06 luglio 2010

COCA-COLA E GOAL

martedì sera con la tivù sintonizzata sulla partita URU-NED (Uruguay-Olanda), per ora e forse per sempre fermi sul risultato di 1-3. la quipresente d'istinto tiene per l'URU, il maritopreferito per la NED; per un fatto storico, dice. mah. storia o geografia che sia, le sta più simpatico l'URU ma visto e considerato che a quanto pare non andrà in finale (nel frattempo mentre scrive c'è stato il II goal dell'URU!!! vuoi vedere che questi sud-americani-con-cognomi-italiani la sfangano???), tra NED e l'altra finalista che si deciderà domani, la QP tiferà per gli altri.
comuqnue, vincitori o vinti a parte, poco fa è andato in onda uno spot della coca-cola a tema che la QP non ha potuto fare a meno di apprezzare moltissimo.
è questo (mi scuso per la lingua inglese narrante ma non ho trovato la versione italiana):



e le piace per le immagini dei calciatori. per un attimo sembra che il calcio sia uno sport solo felice, vitale, leale, non pieno di magheggi, di soldi, di teste gloriose che se non corressero dietro a un pallone chissà dove sarebbero...e i tifosi sugli spalti sembrano amiconi con tutti e anche con quelli dell'altra squadra, persone che vanno allo stadio per rilassarsi, per ridere, per scaricarsi dalle tensioni settimanali, ma non imprecando contro gli avversari, smontando i sedili degli stadi, prendendo a bastonate qualcuno, lanciando petardi...

poi alla fine di questo bel montaggio si scopre che il committente di cotanto messaggio umanitario è la coca-cola e la QP arriccia il naso: perchè non fare spot del genere per promuovere la bellezza dell'andare a vedersi una partita di calcio per il gusto di vederla e non per una bevanda che, tra l'altro, proprio consigliata dal medico non è?

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