31 dicembre 2011

BUON 2012

ho pensato che solo una musica che può far venire i brividi possa trasmettere qualcosa. possa essere adeguata per trasmettere un pensiero positivo. possa portare con sè i miei auguri per questo nuovo anno alle porte.
che sia esattamente così come lo vorremmo, con almeno un desderio realizzato, grande o piccolo, ma realizzato.


Love,
MC



29 dicembre 2011

PATCHWORK



oooohhh, allora.
qualcosa da dire ce l'ho, dall'ultimo post. solo non so bene come mettere insieme tutto, con quale filo legare i pensieri, di che colore e spessore sceglierlo tra quelli che ho nel cestino degli arnesi da cucito.

sono in ferie, ancora, e ci rimarrò fino al 9 gennaio, giorno in cui alle 9 tornerò tra i miei amati colleghi che saranno sul pezzo già dal 2. io e il capo torniamo il 9. ci accomuna solo la data di fine ferie, null'altro ci lega o fa il mio grado comparabile al suo, come importanza.

per il 31 dicembre io e il maritopreferito abbiamo sempre voglia di andarcene in giro per Roma, da soli o in compagnia che sia. l'importante è non stare seduti intorno all'ennesimo tavolo a mangiare. quest'anno il 31 dicembre mi fa lo stesso effetto del 14 febbraio, che ci si deve regalare qualcosa o si deve per forza andare a cena fuori perchè è San Valentino. eccheppalle! quest'anno il 31 dicembre mi suona esattamente così: che si debba far qualcosa per forza, perchè è l'ultimo dell'anno, perchè si deve stare in compagnia, perchè si deve andare a dormire tardi sennò chissà cosa succede.
avrei addirittura la tentazione di starmene a casa col maritopreferito, cenare con qualcosa di speciale, guardare i fuochi sopra Roma dalle nostre finestre e dopo andarcene a dormire. che tanto l'1 gennaio arriva lo stesso. questo sarà il nostro piano B se pioverà.

ieri c'è stata la spedizione prevista a uno dei nostri negozi preferiti per lo shopping mirato, inavvicinabile fuori dai saldi e che, per i clienti particolari, aprei i battenti degli sconti un po' prima. una bella sfiammarata al bancomat l'abbiamo data, ma siamo entrambi moooooolto soddisfatti di quello che abbiamo trovato. nulla di superfluo, in realtà, ma tutto pensato e voluto proprio perchè mancante o da sostituire.
sarebbe stato da comprare un reparto intero, ad averci i soldi, giachhè, lasciatemelo dire, per la mia 40-42 si trova di tutto e mi va bene tutto...ma siccome sono una donna diligente e col sale in zucca (di solito) ho desistito, anche perchè qualche bella soddisfazione me la sono comunque tolta!

infine per il 5 dicembre si profila una giornata di sci a Ovindoli, tanto per scaldare un po' le articolazioni e arrivare non proprio handicappati alla settimana bianca, in Veneto, dal 5 all'11 febbraio.
sarà la prima sciata del MP dopo la prima scuola di sci del febbraio 2011...

...e questo è quanto, per ora.
mi sembra ne sia venuto fuori un patchwork, più che altro...ma a me piace!

23 dicembre 2011

23 DICEMBRE 2011



ultimo giorno di lavoro, oggi.
ultimo turno, 16-21.
fino all'ultimo al chiodo.
ma oggi, così come ieri, lo spirito è leggiadro.
nonostante le chiamate che arrivano da chiunque, per la gestione in superpool, nonostante la stanchezza, nonostante la voglia di finire il prima possibile e tutto il resto, questa mattina la mente è vuota, aperta, libera, leggera. il primo appuntamento mentale è preparare la polenta trentina per pranzo e poi uscire per andare a lavorare.
dalle 21 di oggi sarò in ferie fino al 9 gennaio 2012. praticamente come a scuola e già penso al trauma dell'8 gennaio sera, quando il giorno dopo dovrò ripartire avendo dimenticato tutto: password, procedure, frasi da dire, nozioni acquisite da mesi...
e invece no.
pensiamo che adesso è il 23 dicembre 2011, che mi aspettano giornate piene di gente e cose da fare (piacevolmente, però) e che quest'anno per il 31 dicembre abbiamo tutte le intenzioni di andarcene in giro per Roma, a prendere il fresco della notte.

Love,
MC

17 dicembre 2011

DI SABATI MATTINA E PROGRAMMI SALTATI

avevo un bel programmino, per questa mattina.
sveglia sul presto, colazione, subito al tavolo delle creazioni per dar vita a qualche gioiello chiesto esplicitamente da colleghe e amiche per i vari regali di natale, poi lavaggio chiome (che non ho lavato ieri sera apposta, pensando li lavo per andarci a dormire? naaa) e infine direzione lavoro, accompagnata dal maritopreferito che alle 13 parte per L'Aquila, trasferta di un giorno, con ritorno questa notte. avrei lavorato dalle 13 alle 18, sarei tornata a casa e mi sarei risvegliata domani nel mio letto, con accanto il MP.
invece sto facendo la valigia, pensando a quello che mi servirà per due giorni? tre giorni? una settimana?

al suono della sveglia, dopo una notte un po' agitata, in realtà, passata a girarmi in letto e a svegliarmi ogni volta, il maritopreferito mi fa

-c'è una brutta notizia
-ah, quale?
-siamo senz'acqua
-bene!


e qui questa frase non vuol dire solo siamo senz'acqua e quindi organizzati per tirare fino a che viene l'idraulico per vedere e aggiustare. no. qui significa vicini di casa che iniziano a sfracassarci (il maritopreferito è, porco cane, caposcala, che in gergo da ministero della difesa siginfica colui che raccoglie le quote per le bollette comunici e le va a pagare, in gergo concreto significa colui che si ciuccia magagne di questo tipo e anche di più, oltre a tutto il resto).
i vicini di casa in questione a volte, diciamola con diplomazia, non ragionano e dicono cose per cui la domanda che xxxxx hai fumato? per non dirla con diplomazia, ci sta tutta; il maritopreferito (e anche io, quando intercettano me su per le scale o in cortile) viene bombardato di lamentele, richieste assurde, incazzature e quant altro quando, come oggi, ci sono problemi di questo tipo.
noi, per fortuna, abbiamo dove rifugiarci. o a casa dei miei o dei miei suoceri, ma certo è una situazione da accampati e comunque per il piacere di starci, ci si sta, ma arrivare lì non sapendo per quanto, in una casa non tua...

la cosa peggiore di tutta la faccenda, che mi fa diventare una iena quando si vede attaccare i cuccioli dal cacciatore, è che il MP fatica a non subire le conseguenze di queste lamentele.
povero, lo capisco, anche io quando mi stressano in ufficio ho problemi a passarci sopra ma magari, essendo decisioni dei piani alti, per quanto assurde, cerco di far finta di niente, continuo a fare il mio lavoro. tanto, stress o no, la busta paga a fine mese arriva lo stesso.
qui, invece, mi viene voglia di rispondere, di ribattere, di dire chiama, scrivi pure al ministero, vediamo cosa ti risponde! anzi, fallo proprio, mi fai un gran favore! e già che ci sei, diventa tu caposcala, che mio marito dopo 2 anni ne ha le scatole piene, e anche io!

lo scenario di oggi si presta molto a questa possibilità.
li aspetto al varco.
appena qualcuno mi sputerà in faccia, glielo restituirò. in busta chiusa, intestata, si intende, sono una signora, ma glielo restituirò!

16 dicembre 2011

MAL DI TESTA

tra un mezz'ora scarsa uscirò per andare a lavorare. turno serale, oggi.
a Roma, come in mezza Italia, c'è sciopero dei mezzi, per cui mi tocca anticipare di un quarticello la partenza. chissà il casino che troverò.
ma proprio oggi devo anticipare. oggi che ho un mal di testa che mi sta impallando il cervello come pochi, non basta nemmeno dirmi che il cervello sta crescendo e schiaccia contro le pareti del cranio, perchè sono proprio stordita. un martello che mi picchia in mezzo agli occhi.
purtroppo il giorno libero è stato già usato martedì, per cui anche domani mi tocca lavorare (dalle 13 alle 18, per giunta, il peggior turno che possa esistere!), ma speriamo che col passare delle ore la crescita della materia grigia rallenti e il dolore mi abbandoni!

14 dicembre 2011

COME WHAT MAY (Sia quel che sia)

già l'ho postato, già l'ho commentato, cantato in lungo e in largo, ascoltato mille e più volte su youtube (è giunta l'ora di scaricarlo dal web e scriverne la traccia su un cd) eppure ogni volta mi piace sempre di più.
questo brano, tratto dal film Moulin Rouge, mi dà i brividi, specialmente perchè dice cose del tipo

Non avrei mai pensato di sentirmi così
così, come se non avessi mai visto il cielo prima di adesso
voglio annullarmi dentro un tuo bacio
ogni giorno ti amo di più.
Ascolta il mio cuore, puoi sentirlo cantare
mi dice di donarti ogni cosa
le stagioni cambieranno, passando dall'inverno alla primavera
ma io ti amerò fino alla fine dei tempi

Sia quel che sia
io ti amerò fino alla morte


brividi, davvero. non so a voi.


Love,
MC


12 dicembre 2011

ULTIMO GIORNO DI FERIE

(ieri non sono riuscita a postare i miei pensieri. il pc dei miei è troppo all'avanguardia, blogspot non riesce a stargli dietro!
per fortuna ci sono le bozze anche qui, per cui ho salvato tutto il salvabile e adesso, dal mio solito tavolo della sala, a c asa mia, schiaccio Invio et voilà).



domani giorno libero (e ultimo giorno di ferie prima di tornare in trincea, oddio!), che riempirò con una spedizione mattutina dal mio fedele parucchiere, Franco Anelli Jr, detto Franchino, in quel di Frascati.
richiamo per i colpi di sole, che urge, più una spuntatina un po' più generosa del solito. non toccherò le lunghezze, che voglio lasciare in libera crescita, ma li scalerò ai lati; forse propenderò per un po' di frangia. vediamo.
l'idea in mente ce l'ho, chiara e precisa...spero solo di riuscire a farla capire a lui!
nel frattempo questa sera ho un'altra canzone che mi circola in mente. mi piace soprattutto il flauto traverso, che la fa da padrone per tutto il pezzo, ma in generale tutta la melodia mi affascina.
ringrazio chi me la fece conoscere quattordici anni or sono, dotando la mia conoscenza musicale di chicche speciali!

Love,
MC


09 dicembre 2011

FOOTPRINTS IN THE SNOW (EL&P)



questa mattina avevo questa canzone nello stereo e canticchiandola mi è venuto in mente che ha molto a che fare con i miei pensieri di ieri, sulla voglia di perdonare.
soprattutto quando dice

...Anytime you feel alone
Just raise your hand, pick up the phone
Type in my number, there I'll be
If one day all stars won't shine
I will give you one of mine
Cause they could fall so easily...


...ogni vlta che ti sentirai solo
allunga la mano, prendi il telefono
fai il mio numero e io ci sarò
Se un giorno tutte le stelle avranno smesso di brillare
te ne darò una delle mie
perchè è facile che cadano...


mi sembra una cosa così bella, piena d'affetto...
da perdono.

08 dicembre 2011

PERDONO



ho voglia di perdonare.
mi sento una qualcosa dentro che mi spinge a farlo.
ho voglia di perdonare tutto e tutti.
io so chi e cosa. dall'altra parte dello schermo c'è qualcuno che sa che lo perdono; c'è chi può immaginarlo; chi lo presume, chi pensa forse di rientrare in questa cerchia, in questo indulto; chi lo spera.
non penso di essere così importate di avere persone che implorino il mio perdono. no. so solo che sento dentro questo desiderio incondizionato, verso tutti. verso chi ma ha fatto male volutamente e chi senza rendersene conto.
ho voglia di voltare pagina, cancellare gli episodi, i giudizi, i dolori, la rabbia, la delusione. cancellare tutto quello che c'è stato fino a 1 minuto fa, avendo ancora bene in mente tutte le persone a cui voglio bene, vicine e lontane. tutte, dalla prima all'ultima, ma senza pensare a ieri.
voglio perdonare e andare avanti.
con il vostro aiuto ci riuscirò sicuramente!


Love,
MC

07 dicembre 2011

STANCA MA TUTTO SOMMATO FELICE

come volevasi dimostrare, anche oggi è stata una giornata di quelle.
mi sono annoiata gestendo solo diciassette chiamate più annesse varie ed eventuali lavorazioni cosiddette offline, stando sempre pronta a prendere la chiamata che puntualmente si presentava e andava in coda.
sono stanca. ho il cervello fermo, che sto facendo ripartire azzerando i pensieri e girovagando qua e là per la rete.
penso a tante cose: agli amici, vicini e lontani, a quelli che vogliono allontanarsi ulteriormente. quelli che vorrei trattenere ma che devo lasciar andare; che magari torneranno ma che adesso devono fare la loro strada in autonomia, prendendo la via che vogliono, che sentono di dover seguire. si deve saper aspettare, a volte, sapendo di non doversi aspettar niente indietro. potrebbe anche non esserci mai un ritorno, chissà. l'affetto rimarrà comunque intatto, invariato.

penso ai giorni di ferie che ho davanti, che grazie a una disposizione fortunatissima di festivi e liberi sul lavoro, mi fa stare lontana dal lavoro fino al tredici dicembre. ne ho bisogno: son quattro mesi che macino senza sosta!

penso alla vita. a quanto è bella nonostante tutto, a quanto debba essere ogni giorno grata per averne una e per avercela così com'è.
ieri io e il maritopreferito abbiamo fatto il censimento on-line e ci siamo sentiti fortunati a mettere due X alla voce tempo indeterminato alla domanda "che contratto di lavoro ha?".
non andrò mai in pensione, forse da morta, ma intanto per ora un busta paga proporzionata alle effettive ore di lavoro ce l'ho. e ti pare poco...

06 dicembre 2011

FACEBOOK

facebook è una macchina.
a tratti utile, simpatica. a tratti infernale. un'arma a doppio taglio.
su facebook ritrovi, risenti, scopri, commenti, crei e smonti situazioni, provochi casini, ti innamori, ti molli, ti ritrovi, fai pace...
sembra quasi che una volta aperto un profilo su facebook, allora sì che ci sei, che esisti, che sei vero. sembra.
in realtà c'eri già da prima e continuerai ad esserci dopo, che ti piaccia o no. a prescindere da quanti amici virtuali hai.
a proposito di amici: quelli veri, per me, saranno sempre e solo coloro che guardi negli occhi quando gli parli. quelli che non necessariamente sono lì quando sei nelle canne, quelli che per un motivo o per l'altro magari hanno un binario che scorre non proprio parallelo al tuo. quelli che vivono magari a centinaia di chilometri o anche solo a 10 ma, per una serie di motivi, non vedi se non raramente.
per me gli Amici sono quelli che quando li rivedi, anche dopo anni, magari, tutto è lì fermo, come l'ultima volta, come se ci fossimo visti la settimana prima.
facebook è un gioco, un passatempo, un cazzeggio e non dico che ho tanti amici perchè ho 220 contatti nella mia lista...

mi fa ridere chi, smettendo, si cancella da facebook o chi ti blocca, rendendoti impossibile qualsiasi forma di rilevamento delle sue tracce.
mi fa ridere, mi fa sorridere, mi fa pensare che finge, che mente. sia con chi assiste alla cancellazione da questa parte dello schermo che con se stesso. magari soffrendo anche, per una cancellaziione, chissà quanto scelta o imposta, ma tant'è...
smettere ha sempre delle conseguenze, che non credo un clic basti a limitare. l'importante è saperlo.

Love,
MC

05 dicembre 2011

CRONACHE QUOTIDIANE

il delirio.
oggi ho lavorato dalle 9 alle 14 e in cinque ore ho gestito venticinque chiamate. anzi, quattro ore e mezza, considerate le due pause obbligatorie da quindici minuti l'una. cinque all'ora, mediamente.
è stato un continuo. non era possibile fare altro se non, finita una gestione, prendere nota su un foglio word delle note da lasciare in anagrafica e gestire la chiamata successiva, già in coda.
sono uscita da là con le orecchie che facevano fumo e l'encefalogramma piatto.
subito raccattata dal maritopreferito arrivato con la macchina, siamo andati all'ipercoop a fare la spesona, dopo di che a casa.
dalle 17.30 sono in pigiama e vestaglia, pronta per la nanna.
ma non me ne sono stata a panza all'aria sul divano, fino ad ora.
ho fatto il dado con gli ingredienti appena comprati, quasi tutti bio e dopo, presa da un raptus e dalla voglia di far contento il mio maritopreferito, ho preso e messo su la terza torta in tre giorni, per lui e i suoi amici domani.
adesso è di là in cucina che cuoce, io sto guardando il Tg3 e 'sti mxxxxa di parlamentari leghisti sparare boiate cosmiche.
eliminazione fisica. è l'unica.
quando la torta finirà di cuocersi, infilerò nel forno quattro tomini rivestiti di speck: è da oggi pomeriggio, da quando li ho visti occhieggiare nel banco frigo dei formaggi, che m'è venuta voglia di mangiarmeli.
son qui che scalpito!

04 dicembre 2011

CHISSA' QUANTO DURERA'

chissà quanto durerà.
da qualche giorno avevo in mente di cambiare un po' la tappezzeria di questo spazio digitale. mi ero stufata dell'azzurro (nonostante sia il mio colore preferito), ho dato un'occhiata in giro e sono approdata su questo lilla-viola molto femmina.
ci provo, voglio proprio vedere quanto dura. niente di più facile che mi stufi già domani o che al contrario me ne innamori tanto da entrare in fissa e non mollarlo per mesi.

intanto domani è lunedì. il mio turno è 9-14, poi spesona alla Coop con il maritopreferito per avvicinarsi sempre più velocemente ad una settimana di ferie prima del mega ponte di Natale. ho calcolato che in tutto a dicembre lavoro 15 giorni.
dicono che dobbiamo consumare le ferie...e io le consumo!

MC

03 dicembre 2011

LE ORE DEL MATTINO...



ore 6.30 sveglia
ore 7 in piedi
ore 7.30 robot da cucina in funzione
ore 8 torta di mele in forno
ore 8.30 torta di mele cotta
ore 8.45 ceretta in autonomia
ore 9.15 acqua a bollire per il pranzo di oggi (al lavoro)
ore 9.45 riso cotto e scolato
ore 10 capelli lavati (bagnati, ma lavati)
ore 10.10 capelli asciutti
ore 10.30 bagno lavato
ore 10.33 lavatrice fatta partire (ma che toccherà al maritopreferito stendere)

nonostante la mia giornata non sia ancora finita, giacchè lavorerò dalle 13 alle 18, oggi ho avuto l'ennesima conferma:

LE ORE DEL MATTINO HANNO L'ORO IN BOCCA!

02 dicembre 2011

ATTACCHI DI PANICO? NO, THANKS!



...e oggi sembra andare dicisamente meglio.
ieri, poi, la faccenda si è svolta e risolta meglio di come pensavo. mi sentivo un fascio di nervi, prima di uscire di casa; poi una volta arrivata là ho constatato che il team leader era tranquillo-a-tratti-sorridente (infatti da questa mattina a Roma è cambiato il tempo!), si è lavorato tanto ma almeno normalmente e anche tra colleghi è andata bene. battute, risate. aria distesa, insomma.
certo, i clienti che chiamavano si dimostravano spesso microcefali: non sapevamo spiegarci (e avremmo voluto chiederglielo, così, per sentire la risposta!) come mai, per quale strana congiuntura astro-cosmica avessero tra le mani un iPhone4S 64GB e non fossere in grado di rispondere non sapendo che tasto schiaccare...ma questo è il meno.
erogherò volentieri il servizio clienti "dementi al telefono" se questo è il prezzo da pagare per avere un capo tranquillo.

anche oggi mi aspetta il turno 16-21, anche oggi con lui lì.
vedremo come sarà, ma il mio approccio odierno è quanto di più tranquillo ci possa essere. ci penso e l'idea non mi sfiora neppure.
oggi gli attacchi di panico sono rimasti per strada!

01 dicembre 2011

ATTACCHI DI PANICO

lo ammetto, me la creo io. forse.
l'ansia che provo ultimamente prima di andare a lavorare, l'agitazione, il nodo allo stomaco che mi prende e non mi lascia se non quando entro effettivamente là dentro (e che non sento sciogliersi, in realtà, per cui non saprei dire quando si scioglie) me li creo io. sulla base, però, di aria pesante creata dai vari capi che gravitano sopra di noi, ovvero team leader prima e manager poi.
l'ultima moda del mio terzo piano è far sapere, per ben quattro volte al giorno, a manager e team leader chi è in turno, con che turno (cioè che orario fa) e cosa fa. la cosa si ripete altre tre volte nell'arco di 12 ore: alle 14, alle 15 e infine alle 21.
il tutto per vedere come si lavora. versione ufficiale. io direi piuttosto: per vedere chi fa cosa in quanto tempo.
andando così nel dettaglio, con queste modalità, si rasenta però il concesso dagli accordi sindacali, che vietano il controllo a distanza sui singoli.
solo che team leader e manager sono i migliori funanbolisti che abbia mai visto, abilissimi a passare un pochino al di là del filo del rasoio, ma sempre attenti a non cadere in fallo e farsi beccare, visto che nell'eventualità sarebbero dolori (per loro).
lo sanno, a volte ce lo dicono esplicitamente (episodio, questo, con protagonista il mio team leader il quale, grazie a questo, non ha di certo acquistato punti ai miei occhi. anzi) eppure a me questa cosa procura un'ansia devastante.
io che fino a qualche tempo fa reputavo "strano" chi si diceva vittima di attacchi di panico (per il semplice fatto che non li conoscevo ancora), adesso posso dire di averli ben conosciuti e di non riuscire, a volte, a gestirli per il meglio.

se penso che oggi, come tanti altri giorni, piuttosto che andare a lavorare scaricherei un tir di mobili....

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