01 marzo 2018

TIGRE IN GABBIA

sono otto giorni che vivo chiusa in casa e sto diventando matta, una tigre in gabbia che ogni tanto rincoglionisce per la febbre, ogni tanto resuscita e farebbe una strage. di gente, di cose, di tutto.

la faccenda dura dalla distorsione sulle piste da sci di mercoledì scorso, il 21 febbraio, ed è continuata con una bella influenza del cavolo, con febbre che va e viene, insieme agli unici sintomi quali mal di testa e male alle ossa, che dico almeno avessi altro, no? qualsiasi altra malefica cosa per potermi autorizzare a prendere della dinamite antibiotica e che, almeno, chiudesse la faccenda definitivamente.
qui sembra che senza la tachipirina riesca ad avere una temperatura normale per sì e no dodici ore e poi di nuovo trentasette-e-sei, che due palle...

la malattia al lavoro dura fino a domani, poi sabato-domenica-lunedì sono libera anche se già mi vedo questa meravigliosa tripla passata a combattere ancora contro 'sto nemico invisibile.
non vedo l'ora di uscire, paradossalmente voglio tornare in ufficio (la febbre mi ha bruciato il cervello, è chiarissimo) per tornare a ritmi e movimenti normali: svegliarmi, prepararmi e uscire rispettando un orario, tornare a casa, allenarmi...
ecco, la cosa di cui più accuso la mancanza è lo sport, gli allenamenti a giorni alterni che mi sanno di manna dal cielo e che amo sempre di più ogni volta che li faccio, anche se è il mazzo che mi faccio ma, porcavacca, se fisicamente sto come sto, lo devo a quel mazzo e non ad altro. Thanks Jil! 😎
l'ultimo sport che ho fatto sono le quattro ore di sci sempre di quel famoso mercoledì scorso, prima dello STO-TOC del ginocchio...

passo il tempo a leggere, passando da King e i suoi Incubi e deliri, che sono anche un po' i miei perché, porcapaletta, certi racconti tirano fuori paturnie dell'infanzia che non ricordavo di avere (o che molto più probabilmente avevo nascosto sotto il tappeto) al mio amato JRR Tolkien e il suo The Lord of The Rings in lingua originale.
lo avevo lasciato da parte per troppi mesi (tutta colpa di King! 😅) ma negli ultimi giorni ho ridato un'impennata alle pagine lette, tanto che ora sono oltre la metà, ma comunque ancor un po' lontana dalla fine.
ma è lì, sul comodino bianco della sala ed è confortante sapere che c'è, come un cantuccio sicuro dove per forza si sta bene e il riposo è assicurato, il rifugio accogliente, il tempo amico...

intanto Spotify mi propone Secret Garden dello zio Bruce ed ogni volta è naufragare dolce in questo mare di pensieri che questa musica porta con sé... 💗

Love,
MC



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