29 febbraio 2012

PENSIERI SPARSI

qui i giorni passano che è un piacere.
penso alla settima bianca al Verena, mi accorgo che tra poco sarà già lontana un mese e mi viene un colpo perchè mi sembra invece finita ieri, nonostante allo stesso tempo la veda lontanissima. non parliamo poi di Natale 2011, che mi sembra risalente a decine d'anni fa.

lavoro, in ufficio e fuori.
ci son giorni che con il maritopreferito abbiamo la tabella di marcia piena; a volte facciamo una bozza di programma per i giorni seguenti e poi, quando arriva il giorno, ci diciamo ma cosa dovevamo fare? perchè tu dovevi andare al lavoro in macchina? per fare cosa? (possibilmente ci spostiamo con i mezzi pubblici).
il lavoro fuori casa procede: sono diventata bravissima a finire le mie belle cinque ore, uscire e dimenticarmi tutto-assolutamente-tutto quello che ho fatto, detto, sentito, gestito, finito.
e mi dimentico veramente, eh? il giorno dopo se mi chiedono sai quella cosa di ieri, per quel cliente... io non mi ricordo niente, devo andare a rivedere, ripassare mentalmente cosa ho fatto o detto o scritto. dopo, allora sì, il file si apre e il cervello si attiva, ma non prima e di certo non rimane aperto da un giorno all'altro.
faccio così: lavoro, meglio che posso, mettendo tutta me nel lavoro che faccio. per esempio mi morsico la lingua quando serve(quindi spesso e volentieri) anche se a certa gente servirebbe qualche bella risposta ogni tanto, così, giusto per accorgersi di non essere nessuno, in questo mondo (come siamo tutti) e che presentarsi dicendo buongiorno, sono l'avvocato ginopino serve a niente (anche perchè da questa parte del telefono c'è una dottoressa, caro avvocato...).
faccio tutta la mia parte, quindi, nell'interesse di chi mi stipendia a fine mese ma avendo un grande occhio di riguardo anche verso di me: ecco perchè esco da lì e ciao core, se vedemo domani!
e funziona! cavolo se funziona! e poi è d'un bello indescrivibile, tornare il giorno dopo avendo il cervello vuoto di cose che servirebbero solo ad arrugginirlo!
i cazziatoni? idem! sì, li prendo quando arrivano e se sono fondati. bene, ci penso, rifletto e faccio tesoro. diversamente...acqua che scivola via e io la lascio andare, che vada altrove a far crescere il muschio.

ho anche tante belle cose arretrate da fare. ho pronta l'asse da stiro, piena di panni asciutti-a-tratti-secchi (porca vacca, non è mica tanto bella, questa!) che stirerò adesso, senza aspettare le 19 passate che si risparmia energia. chissà se per quell'ora riusciremo ad essere al cinema aggratis, che son due settimane che non sfruttiamo la BlackCard della 3....

ho un bel foglio word salvato sul pc con il prossimo shopping on line di perline e affini, visto che le mani continuano a prudermi dall'ultima volta che ne avevo parlato qui sopra.

sto facendo prendere grandi boccate d'aria al mio IO, che a breve si lascia il freno a mano e si parte a manetta!

Love,
MC

1 commento:

bera05 ha detto...

Beata a te che riesci a staccare con le problematiche del lavoro. Io purtroppo sono così invischiato in tutto il clima negativo che si respira a lavoro che quando esco non riesco a liberarmene. Succede anche che mi viene l'ansia ed in certi momenti mi sale pure la pressione. Mi rendo conto che il mio atteggiamento è sbagliato, però spesso è più forte della mia volontà. Sto però cercando di imparare.
Ciao.

Post in evidenza

ADOLESCENTI

siamo alle prese, da qualche tempo, ormai, con un quasi dodicenne che ci illustra sempre più di frequente e con sempre maggior frequenza, i ...