20 febbraio 2009

MIND THE GAP...AND THE PEOPLE!

Scrivo senza nemmeno sapere se si potrà leggere: è qualche ora che blogspot non collabora..
Sono seduta al tavolo della sala, con il sole invernale che mi scalda le braccia e tutto il lato sinistro; mi vedo riflessa nello schermo apribile del pc, una parte di viso in ombra e l'altra no. Fa piacere questo sole!
Oggi ho scorrazzato per Roma per andare e tornar dalla mia seconda seduta di dentista nel giro di due giorni; aver bisogno di otturare all'età di 30 anni è passabile, soprattutto perchè arrivando a farlo nel 2009 mi posso avvalere i materiali tecnologicamente avanzati che anzichè esser color piombo sono bianchi, per cui da oggi risate sguaiate a bocca larga: avrò un sorriso da paura e tutto bianco dentro!

Bene. Pensando che non è questo il motivo primo di questo post, procedo.
Oggi, per l'appunto scorrazzando per Roma downtown, ho constatato per l'ennesima volta certe tarature mentali degi utenti di metropolitana.
Perchè la gente si ostina a salire prima di far scendere chi deve scendere?
Ci deve essere un gusto particolare a mettersi davanti alle porte e ad entrare prima che qualsivolglia persona riesca a metter piede oltre il famoso spazio fra treno e banchina (mind the gap, dicono a Londra!).
Solitamente non faccio a tempo ad essere completamente fuori, che quando vedo questi soggetti (sempre italiani e spesso e volentieri femmine!) mi imbestio e cerco di andare loro addosso il più possibile: un modo migliore dell'imprecazione per fargli capire che forse sono nei piedi!
E' poi certo che le stesse persone, quando devono scendere e si imbattono in qualcuno similie a loro, si arrabbiano a vedersi il passo ostruito!
Che fare?
Spingerli nello spazio fra treno e banchina? Prenderli a gomitate nei denti?
Calpestarli? Schiaffeggiarli?
Non lo so, so solo che prima o poi mi fermo, ne fermo uno e chiedo motivazioni!

6 commenti:

Bridget ha detto...

Guarda, anche per me ogni mattina è la stessa storia!... e ogni mattina, oltre a sgomitare violentemente, mi fermo letteralmente, guardo la persona negli occhi e le dico "Non bisognerebbe far scendere prima di salire??". E me ne vado. (Ovviamente la persona in questione è doppiamente infastidita: 1 perché si sente in torto, 2 perché le faccio perdere tempo).
=o)

Marie Claire ha detto...

Brid - bene, fa piacere sapere di essere in compagnia!!
:o)

Anonimo ha detto...

Carissima Maria Chiara, sono proprio contento di leggerti sempre spontanea e genuina senza peli sulla lingua. Sono appena rientrato da Roma: spesso facevo in questi giorni lunghe passeggiate romane e osservavo il tuo fenomeno. Purtroppo ne ho osservato anche un altro ben più pericoloso: le condizioni veramente insostenibili dell'asfalto delle strade romane: una vera trappola per automobilisti e motociclisti. Speriamo di vederci per Pasqua, OK? Un saluto
Emanuele da Alba (CN)

Mcloud ha detto...

Secondo me l'errore è stato di inventare la Metro... vedi che casino è capitato a Gwyneth Paltrow in Sliding Doors...

Marie Claire ha detto...

Emanuele - la manutenzione delle strade di Roma penso si una delle spine nel fianco del Comune...
C'è chi dice che il signor sindaco voglia costruire 2 stadi, uno x la Roma e uno x la Lazio. Qualcsa di più inutile non c'è, vistoc che i soldi equivalenti x questo, potrebbero andare x la manutenzione stradale. E poi cosa ci facciamo all'Olimpico? Il mercato del pesce il mercoledì mattina?

Maurizio - Mi sa che hai ragione tu...
:o)

Lord Crespo di Svezia ha detto...

Claire,
ti dirò di più, ho notato una cosa:
quando si scende a Termini dalla metro B, che va verso Laurentina, succede spessissimo la cosa da te descritta.
Molto meno accade quando si prende la metro A in direzione Battistini, sempre da Termini (per fare l'esempio più affollato), anzi...ho notato che si mettono quasi tutti ordinatamente ai lati delle porte, per aspettare che le persone sul treno scendano.

Mo'...CHEVORDI'?!? ;-)

BACI!
Lord Crespo di Svezia

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