17 novembre 2007

GRAND CANYON-MONUMENT VALLEY-POWELL LAKE

.

Oggi ci aspetta il voloNon siamo mai stati in questa parte di mondo, e nè io nè Marco siamo mai saliti sul un aereo monoelica da 9 posti.
Arriviamo al Grand Canyon Airport e in breve ci troviamo suddivisi in gruppetti.
I nostri aerei sono in arrivo da Page. Delle altre compagnie, ci dice la guida, non c'è da fidarsi molto...
Decidiamo di fidarci noi delle sue parole (c’è poca scelta!)...e sorridiamo quando scopriamo che il pilota che ci porterà in volo è donna...per giunta bionda.
Dovremo ricrederci velocemente: la signora si dimostrerà simpaticissima e anche molto brava. Arriveremo a destino interi; questo ci basterà.

Decolliamo. Sotto di noi una distesa di pini e abeti illuminati dalla luce obliqua del sole e dall'umidità notturna che si alza.



Oltre e tutto intorno il cielo è terso, pieno del freddo che abbiamo sentito sia usciti dall'albergo che nel pezzo di pista che abbiamo precorso a piedi dall'androne del piccolo scalo aeroportuale fino all’aereo.
In lontananza vediamo solo l'orizzonte che, chissà quante migliaia di miglia più avanti, arriva a toccare terra. Lì cielo e terra sono una cosa sola. Noi siamo nel mezzo…e si sente!



Dopo alcuni minuti di distesa verdeggiante sotto di noi, arriviamo in prossimità del baratro che per 1200 metri scende praticamente in verticale, fino al fondo del Canyon...
Siamo avvolti dall'ambiente del velivolo, con cuffie stile piloti in testa, per ammortizzare il rombo dei motori e per permetterci di ascoltare un po' di storia del luogo sacro per gli indiani Navajos e di loro proprietà e competenza.

E' indescrivibile quello che vediamo e vedremo sotto di noi.
Davvero Chi ha creato tutto questo, ha pensato bene a come farlo…e l’ha fatto decisamente da Dio…!

Il Grand Canyon è un susseguirsi di colori, torri, strapiombi, cunicoli, archi naturali, fiordi asciutti che mente umana non riuscirebbe a disegnare con la sola fantasia.

Il tragitto fino allo scalo del Monument Valley Airport sembra lunghissimo (non ho idea nemmeno ora di quanto sia durato) ma non c’è un attimo di noia in nessuno dei nove passeggeri.
Da qualsiasi parte ci si giri, da qualsiasi finestrino si guardi, c’è sempre sbigottimento.

Arrivati alla Monument Valley (in lontananza, già dalla pista, si vede la scenografia, vera, dei più famosi film western), una specie di emozione avvolge tutti. Qui ci ritroviamo con gli altri del gruppo e tutti, più o meno ammutoliti, saliamo sul pulmino che ci porterà nel cuore della Monument.

Nuovamente, siamo affascinati.
Non si riesce a non pensare di aver già visto altre volte questo scenario in tele o in foto o su un poster…ma come per il Grand Canyon, non è possibile paragonare un ricordo visto su uno schermo con la presa di coscienza in prima persona di questa meraviglia naturale.



Il silenzio è assoluto, rotto solo dal cigolio del pulmino quando siamo in movimento o dalle nostre voci quando scendiamo, nelle tre tappe previste (ten minutes!).
Ci sentiamo tutti un po’ cinesi: non facciamo che fotografare ogni singola pietra, ogni mucchietto di sabbia, ogni torrione…(certo, non so chi potrebbe resistere dal mandare in tilt la digitale, davanti a una tale potenza!)
Ma tant’è, ragioniamo al pessimismo: magari non ci torniamo più e allora ne approfittiamo adesso! Balle, perché ci piacerebbe tornarci domani…e chissà che non si riesca!

Torniamo al monoelica e da qui decolliamo per l’ultimo tratto.



Sorvoliamo il Powell Lake dove davvero abbiamo l’impressione che il cielo si sia rovesciato e insinuato tra le insenature del Grand Canyon, fino a formare quel lago (infatti il Powell altro non è che il Colorado sbarrato da una diga).
Penisole, insenature, isolette, barche…3000 chilometri di costa…
I colori ci abbagliano in tutta la loro bellezza e ne assaporiamo nuovamente la forza.

E’ troppo difficile e troppo limitate le possibilità per descrivere su una pagina digitale quanto abbiamo visto in quel volo.
Certo è che tutti, tutti, atterrati a Page e ritrovati insieme, abbiamo dichiarato questo volo come i migliori $$$ spesi in tutto il tour e come certamente la parte più ipnotizzante e coinvolgente.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

DI fronte a simili spettacoli le parole .....non sono ancora state inventate per poter dire qualcosa....

Maricle

Marie Claire ha detto...

concordo!

takajiro ha detto...

ecco..questo mi manca!!

Marie Claire ha detto...

Spider- ritornaci...e fai questo giro...ne rimarrai soddisfatto!

Berardo ha detto...

Ciao Maria Chiara è bellissimo vedere l'America attraverso i tuoi occhi!

Un carissimo saluto

berardo

Anonimo ha detto...

questa estate potremmo vederlo dal vivo non vediamo l'ora nel frattempo mi gusto le vostre foto

Marie Claire ha detto...

Giacomo monica mauro cristina (ma quanti siete?)
...benvenuto/i!!!!

noi 3 ha detto...

Siamo sempre noi...ma il blog e cambiato un pò...
sempre belle le foto
ciao

Anonimo ha detto...

Ciao, noi stiamo pensando di fare una roba simile, però c'è la possibilità di farlo via terra in tre giorni aggiungendo anche il Bryce Canyon e lo Zion Park.
Dovremmo rinunciare al volo....è grave? :)

(Che compagnia avete usato?)


ciao

Riccardo

Post in evidenza

ANNALISA

Quest'anno il premio per miglior regalo di Natale va a mia cognata che con E poi siamo finiti nel vortice, ultimo disco di Annalisa, ha ...