12 novembre 2011

CI SIAMO


se non avessi lavorato questa mattina e rimanendo in giro, andando su e giù per Roma insieme al maritopreferito, e non fossi già in pigiama, adesso mentre scrivo, adesso sarei in mezzo a quelle molte persone che affollano le strade vicino a Palazzo Grazioli (che finalmente non sentiremo più nominare come fosse un Palazzo istituzionale, cosa che non è e non è mai stata) e al Quirinale.
ho quasi certezza di chi, dei nostri amici, possa essere là adesso.
ne chiederò conferma quando queste persone verranno chiamate per commentare l'alba del nuovo giorno che abbiamo davanti a noi.
fino a ieri pensavo "finchè non lo sento annunciare, finchè non lo vedo scritto, non ci credo". adesso sono qui che scalpito. e chi se ne frega se l'annuncio ufficiale verrà dato con un piede già dentro l'aereo in partenza per Antigua.
lo vorrei vedere in galera, è vero, ma adesso l'importante è che si levi, che se ne vada, che sparisca dalla nostra vista, dalle nostre orecchie, dalla mentalità malsana che ha seminato in questi diciannove anni, mandandoci in malora.
vediamo cosa accadrà.
noi abbiamo già spumante pronto in frigo e tricolore pronto da appendere fuori dalla finestra.

1 commento:

bera05 ha detto...

Ebbene sì, è una bellissima notizia che fino a qualche settimana fa sembrava ancora lontana! La paura è che comunque rimanga dietro le quinte e continui a fare danni. Quelli che ha fatti ci vorranno decenni per recuperarli se tra un anno quando si voterà gli italiani miopi non lo voteranno ancora in massa!! Questo è il mio nuovo incubo!

ciao.

berardo

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