quello appena concluso è secondo libro di questa autrice spagnola letto quest'anno.
non male.
appassionante dalla metà in poi, inizialmente mi è sembrato un po' irreale, a tratti impreciso, con descrizioni a volte sbrigative o passaggi troppo rapidi, così come frasi buttate lì quasi a caso.
(in alcuni momenti confesso di aver pensato che avessero un problema i traduttori...)
una ragazza, figlia di una famiglia che io definirei strana ma a pensarci anche molto facile da incontrare (fratello minore timido e chiuso, madre ansiosa, padre quasi assente) finisce per mettersi alla ricerca della presunta sorella, strappata ai genitori alla nascita con la falsa dichiarazione di morte neonatale e venduta ad una madre single, anch'essa assente e interessata, di fatto, a tutt'altro nella vita che ad amare e crescere una creatura.
tema molto attuale, anche, ma come dicevo, forse in alcuni passaggi un po' troppo poco curato.
avrei puntato di più sui sentimenti di questa famiglia e della sorella, piuttosto che sui dettagli dei vestiti costosi di altri elementi che compaiono nel romanzo.
lo consiglierei?
si e no. dipende dal gusto del lettore.
oggi inizierò La ballata di Iza di Magda Szabò, ambientato nella Budapest degli anni '60.
sono molto curiosa.
Love,
MC
i libri che leggo, i pensieri che mi scorrono nelle sinapsi, la mia vita vissuta e qualche vaneggiamento sulla realtà...
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