17 agosto 2010

3 AGOSTO - VAL DI FASSA

Questa notte ha piovuto e così, come da programma, ci alziamo con calma e, anzi, decidiamo di passare una mattinata da pensionati.
Dopo una colazione sostanziosa (strudel, yogurt con cereali, latte con muesli e caffè) il maritopreferito scende in paese a comperare il giornale mentre la quipresente inizia a ricamare a punto croce la tovaglia natalizia commissionata da sua mamma.
Il tempo rimane nuvoloso ma sul balcone, esposto a est e traboccante di fiori, si sta bene. Proprio come due pensionati!
Mangiamo presto e appena finito ci mettiamo in moto, diretti verso la Val di Fassa, passando per il passo Pordoi.
Arriviamo a Canazei che i negozi sono ancora chiusi ma passeggiamo, guardiamo le vetrine e assaporiamo la vita da valligiani. Canazei è ormai da qualche anno una vera e propria cittadina, diversa da come era vent’anni fa. Più brulicante di gente, con negozi e negozietti; non so se adesso la sceglierei come meta di vacanze. Forse in situazioni diverse, con dei figli piccoli fa comodo la sua organizzazione, con giochi per bambini nel bosco lungo il fiume, adventure park e la passeggiata lungo tutta la valle…
Con il maritopreferito ci diciamo infatti che, per ora, siamo sostenitori delle vacanze laddove regna la pace, la calma, il silenzio, tutto quello che equivale al meno gente possibile, poca caciara, in un posto che se è almeno un po’ lontano dalle strade principali è meglio.
Tutto il contrario di certe filosofie secondo le quali più folla, casino, calca c’è, meglio è.
A noi sembra strano o pazzo chi sceglie quest’ultima opzione, noi passeremo sicuramente per matti o pensionati, agli occhi dei cercatori di moltitudini.
Non è un fatto di pazzia o lucidità di mente, credo che dipenda dal carattere ma anche dall’idea che si ha di vacanza. Per noi equivale a riposo mentale che inizia, però, già da quello attorno.
Mai potremmo andare in vacanza sulla riviera romagnola, per esempio.
Comunque si parlava di Val di Fassa e dei suoi paesi disseminati lungo l’Avisio.
Li rivedo sempre con piacere e per quasi tutti ho un aneddoto, una scena in mente, ricordo delle vacanze estive tra l’88 e il ’91. (tra l’altro a Mazzin e Fontanazzo la famiglia di mio papà, da quando lui aveva 9 mesi, ha trascorso molte vacanze estive e lì mio papà fu iniziato alla montagna).
Andiamo a Vigo, alla famiglia Cooperativa e, come volevasi dimostrare, aggiungo due pezzi in più al corredo da cucina, comprando una bella tovaglia tirolese e il bricco per il latte, quello smaltato rosso con i cuoricini bianchi.
Il tutto per la folle spesa di 11,50€.
Domani, viste le previsioni favorevoli, faremo il giro del Sassopiatto, la stessa gita che negli anni ’60 portò mia nonna paterna ad arrivare alla fine in lacrime per la stanchezza e a lamentarsi con mio nonno dicendo ti coe te cartin-ne nu ti me incarti ciu (con le tue cartine non mi incarti più) ma noi domani usufruiremo dell’ovovia dal passo Sella al rifugio Toni Demetz, nel cuore del Sassolungo, per poi continuare con tutto il resto.
Non arriveremo in fondo piangendo!

le foto

ARABBA AGOSTO 2010

2 commenti:

Anonimo ha detto...

che bella la val di fassa... è stata la mia ultima vacanza in montagna qualche anno fà (mi sembra un'infinità ma era nel 2007). Io le vacanze le facevo prima a inizio settembre e poi a ottobre...quindi la pace regnava ovunque e ti dirò, anche io abbraccio quella filosofia: più calma c'è meglio si sta!

Marie Claire ha detto...

ciao Lunga,
mai stata in montagna a settembre e ottobre, ma sev'essere una bellezza! purtroppo le ferie "imposte" al maritopreferito non ci danno altra scelta che agosto, quindi ci adeguiamo e andiamo per lidi poco affollati!

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