10 maggio 2011

REFERENDUM 2011 - PROPAGANDA SFACCIATA IV

la quipresente se la sta prendendo proprio a cuore, questa faccenda del referendum boicottato da tutte le reti radiotelevisive, private e non (e quindi c'è la conferma, se avessimo avuto il dubbio, che anche in Rai comanda quello là).
ogni giorno su facebook c'è un link o un appello valido da postare sulla bacheca, ogni giorno arriva una email da qualche amico in cui si denuncia, si protesta, si sottolinea l'importanza dei 4 NO nel voto del 12 e 13 giugno e del fatto, aggiunge la QP, che il mare resta dov'è e ci si potrà andare tranquillamente la domenica seguente, o andare a votare lunedì mattina, prima di andare in ufficio, se proprio non si può stare lontani da sabbia e salsedine per un giorno.

l'ultima email ricevuta è particolarmente interessante; l'amico mittente non ha indicato la fonte, così la QP ha chiesto delucidazioni in merito ma non avendone ancora ricevuto e avendo trovato una email uguale oggi, da una persona diversa, ha deciso che basta, chissenefrega, pubblica tutto qui sopra e al diavolo. fonte o non fonte.
l'importante è parlarne e, come ha lasciato scritto turistadimestiere nel post precedente, a chi sentirà dire, il 14 giugno, di non aver fatto il proprio dovere (questa volta sacrosantissimo) la QP non toglierà il saluto ma una bella sprangata nei denti non è escluso che non la appioppi!
che chi non andrà a votare non si stupisca, poi, per la bolletta salata, per le scorie radioattive tra 40 anni davanti a casa o per delinquenti a piede libero scorrazzare per stanze di governo e anche più su.
amen.




Ciao a tutti,

confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.

Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.

E' arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato
con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento
fino a giugno
(12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il
programma è saltato e il mio intervento pure.

Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.

Il referendum è evidentemente anche questo!

Mariachiara Alberton

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RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM...
perchè il Governo non farà passare gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset.
Sapete perché?
Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i cittadini italiani:
Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum.
E’ necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone

Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.

I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il 12 giugno.

QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.

Vuoi che le cose non vadano a finire cosi?
Copia-incolla e pubblicizza il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.

Passaparola!

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