19 luglio 2006

l'Italia del passato...


Davanti alla tele, ieri sera, in cerca di qualcosa da vedere per rilassarmi il cervello dopo una giornata in ufficio, sono incappata per caso su un film di una volta, anche se già a colori, con Totò e Nino Manfredi.
Ignoro completamente il titolo, ma è stato bello per un po' vedere l'Italia del passato.
Gli usi, i costumi, le relazioni come erano impostate, le gerarchie, il modo di vestire, le musiche, le macchine...
Per me, generazione di fine anni '70, è sempre un piacere vedere come era la vita dei miei nonni, dei miei zii, dei miei genitori quando erano bambini.
Mentre guardavo, più interessata ai contorni piuttosto che alla trama, mi domandavo perchè mai, invece di inventarsi programmi insulsi e ripetitivi, non replichino più spesso questo tipo di film; quando lo fanno, lo fanno ad ore improbabili per chi lavora in un ufficio.

E la stessa cosa succede per i documentari.
Sempre la mia generazione, non è mai riuscita a studiare la storia contemporanea a scuola, "perchè non c'è tempo, ragazzi, i programmi sono troppo lunghi...".
I programmi sono troppo lunghi???
Io, non so tu, non ho mai studiato la seconda guerra mondiale a scuola, nemmeno alle superiori. Un po' all'università, ma giusto per aver scelto un'esame di storia contemporanea apposta, per vedere di saperne un po' di più e grazie alla presenza di un preparatissimo docente (Andrea Riccardi, ndr). Per il resto, nisba, nada, un tubo...
Perchè?
Non sarà che non si vorrà farci sapere troppo?
I miei figli la strudieranno la storia come si conviene, o dovrò raccontargliela io sotto forma di romanzo?
Ai posteri l'ardua sentenza!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

I say briefly: Best! Useful information. Good job guys.
»

Colmar ha detto...

Condivido tutto quello che hai scritto! E' bello, ho trovato una persona che scrive bene quello che io penso ma che non riesco ad "esprimere".
Silvia

Anonimo ha detto...

io invece condivido quello che ha scritto colmar... anch'io vedendo i film di quarant'anni fa, provo le stesse cose,,, trovo che le persone fossero più vere, genuine... forse un po' più naives,,, però si pensava al concreto, non al superficiale...
bel post, brava!

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