21 dicembre 2014

DOMENICA SERA PRIMA DI NATALE 2014

sono già due giorni che sono in ferie e sto proprio bene.
questa la situazione attuale:

1) il mio cervello sta tornando a registrare un grafico da persona equilibrata,
2) i clienti non mi mancano per niente (che Dio li benedica!),
3) non ho orari, se non per decidere a che ora mangiare, a che ora andare a dormire e a che ora svegliarmi,
4) eventuali appuntamenti si rispettano solo per incontrare amici o vedere film al cinema.
5) finalmente ho messo le mani sui 21 libri delle zie di Genova e il terzo tomo di Millenium - La regina dei castelli di carta di Stieg Larsson è già nelle mie mani.

ho 10 giorni per leggere 857 pagine...perché sì, lo voglio finire entro l'anno!

Love,
MC



19 dicembre 2014

SERBATOIO IN RISERVA

ultimamente (si parla di più giorni se non almeno un paio di settimane) do' molto i numeri.

errori al lavoro, poca pazienza, mancanza di resistenza allo stress, corse quotidiane a destra e sinistra -per cui la giornata non finiva con il ritorno a casa, dopo il lavoro, ma con il ritorno a casa parecchie ore dopo la fine dell'orario di lavoro, arrivando a stare in giro anche 12 ore di seguito per più giorni di seguito. 
dopo un po' (poco) non ce la si fa più.

lo so, lo so, c'è chi ci sta quotidianamente, dodici ore fuori di casa e leggendo farà una smorfia, della serie guarda che io ci convivo da anni, con questa situazione! soprattutto battendo sul tasto del manco hai figli, cosa ti lamenti?? come a voler dire se non ha figli non hai problemi e non ti rendi conto di quella che è la vera vita!! 

(pensate quello che ve pare, dico solo che chi pensa queste cose, secondo me, non ha molto idea di quello che dice e farebbe meglio a bere un bel bicchiere di vino invece di parlare. comunque...).

insomma: sono stanca. esaurita. sono arrivata al capolinea.

il motore si è fermato già qualche giorno fa; il problema è che il deposito degli autobus mi aspetta per stasera alle 21, mentre adesso sono solo le 14,22.
ultimo turno di lavoro, dalle 16 alle 21, oggi. 
dopo di che, arisentirci il 5 gennaio, gentili clienti! buon Natale! 
due settimane di ferie, certo, ma arrivarci in stato di salute mentale e fisica non dico esemplare ma almeno decente, non sarebbe male!

oggi il maritopreferito, dopo non so quale cavolata fatta in cucina, ha detto ti serve l'accompagno, 'sti giorni! ti devo portare io in ufficio? 
m'ha fatto morir dal ridere, solo che non ce la posso fare.

Love,
MC

11 dicembre 2014

+36 *** UCCELLI DA GABBIA E DA VOLIERA *** ANDREA DE CARLO (o della fine del trentaseiesimo libro nel 2014)

un libro inutile, ecco cosa penso di questo Uccelli da gabbia e da voliera.
strano, perché gli altri libri di De Carlo che ho letto (parecchi) mi sono piaciuti; insomma, mediamente soddisfacenti, piacevoli.
invece questo è abbastanza insignificante.
ora capisco perché della prima lettura, seppur sostenuta anni fa, non mi era rimasto nulla, visto che non mi ricordavo niente. evidentemente già la prima volta avevo provato delusione.

non si capisce il senso della storia, dove voglia andare a parare, cosa rappresentino gli eventi raccontati, quale sia il messaggio finale, ma anche quello centrale.
almeno questi uccelli in voliera un senso ce l'hanno...
sono andata avanti a leggere pensando, a ogni capitolo, dai che magari questo è quello buono e succede qualcosa di sensato!
e invece...

ribadisco: per me questo è un libro inutile.

adesso sono a mani vuote, in attesa di prendere il terzo tomo di Millenium - La regina dei castelli di carta arrivato nei giorni scorsi da Genova, visto che il secondo l'ho finito ormai tre mesi e mezzo fa.

così faremo 37 libri in 12 mesi!

Love,
MC


06 dicembre 2014

EDUCARE I FIGLI (O I GENITORI?)

tra ieri e oggi penso di essermi auto-incenerita alcuni miliardi di cellule cerebrali.
ieri ho lavorato dalle 16 alle 21, oggi dalle 9 alle 14; praticamente per il mio bioritmo non ho mai smesso di lavorare. e infatti stamattina sono uscita di casa imbufalita e adesso ho un mal di testa furibondo.

ieri ho parlato con persone che, o avevano dei problemi di mente, o erano ignoranti, o lo facevano apposta.
probabilmente la prima, accompagnata da una buona dose della seconda, che non guasta mai.

oggi di tutto e di più, tra cui una ragazza che tra le altre cose mi ha detto "scusi, cosa vuol dire che la linea è attiva? il canone mensile è per la linea? per le chiamate?".

ecco, io davanti a cose del genere alzo le mani, poso le cuffie, mi alzo dalla sedia e vado via...

mi sono trovata (e accade sempre più spesso, ultimamente) a consigliare a un padre, intenzionato a regalare per Natale un iPhone6 alla figlia quindicenne con un bell'abbonamento illimitato dentro, a mantenere un piano tariffario ricaricabile, dicendogli esplicitamente "...perché una volta finiti i soldi, basta! con un abbonamento, invece, rischiamo di avere poi belle sorprese in fattura".

non so se mi fa più tristezza il padre, mosso da amore sicuramente, o la figlia, che domani potrebbe avere un aggeggio da 900€ in mano (quindicenne, ricordiamocelo) e dopo domani chissà cosa vorrà, o si aspetterà, o pretenderà...

non so sia è più infelice l'uno o l'altra.
discorsi moralisti i miei, forse, sicuramente....ma credo che ci sia un tempo per ogni cosa e che a quindici anni, forse, probabilmente, un telefono che costa anche solo 200 miseri euro può andare per chattare con gli amici su whatsapp, e che l' iPhone6 regalato ha il solo scopo di rendere la figlia la più figa della classe.

ecco. questa è la cosa più preoccupante. per me.

Love,
MC


03 dicembre 2014

+35 *** PAROLE TOSSICHE - CRONACHE DI ORDINARIO SESSISMO *** GRAZIELLA PRIULLA (o della fine del trentacinquesimo libro nel 2014)

In Italia esiste, e negli ultimi decenni abbiamo permesso che diventasse forte, una cultura razzista, omofoba, sessista, che amplifica i borbogimi della pancia del paese, che nessun political correctness riesce a debellare.

basta questa frase, a pagina 8 di questo libro, per dire molto. parecchio.
come il linguaggio violento è esso stesso violenza poiché infligge dolore o anche noi siamo le parole che usiamo.

è un libro che regalerei a tanti, a iniziare da qualche superiore in azienda, ma anche a qualche collega, ai capi, ai manager...
lo dovrebbero leggere loro, ma anche i vicini di casa, i giornalisti, i politici (vabè, qui si apre un abisso...), le donne e gli uomini che fanno televisione, radio...

lo regalerei ai professori, agli insegnanti, ma anche agli studenti universitari di ogni facoltà, dalla letteraria a quella scientifica, agli ingegneri, ai giovani che stanno sognando sulle orme di Samantha Cristoforetti e che domani saranno nella stratosfera;
lo dovrebbero leggere i genitori di bambini, di adolescenti, di figli già genitori...
i sacerdoti, i commercianti, i liberi professionisti.
lo dovremmo leggere tutti e basta.
un bel compitino per le vacanze di Natale.

io me lo sono comprato dopo averlo sentito presentare dall'autrice su Radio2 a StaiSerena, il programma di Serena Dandini e ho deciso che lo avrei letto.

leggerlo mi ha fatto pensare che siamo quello che decidiamo di essere e lo siamo attraverso le nostre parole. giustificare la parolaccia rivolta al nostro vicino con un sono un tipo istintivo è quanto di più penoso e meschino e stupido ci sia.
diciamo la parolaccia perché la vogliamo dire, per non esserci fermati a pensare un istante prima.

gli animali reagiscono istintivamente. non noi.
l'uomo è dotato di cervello, che il più delle volte funziona con poca fatica e il cui utilizzo non comporta addebiti sul conto corrente.
notiziona, eh?

adesso, in attesa del container dalle zie di Genova, ho preso in mano Uccelli da gabbia e da voliera di Andrea De Carlo, direttamente dalla mia libreria personale.
l'ho già letto, ma non mi ricordo un accidente, lo confesso...

Love,
MC

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