03 dicembre 2014

+35 *** PAROLE TOSSICHE - CRONACHE DI ORDINARIO SESSISMO *** GRAZIELLA PRIULLA (o della fine del trentacinquesimo libro nel 2014)

In Italia esiste, e negli ultimi decenni abbiamo permesso che diventasse forte, una cultura razzista, omofoba, sessista, che amplifica i borbogimi della pancia del paese, che nessun political correctness riesce a debellare.

basta questa frase, a pagina 8 di questo libro, per dire molto. parecchio.
come il linguaggio violento è esso stesso violenza poiché infligge dolore o anche noi siamo le parole che usiamo.

è un libro che regalerei a tanti, a iniziare da qualche superiore in azienda, ma anche a qualche collega, ai capi, ai manager...
lo dovrebbero leggere loro, ma anche i vicini di casa, i giornalisti, i politici (vabè, qui si apre un abisso...), le donne e gli uomini che fanno televisione, radio...

lo regalerei ai professori, agli insegnanti, ma anche agli studenti universitari di ogni facoltà, dalla letteraria a quella scientifica, agli ingegneri, ai giovani che stanno sognando sulle orme di Samantha Cristoforetti e che domani saranno nella stratosfera;
lo dovrebbero leggere i genitori di bambini, di adolescenti, di figli già genitori...
i sacerdoti, i commercianti, i liberi professionisti.
lo dovremmo leggere tutti e basta.
un bel compitino per le vacanze di Natale.

io me lo sono comprato dopo averlo sentito presentare dall'autrice su Radio2 a StaiSerena, il programma di Serena Dandini e ho deciso che lo avrei letto.

leggerlo mi ha fatto pensare che siamo quello che decidiamo di essere e lo siamo attraverso le nostre parole. giustificare la parolaccia rivolta al nostro vicino con un sono un tipo istintivo è quanto di più penoso e meschino e stupido ci sia.
diciamo la parolaccia perché la vogliamo dire, per non esserci fermati a pensare un istante prima.

gli animali reagiscono istintivamente. non noi.
l'uomo è dotato di cervello, che il più delle volte funziona con poca fatica e il cui utilizzo non comporta addebiti sul conto corrente.
notiziona, eh?

adesso, in attesa del container dalle zie di Genova, ho preso in mano Uccelli da gabbia e da voliera di Andrea De Carlo, direttamente dalla mia libreria personale.
l'ho già letto, ma non mi ricordo un accidente, lo confesso...

Love,
MC

3 commenti:

patriziavioli ha detto...

Concordo pienamente con te, siamo sempre tutti più aggressivi :(
grazie epr aver segnalato questo libro!

Bridget ha detto...

Beh magari perché tanti non sanno più vivere, relazionarsi e, quindi, parlare, se non in maniera violenta ed in perenne conflitto per la sopravvivenza (credono).

Marie Claire ha detto...

Io credo anche che dipenda dal fatto che questi comportamenti non vengono denigrati ma incoraggiati, quindi si pensa che per essere al passo ci si debba comportare così: l'emulazione della maleducazione.
Il peggio del peggio.

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