31 marzo 2010

RENATA POLVERINI NON E' IL MIO PRESIDENTE


prendo spunto da un gruppo di facebook per il titolo del post di oggi. e non a caso. in questi giorni di risultati elettorali me ne sono stata zitta, ho pensato a parigi, alla mutua in corso ancora per oggi, alla calibrazione e scelta del cibo da mandare al mio stomaco, per nulla provato da questa influenza che pare mi abbia solo sfiorata -per fortuna-, ai fiori del terrazzo, alla pasqua vicina da passare in famiglia...
me ne sono stata calma, ho frenato le dita sulla tastiera usandole solo per andare avanti con il mio libro ma oggi non ce l'ho fatta e sono arrivata qui.
chi mi legge da un po' o mi conosce di persona, sa che sono contro il-nano-testa-d'asfalto-essere-immondo con tutta me stessa, mente, cuore e parole...e nonostante questo sono riuscita a tacere per due giorni. ma oggi basta.
sono arrabbiata, delusa, con un senso di impotenza che prevarica i miei confini fisici e mentali, tanto che ho l'impressione che esternamente questo stato d'animo dia qualche segnale. non mi stupirei se mi sentissi dire che lo porto scritto in faccia. e se anche fosse non me preoccuperei. al diavolo. me lo terrei, lo manterrei, anche, come quando finita una dieta si cerca di mantenere il peso forma raggiunto.

la mente frulla. cosa dobbiamo aspettarci da questa italia? dai nostri concittadini? dal popolo italiano? possibile? possibile che l'opportunismo, il populismo, la disonestà, la menzogna grande come una casa e quindi palese basti a trascinare la gente, a pilotare una x su un foglio, sopra un simbolo di partito?
non vedo senso civico attorno a me, senso di responsabilità, necessità di trasparenza, onestà, sforzi per costruire un futuro roseo. come può dire chi lo vota di sentirsi al sicuro, di vedere il futuro dei propri figli, viventi e non, non dico garantito ma almeno tutelato, protetto, custodito con ogni mezzo?
l'ultima novità, di certo ad opera della ministra gelmini sotto dettatura del nano, trovata su repubblica.it è che la parola RESISTENZA, non intesa come capacità di tollerare, reggere, nè come grandezza caratteristica di un resistore percorso da corrente continua bensì come movimento di lotta politico-militare contro l'occupazione tedesca e le forze filonaziste, sorto durante la seconda guerra mondiale nei vari paesi europei è stata rimossa dai libri di storia. non se ne parlerà più. agli studenti, ai grandi di domani viene così tolto un pezzo di storia contemporanea fondamentale.

viene voglia di emigrare.
ma è davvero giusto farlo? piantare tutto e ricominciare da un'altra parte? perchè no... quali sono le alternative qui? cosa vedo di garantito per me e i miei figli, in questo paese? voglio davvero farli crescere in un paese razzista? un paese dove l'immigrato regolare che non arriva a pagare la retta dell'asilo vede il figlio umiliato con pane e acqua al posto del pasto, sul tavolo del refettorio scolastico?
eppure non voglio emigrare, sono troppo italiana per avere il coraggio di farlo, troppo arrabbiata per darla vinta a loro. ma non facendolo mi sentirò tranquilla lo stesso o vivrò con il rimpianto di non aver fatto tutto il possibile per dare ai miei figli un futuro migliore del presente che oggi vivo io?

4 commenti:

Bridget ha detto...

Eh cara MC,
sono i pensieri che frullano anche nella mia mente e come ben sai negli ultimi giorni si sono intensificate le idee di cambiamento che già avevo.
Beh, sarebbe stato strano un risultato molto diverso da quello che è uscito, le regioni rispecchiano in maniera dettagliata la situazione nazionale... e gli italiani sono sempre gli stessi.
Non è detto poi che anche andando in qualche altro Paese, per poter vivere meglio noi e i nostri futuri figli, non cambi tra qualche tempo anche lì la situazione.
Effettivamente, a malincuore, ti dico di sentirmi un po' rassegnata.
A proposito, non lo sapevo che i programmi scolastici verranno cambiati! :/

Marie Claire ha detto...

...eppure ci deve essere una soluzione diversa dall'emigrazione...

extramamma ha detto...

Bellissimo titolo!

Tantissimi tra i miei amici parlano di emigrazione e anch'io ci ho pensato! Pensavo che avessimo già toccato il fondo e invece....

grazie per aver partecipato al mio blog candy :-)
a giugno verrò a Roma per presentare il libro e spero di conoscerti!

Marie Claire ha detto...

ciao Extra!!!!
fammi sapere quando a giugno verrai qui...mi piacerebbe esserci!!!!

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