01 settembre 2009

CRONACHE DI VACANZE - 8

15 agosto 2009
Altra gita, oggi, il Sassongher, già fatto sempre quei famosi 20 anni fa. Anche oggi ho constatato la labilità della mente: mi ricordavo solo il panorama imponente che si vede dalla vetta, la sfilata di meraviglie dolomitiche che si dipanano davanti agli occhi da quei 2665 metri simbolo di Corvara. Il massiccio del Sella srotolato davanti, con la lunare Val del Mezdì, quasi tenebrosa; la mitica Tridentina col rifugio Pisciadù, dove vogliamo arrivare anche quest’anno; la Regina là dietro, quasi sempre coperta di nuvole; il Piz Boè, invisibile se non per alcuni minuti durante la discesa; il Civetta, imponente e meraviglioso; le Tofane; il Sassolungo con la testa in parte nelle nuvole; il gruppo del Puez, di cui il Sassongher fa parte, alle nostre spalle.
Arriviamo in vetta presto, c'è pochissiima gente, e ci godiamo il panorama per ben un’ora e mezzo. Scrutiamo i dintorni col binocolo, ci divertiamo come bambini a seguire il volo quasi rasente di un aliante che per un po’ ci gira e rigira sopra le teste, per poi perdersi nel cielo verso la Regina.
Rientriamo a casa presto, in fin dei conti siamo sopra casa (che infatti vediamo dalla vetta) e una volta lavati e asciugati abbiamo ancora tempo per fare un sopralluogo per eventuali scarponi da trekking per la quipresente: i suoi Tecnica hanno deciso di prendere la strada del suicidio proprio adesso, iniziando a scollarsi in vari punti. Un intervento del maritopreferito potrebbe tamponare eventuali morti premature, ma intanto facciamo ricerca di mercato: restare a piedi scalzi a metà vacanza non sarebbe proprio il caso! Non rimanendo soddisfatti, decidiamo di lasciarci aperte altre opzioni e non accontentarci; in questi casi è meglio volare alti con i parametri e non prendere la prima cosa che capita o che attira con l'estetica, in ballo ci sono piedi e caviglie, da tenere al riparo da storte e slogature!
Tornando verso casa, facciamo tappa alla Konditorei-Pasticceria Dorigo; visto che anche oggi siamo saliti e ridiscesi integri e contenti, ci pare logico festeggiare col dolce, dopo cena. La cena, come da una settimana a questa parte, è la parte più bella della giornata: solitamente non oltre le 6:45 (la fame si trasforma, a 1600 mt e a scarpinare per monti!) e bella ricca!

Ah, rispetto al 2006, stesso posto stesso periodo, abbiamo un tempo meraviglioso, ma sshhh, non lo diciamo troppo forte!


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TRENTINO 2009

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