28 marzo 2017

NON SIAMO NELLO SPOGLIATOIO DEL CALCETTO

non è la prima volta che ne parlo, che mi lamento, che mi sfogo.

presto o tardi mi si stapperà la bocca, salterà il tappo e lascerò esplodere la pressione che mi monta più o meno quotidianamente -perché più o meno quotidianamente parlo con qualche gran maleducato- e dirò la mia, rispondendo.

interrompono, sono sboccati, danno del tu...
machicacchiosiete?
ma 'sta gente davvero campa così anche nella vita privata, a scuola, al lavoro?

di solito quando urlano, sfodero al mia frase fatta "guardi che se urla e si arrabbia non è che l'aiuto di più, eh?"; quando mi prendono a parolacce, ho pronto un bel "senta, non siamo nello spogliatoio del calcetto, la invito a controllare i termini!" mentre quando mi interrompono intervengo dicendo "se mi interrompe non arriviamo in fondo, scusi finisco, gentilmente!"

spesso colgono il richiamo, la piantano e chiudono la telefonata con la coda tra le gambe, i peggiori fanno finta di non aver sentito e continuano sulla loro strada.
ci sono state volte che, con clienti torpiloquianti, ho chiuso la telefonata e buonanotte: non intendo prendermi offese personali per la malattia mentale di altri. echeccazz...

stasera ho parlato con pochi decerebrati, a parte qualche sordo che, fatta la domanda, interrompeva.
li ho pettinati tutti e, in un modo o nell'altro, si è arrivati in fondo.
mi domando se hanno capito tutto. vista la capacità di ascolto limitata, penso di no...

Love,
MC





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