03 luglio 2008

UNA TROTTOLA...

Questo sento di essere in questi giorni.
Non faccio molto di più del solito, resto sempre nella media della mia quotidianità, ma la sensazione di non riuscire a fare tutto quello che vorrei mi fa credere che o faccio più del solito oppure, cosa probabile, sono stanca e arrivo a meno obiettivi di quelli che mi prefiggo.
Uno tra i tanti esempi è che ho un sacco di idee per la testa, cose da scrivere qua sopra o su un foglio word, ma non ho il tempo concreto x farlo.
Ma voglio mettere nero su bianco tre cose stasera.

Mi sto guardando attorno, mi serve un lavoro che sia Lavoro, che abbia un Contratto e Quant altro, per cui giro per la rete per quello, piuttosto che x blog...motivo nobilisso, quindi, il non passare a trovare i miei colleghi abiutali di rete...
Non vogliatemene, saprò farmi perdonare!

Due amici, lettori fedeli, Monica e Francesco, si sono sposati sabato scorso, 28 giugno, e non sono ancora riuscita a scrivere di loro. Ora sono in Brasile, tra i carioca, a vedere natura e cultura.
Provo sempre un leggero senso di invidia x chi si sposa -ora che anche io ho una promessa al dito- non x i due sposi (x loro provo sempre gioia!) quanto x la prospettiva del viaggio di nozze, di qualunque tipo e durata sia. Quel tempo insieme, in esclusiva, che ho vivo nella mente, che tanto si assapora quanto, secondo me, si è incontenibilmengte felici di essere con quella persona e non si vorrebbe essere altrove.
Mi farò raccontare via mail la loro gioia, la loro euforia e le cascate di Iguazù, che per qualche tempo io e Marco abbiamo progettato di vedere dal vivo, in una luna di miele papabile in Patagonia con sconfinamento in Brasile.
Mi farò mandare una foto di loro sposi, raggianti. E' facile x me immaginarli tali; a marzo li ho visti e ho letto sui loro volti la gioia che già si portavano addosso al pensiero dell'inizio della loro famiglia, da lì a tre mesi.
Gioia non solo x il giorno del sì in se stesso ma per il pensiero dell'inizio di una vita da vivere insieme.
E' stato facile capirli, entrare sotto la loro pelle: io e Marco ci eravamo passati pochi mesi prima.

Domenica riusciremo finalmente, lo devo dire, ad andare a trovare i due sposi del 24 maggio, Angelo e Micol (veterani, rispetto a Francescoe Monica!). Lei, tra l'altro, collega di blog "a causa mia", così come io lo sono "a causa" di Berardo!
Per "colpa" dei nostri impegni finesettimanali, oltre che di lavoro di Marco, abbiamo rimandato per circa tre settimane...e va beh che loro hanno iniziato la trafila degli inviti dal primo fine settimana dopo il viaggio (sono stati bravissimi, noi abbiamo gente da invitare da 8 mesi!!!), ma ora è venuto il tempo di dire basta, andiamo o passerà troppo tempo!
Sono qui che non vedo l'ora di vederli nella loro casetta, alle prese con loro stessi...in senso buono, ovviamente!

Ed ora, giunge l'ora di cambiare attività. Tra una mezz'ora arriva il mio splendido marito; voglio accoglierlo in condizioni decenti e presentabili (il caldo umido di Roma di questi giorni ha la dote (?) di rendere sciatto chiunque si esponga alla sua aria vera (=non condizionata) anche per pochi minuti!), abbozzare la cena e bagnare i fiori sui balconi...

Dopo riprenderò la ricerca del lavoro della mia vita, che so che c'è... tutto sta a trovarlo o a definirlo meglio, nel qual caso sarebbe quello che già ho. Bene, se così fosse sarei riconoscente, ma con senbianze di Lavoro vero "riconoscerei" di più!

E questo è quanto per oggi.

5 commenti:

Bridget ha detto...

Sììììì!!! Finalmente venite a casa nostra!!! =o)
Non ti preoccupare MC, ora attivo la mia mente e i miei contatti e conoscenze... vedrai un lavoro verrà fuori! Don't worry!
Lo sai bene, parlo per esperienza personale, quando meno te lo aspetti arriva tutto.
A domenicaaaa.....

Berardo ha detto...

Ciao Maria Chiara auguri per tutte le tue attività ed in particolare per quella della ricerca del lavoro.
Oggi non è facile trovare lavoro e questo è un dato di fatto molto evidente. Però, se la cosa ti può consolare, non lo è mai stato anche negli anni miei (era da poco passato Garibaldi).
A parte gli scherzi negli anni 70 non era facile trovare lavoro, e poco dopo è arrivata la prima grande crisi petrolifera del 73 ed ecco che tutto sembrva fermarsi. Concorsi su concorsi domande su domande, io ho avuto una triste agevolazione (orfano di padre) e così qualche strada si è aperta, anche se non era quello che volevo. Poi è stata una lotta continua per tentare di migliorare almeno le condizioni di vita.
Dai, insisti senza mollare, prima o poi qualche cosa viene fuori!
Auguri per tutto il tuo vivere.

Ciao.

berardo

Anonimo ha detto...

carissima Maria Chiara,

sono tornato da Roma lo scorso lunedì. Bellissimo il volo da Cuneo Levaldigi a roma Fiumicino all'andata con la splendida vista di Bergeggi Spotorno e Varazze isola del Giglio e isola d'Elba dall'alto. A Roma il caldo e di monsonico ricordo e hai ragione ti scompagina l'organismo ma dopo tanti freddi piemontesi un pò di sole ci voleva. Ho anche sentito telefonicamente per la prima volta Domenico ed è stata proprio una bellissima telefonata; ribadivo però che non potremo essere a Folgarida per la Mariapoli.

Riguardo al lavoro ti capisco tantissimo e ti siamo vicini. E'strana la vita: ho faticato tanto a trovare un lavoro e mi sono accorto però che non tutti i lavori conciliano con la realtà della famiglia. Talvolta con il mio lavoro che è di responsabilità in una grande multinazionale penso che si viva per lavorare che lavorare per vivere. Il lavoro deve avere il giusto peso nella vita di una persona: è una faticosa e giusta aspirazione.Ti facciamo i nostri auguri più calorosi nella speranza di conoscere presto te e marco. Tra l'altro ritornerò a Roma tra l'11 e il 20 luglio p.v

Con affetto

Emanuele e Claudia Plasmati
manuplasmati@tiscalinet.it

Mcloud ha detto...

Ciao Maria Chiara
comprendo molto bene ciò che dici. Anch'io mi ritrovo a rincorrere una stabilità che ho la sensazione di dovermi strappare con i denti, dopo anni di gavetta e sacrifici. Un medico lavora sempre, magari in condizioni disagiate, ma lavora se vuol lavorare. Il problema è che col passare dle tempo i ritmi massacranti e il dover "tenere più piedi in una scarpa", per campare decentemente la famiglia, accantonando l'idea di "emigrare" dove, "dicono" ci siano condizioni migliori (ma io non ci credo poi tanto), è dura. Ma la stabilità arriva, prima o poi arriva. Mai stancarsi di lottare, mai lasciarsi abbattere da chi vorrebbe la tua sconfitta... credici, fino in fondo, e poi sappi che per ciascuno di noi esiste un tragitto precostituito in cui noi dobbiamo semplicemente impegnarci a vivere ciò che ci è stato "affidato". Questoo è il nostro compito.
Spero che tu possa goderti questo weekend in serenità insieme alla tua dolce metà.
Un caro saluto.
Maurizio

Marie Claire ha detto...

Ciao a tuttissimi...
I miei più fedeli lettori, insieme a Monica e Francesco!!!!! :-)
Oggi a Roma è un giornata stupenda: 30°C con 36% di umidità...una pacchia...
Marco sta andando a Chieti x lavoro ed io starò qui, a "lavorare" su un cosa che in mente da qualche giorno....

Statemi bene tutti e grazie x la vostra vicinanza più o meno digitale (nel senso che con qualcuno ci si conosce x davvero!!!)

a risentirci presto,

MC

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