19 agosto 2012

LA MIA ESTATE 2012


questa me la ricorderò come un’estate così, quella di tutte queste cose:

-          prima tripletta in quel di A. in provincia di Belluno, a 1600 metri, ma dal prossimo anno vediamo: anche se siamo appena tornati mi sta venendo voglia di mare (forse. anzi, no)
-          per la prima volta in vita mia ho dovuto fare i conti con i limiti muscolari, che mi hanno fatto sudare più del solito e messo alla prova con recuperi lunghi e lenti come non ho mai avuto
-          crisi davanti a una salita, con la paura di aver perso l’entusiasmo dell’alta quota
-          i prati verdi, gli abeti e le rocce chiare
-          il ghiacciaio della Marmolada sempre meno esteso, sempre più sciolto, che mi ha fatto venire i brividi e paura per il futuro
-          alcune gite mai fatte prima e fatte finalmente quest’anno
-          i nipoti addosso, sulle spalle, sulla schiena, in braccio, negli occhi, nel cuore
-          un patrimonio mondiale dell’Umanità intorno, che vallo a trovare un paesaggio simile
-          le Olimpiadi di Londra 2012
-          le cartine e i libri, anche per questa volta in parte presi in prestito dalla libreria di mio padre, su cui ho però dovuto prendere consapevolezza che sono da cambiare: venticinque anni sono tanti e in questo tempo i sentieri cambiano
-          le partite a scala quaranta
-          tre giorni di ferie presi prima della partenza effettiva: la mossa più intelligente che abbia potuto mai fare in fase di programmazione ferie annuali
-          un’estate da privilegiati: a quanto dicono le statistiche sei italiani su dieci sono rimasti a casa, quindi noi siamo tra gli altri quattro
-          la voglia struggente di tornare qui moltiplicati, il prima possibile
-          le lacrime di Alex Schwazer, che fanno più effetto stando qui, quasi dietro casa sua
-          il letto col piumino, il pigiama invernale, i calzini per dormire
-          le Dolomiti rosa all’alba e al tramonto
-     il ritorno in trincea lunedì mattina alle 9, e la presa di coscienza che peggio non potrebbe essere

Love,
MC

      (foto mia, vista del gruppo del Catinaccio Rosengarten dal Passo Pordoi)

4 commenti:

Ninfa ha detto...

La foto è stupenda, complimenti, è un panorama da sogno! Di mano in mano che vedo nei vari blog delle foto così belle di vacanze trascorse in montagna, aumenta la voglia di essere anch'io lassù e non quaggiù in pianura. Spero tanto di non dover rientrare, anche se per motivi forse diversi, tra quei sei italiani...Il ricordo di tutte le cose che hai elencato ti terranno compagnia in trincea...ed è già molto!

Marie Claire ha detto...

...in una trincea rovente, poi!
Un saluto!

Lord Crespo di Svezia ha detto...

Uddio...che bella questa lista...e la foto! Io devo ancora fare ordine nelle foto, nei ricordi...e in tutto il resto di queste vacanze. Tra le altre cose, mi ha colpito il fatto di "sentirsi privilegiati" per aver fatto vacanze...stessa sensazione ho provato anche io. Che tempi.

BACI!

Marie Claire ha detto...

Dici bene, caro: che tempi!

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