17 gennaio 2017

DI RIORDINI PERSONALI, ESTERIORI E INTERIORI

già qualche giorno fa avevo puntato il 17 gennaio come data di inizio della mia catarsi personale circa il riordino della Marie Kondo, in quanto giorno libero dal lavoro, così questa mattina ho iniziato con vestiti estivi e primaverili (mai iniziare dagli indumenti della stagione in corso, Marie docet!), maglie, magliette, canottiere, vestiti, costumi, parei, abbigliamento da trekking...

ho documentato con foto e prendendo nota di quanto ho tenuto e di quanto, invece, ho messo in sacchi da portare in Caritas, visto che per certo là fuori c'è chi ha bisogno di quelle cose.
di indecente, assolutamente da buttare via, ho selezionato ben un paio di pantofole (invernali), un paio di pantaloncini (uso casalingo) e un paio di pantaloni da zecca, come direbbe mia nipote - di quelli con l'elastico alle caviglie e il cavallo basso, neri, indecenti pure per casa.

alcuni numeri:

magliette/canottiere:
15 ok
14 ko

vestiti interi:
4 ok
2 ko

pantaloni estivi:
10 ok
10 ko

abbigliamento trekking:
3 magliette ok, 2 ko
2 pantaloni ok, 3 ko

costumi:
2 ok
3 ko

parei:
2 ok
4 ko

maglie maniche lunghe/felpe:
4 ok
6 ko

mentre sceglievo pensavo l'ho indossato l'ultima estate? se sì, quando lo indosso, come mi sento? se no, perché è ancora qui? per affetto o per quale misterioso motivo?

mi sono tornati in mente momenti della mia vita, ricordi, episodi, viaggi, persone del passato...
per qualche accessorio, ho riflettuto che adesso la persona che mi aveva regalato una certa cosa la sento e la ricordo a prescindere da quell'oggetto, per altro non più utilizzato da tempo, quindi me lo sono lasciato alle spalle, formulando nella mente proprio il pensiero ma io lei me la ricordo per altre cose, non per questo.
questo mi ha fatto percepire l'importanza dei rapporti con le persone più che degli oggetti a loro collegati, che possono essere anche importanti, a volte fondamentali, ma non sempre e per tutti necessari.

con alcuni indumenti ho chiuso come pensavo di fare da tempo, pur non concretizzando mai la mia intenzione: a ogni cambio di stagione mi dicevo se non lo metto questa estate, poi lo do' via e tant'è rimaneva sempre lì, usciva dalla scatola per entrare nel cassetto e viceversa.
era una chiusura che andava fatta, che mi riportava alla mente pensieri fatti circa quell'indumento specifico, che tenevo perché non si sa mai. continua a non sapersi e l'averlo messo nel sacco oggi, mi ha liberato. considero questo il risultato psicologico più grande del lavoro di oggi.

dopo due ore e mezza di lavoro mi sono fermata: un senso di ubriachezza mi invadeva, di cervello stanco ma allo stesso tempo di leggerezza e voglia di continuare.
continuerò prossimamente, un passo alla volta.

ora porto avanti il mio giorno libero facendo quanto mi piace fare, che in questo momento corrisponde alla lettura de The Lord Of The Rings, con vocabolario di inglese al fianco...to improve my vocabulary! 😊 

Love,
MC



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