18 gennaio 2008

MAMMUTH LAKES-SAN FRANCISCO

Partiamo da Mammuth Lakes, la nostra meta di oggi è Sacramento, con proseguimento per San Francisco.
Abbiamo avuto la conferma che non potremo passare dal Tyoga Pass, per cui, niente Yosemite Park e niente Sequoie.
Non siamo esaltati all'idea, proprio per niente, ma ci rassegniamo e iniziamo il lungo (letteralmente) tragitto verso la capitale della California.
Siamo stanchi, più di altre volte ci appisoliamo in molti. Accusiamo la sconfinata estensione delle distanze, questa volta. Ci sembra di non arrivare mai. Poi, finalmente, facciamo irruzione nella capitale.
Il caldo è devastante, se paragonato al freddo di questa mattina dei 3000 di Mammouth.
La guida ci scioglie le briglie e ci dà appuntamento a una certa ora per il museo ferroviario.
Abbiamo tempo per quattro passi prima di cercare un posto dove mangiare.
Sacramento è carina, la parte dove siamo noi è un po' retrò, con portici in legno e pavimento di assi; sembra, ancora un volta, una scenografia da film.
Siamo verso metà ottobre e ci sono già in giro gli addobbi per Halloween: scheletri, zucche, ragni, pipistrelli...
Tanta gente in giro, tanti harleysti, esibizionisti e originali, fanno la spola nelle strade per mostrarsi al mondo in groppa ai loro gioielli...
La stazione, vicino al quale mangiamo l'ennesimo hamburger and chips, sembra quella di C'era una volta il west, con tanto di capi stazione abbigliati all'antica.

Finita la calda attesa all'ombra di una pensilina sul fiume, visitiamo il museo ferroviario.
Vediamo alcune delle più grande e famose locomotive a vapore, che hanno fatto la storia degli Stati Uniti nei tempi che furono. Possiamo visitarne alcune, con delle ricostruzioni di arredamento originali…siamo sbalzati indietro di qualche decade: ciò che vediamo stride sonoramente con le macchine fotografiche digitali che abbiamo in mano, con le telecamere al collo…Che effetto strano!!!

Usciti dal museo, torniamo al nostro bolide su sei ruote e partiamo per San Francisco.
It’s a long, long, long road, direbbero i REM… ma quando arriviamo, da nord, in vista della baia, nonostante la foschia che tocca terra, ci svegliamo dallo stordimento delle tante ore seduti. Percorriamo un ponte, che tutti erroneamente crediamo essere il famoso Golden Gate, ma non possiamo ancora godere dello skyline della città a causa della nebbia.
Arrivando in hotel, lungo una strada lungo la quale passano i cable car, ci accorgiamo subito di essere davanti ad una città che ha molto poco di americano rispetto alle metropoli che si è abituati a immaginare. Sembra una città europea, quasi italiana… Ci piace!

Per cena siamo al molo 39, al Bubba Gump Restaurant: gamberi fritti e insalata, tra un migliaio di persone e le immagini del film Forrest Gump sui tanti televisori al plasma appesi alle pareti.
Tornando, passeggiamo sul pontile e respiriamo aria di mare.
In poco tempo siamo in camera, con come sottofondo la campana della cable car di turno che passa nella via adiacente…
Domani giornata piena, come di consueto…

2 commenti:

Massy Biagio ha detto...

Scusa, ma da quanto siete in viaggio? no, perchè a 'sto punto quasi quasi mi sposo anch'io!!

Marie Claire ha detto...

ciao blogmaster...magari fossimo ancora in viaggio, magari...
il tour è durato due settimane, sono io che scrivo a rilento il resoconto...non ho molto tempo per stare dietro al blog!

Saluti!

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