14 agosto 2018

+16 *** CRONACHE MARZIANE *** RAY BRADBURY (o della fine de sedicesimo libro nel 2018)

l'ho finito settimane fa, Cronache marziane, ma per una marea di eventi che si sono verificati da luglio in avanti, e che si tanno ancora verificando, riesco a scriverne solo ora (nel frattempo ho letto un altro romanzo, di cui parlerò poi, e iniziato un nuovo King...).

si tratta dello stesso autore di Fahrenheit 451, e siamo in un tempo passato, per noi, ma che era futuro per i tempi di pubblicazione del libro (1950).
racconti tra loro apparentemente slegati, di uomini che dalla Terra vanno su Marte per fuggire allo sfacelo terrestre dovuto alle continue guerre atomiche e pur sembrando una fuga per salvarsi, apparirà presto, con molta chiarezza, che è una fuga colonizzatrice, poiché su Marte riproporranno tutto quello che conoscevano, facevano, erano sulla Terra.

mi è sembrato che l'autore abbia voluto far emergere il negativo che l'uomo può portare con sé quando emigra per salvarsi, capovolgendo poi la sua immigrazione in una colonizzazione, con tutte le conseguenze del caso.
mi è piaciuta la descrizione dei paesaggi, e la poca tecnicità del romanzo, per cui non c'è stato molto spazio per il lato scientifico di personaggi (i marziani) e dei razzi usati dagli uomini per raggiungere il pianeta rosso; ho trovato più spazio per la parte emotiva e sul finale mi sono commossa, sì, perché è venuta fuori tutta la necessità di umanità che ognuno di noi ha, dentro di sé, accompagnata dal bisogno di essere amati e amare a nostra volta.

mi è piaciuto e lo consiglio.

Successivamente ho letto Io sono leggenda, finito anche quello qualche giorno fa, di cui parlerò, spero, a breve.

Love,
MC

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