28 giugno 2013

A LAVORARE?

e ci risiamo.
dopo ventiquattr'ore di riposo continuato, adesso pensare di uscire per andare a lavorare fino alle 21, mi fa venir voglia di buttarmi malata.
ma siccome non è per niente nelle mie corde (buttarmi malata quando sono sanissima) e siccome c'è gente là fuori che mi prenderebbe a sprangate sui denti, se dicessi a voce alta che non mi va di andare a lavorare, di un lavoro 5 ore part-time a tempo indeterminato, me ne sto zitta (nel senso che lo penso e lo scrivo qui, ma non lo dico a voce, né alta né bassa...) e basta.
tra qualche minuto mi alzerò da questa scrivania, spegnerò il pc, il modem, la spia della tv che fa sempre bene risparmiare un po', e me ne andrò.

il cervello è mezzo spento, e la parte accesa è in stand by (praticamente sono un vegetale!) ma il tempo di guidare quella mezz'oretta mi farà svegliare. nel tragitto mi godrò Roma e le frotte di turisti sparse ovunque.
poi lo so che là troverò qualche collega con cui mi trovo bene, e passerà.
come tante altre volte è successo, come ogni ritorno dalle ferie o da una tripla (stecca di sabato-domenica-lunedì liberi), come ogni volta mi dice il maritopreferito.

e sarà sicuramente anche son tre giorni che lui, il maritopreferito, non passa da queste parti, che mi sento un po' così. ma stasera ritorna, poco fa ha mandato un aggiornamento dal CISS: pausa pranzo a Firenze.

Love,
MC

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