.
questo porterà a dividere la città in due, con chi resta al di là, i fortunati, diciamo, e chi al di qua, coloro i quali cadranno nella confusione, nel dubbio e nel buoi vero e proprio.

Dale Barbara, ex-militare dell'esercito degli Stati Uniti, è il primo a capire che si tratta di una cupola e sarà uno dei primi nemici di chi proverà ad approfittare di questa prigionia inaspettata, niente meno che il secondo consigliere della città, politico della peggior feccia, che però...

pochi giorni dopo l'arrivo della Cupola, alcuni giovani abitanti di Chester's Mill si imbattono in una scatola a cui, grazie ad uno di loro particolarmente intuitivo, attribuiscono la generazione della Cupola stessa e così in breve un gruppo ristretto di cittadini, capeggiati da Barbara, unirà le forze e il coraggio per affrontare definitivamente il problema e provare a liberarsi dall'oppressione di quello strato di vetro apparentemente alieno.

un romanzo lungo (1133 pagine) ma molto bello, che mi sono goduta con i miei momenti di fastidio per quello che stavo leggendo, di tenerezza, poi romanticismo e ancora rabbia e odio (si, odio) verso i cattivi; un romanzo interessante, che ancora una volta sottolinea la cattiveria gratuita e fastidiosa dei "forti" che vogliono prevaricare i deboli, o se vogliamo dirla diversamente, gli stronzi che provano a sottomettere i buoni e bravi.

da leggere? oh, sì! 😎
grazie, come sempre ad A. e al suo occhio di riguardo per la quipresente 💓

ora...ora passo per un momento a qualcosa che non è King ma Āngeles Doñate con Il club delle lettere segrete e vediamo un po' che effetto mi fa cambiare penna.

Love,
MC

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