30 maggio 2010

ORE 23: PROFUMO DI CAFFE'



come ogni anno, la notte tra il 30 e il 31 maggio vuole che il maritopreferito lavori in notturna per la parata militare del 2 giugno. prove generali. dopo la sveglia alle sei di questa mattina e una toccata e fuga in provincia di Firenze per il battesimo di Giacomo, 3 mesi compiuti ieri; dopo essere tornati a casa e aver cenato a base di pizza e coca, se n'è andato a dormire un paio d'ore. alle nove e mezza non so chi e perchè ma là in fondo, in via Candia, sono esplosi fuochi d'artificio che manco il 31 dicembre ed io, davanti alla tavola da stiro non per piacere ma per dovere, li ho per una volta maledetti -i fuochi e i loro boati. proprio stasera? il mio MP di là si sarà svegliato, ho pensato, poverino. si stava riposando. dovevano proprio farle saltare stasera queste bombe atomiche?
finiti i fuochi e il supplizio da asse da stiro, ho iniziato la ronda per i vari siti e blog e outlook & Co, girovagando qua e là, tipo quando vai per negozi senza un'idea precisa e ti fai tutte le vetrine dei negozi che vendono l'argomento che stai cercando. poi alle dieci e mezza sono andata a svegliarlo, come da ordini ricevuti, ma dormiva così bene che mi dispiaceva quasi riportarlo alla dura realtà della sveglia, ad un'ora in cui invece il sonno dovrebbe continuare. gli ho messo su il caffè, un saluto e via.
così adesso inizia la stessa notte che da tre anni si ripete e si ripeterà fino a quando il MP andrà in pensione! -però prima o poi le prove generali in notturna, seduta sulle gradinate allestite per l'occasione in via dei Fori, le voglio andare a vedere!

foto mia

28 maggio 2010

DI CONVENTION E TASTIERE QWERTY


e così fu che le due prime volte si compirono.
tornata ieri sera dalla terra sarda, la quipresente è adesso alle prese con l'abbiocco post-pasto, l'occhio attento ai minuti che passano per arrivare in tempo al treno delle 14.34 ed elisa che canta nello stereo. è da questa mattina che ce l'ha con la cantante piemontese e non riesce a smettere di ascoltarla!
la prima convention aziendale della sua vita è stata un successone, per quanto le riguarda. otto ore di sonno in due notti ma una scorta di risate, battute, colori, visi, rapporti cresciuti e nati che ripagano anche il fatto che ieri, giorno libero da lavori aziendali, il tempo sia stato capriccioso, lasciando anche qualche goccia di pioggia.
i lettini sono stati comunque coperti dai teli mare blu gentilmente concessi, e un po' di sole ha preso posto sui lineamenti della QP, mandando via il pallore invernale. non c'è stata l'inaugurazione della stagione balneare con il primo bagno, il flebile sole e la frescura quasi montanara dell'acqua non erano proprio invitanti, ma va bene così. una scusa per tornare e godere, insieme al maritopreferito, della bellezza di quei luoghi.
adesso è alle prese con la tastiera qwerty del nuovo telefonino aziendale: dopo 10 anni di telefonia mobile e di telefoni dotati di tastiera da telefono, evidentemente ormai obsoleti, la QP si sente analfabeta tendente al deficiente. non trova i tasti per scrivere gli sms, perchè anzichè cercare le lettere, vede solo i numeri. che sia un problema comune agli altri colleghi? indagherà, comunque lo sospetta!

foto: la spiaggia dell'albergo

24 maggio 2010

BEAUTIFUL DAY - quasi


scrivo mentre su roma si sta abbattendo uno dei temporali più fitti e cupi che mi ricordi degli ultimi tempi. lampi immediatamente seguiti dal tuono mi fanno capire che ce l'ho proprio sopra la testa ma ho anche s. pietro poco lontano -che fatico a vedere, tra l'altro- e un paio di antenne alle spalle della casa, per cui sono tranquilla. per questa volta una fulminata dovrei risparmiarmela, a meno che il Capo non intenda farmi pagare gli insulti rivolti al nano negli ultimi tempi...
se questo dovesse essere il mio ultimo post, saprete perchè!

ho gli U2 a palla nello stereo, poco fa cantavano beautiful day, per l'appunto. ho scelto questo disco un po' per sfida, un po' per scaramanzia, un po' perchè sì.
esco da un fine settimana di quelli in cui tutto succede contemporaneamente -perchè farsi mancare qualcosa?- a iniziare da venerdì, con il ricovero della mamma della quipresente, arrivato diciamo finalmente dopo un mese di ipotesi, opinioni, pareri, pensieri che a tutto hanno portato tranne che all'individuazione del problema e sua conseguente risoluzione. ma adesso lei è in carico a chi di dovere, a chi lavora per curare la gente, in un ospedale romano dove, fortuna, una mia cara amica lavora. siamo tranquilli. questo ha comunque comportato una tre giorni di pseudo corse tra roma e castelli romani, permessi al lavoro, trasferimenti da una casa all'altra...
nel frattempo, sempre venerdì ho scoperto che mercoledì e giovedì ci sarà una convention aziandale in Sardegna e qui, ragazzi, scatta un applauso al mio datore di lavoro anche perchè due prime volte si consumeranno in una botta sola: mai stata in Sardegna prima d'ora, mai partecipato ad una convention aziendale con circa 1300 persone. sono molto curiosa, lo confesso. vi saprò dire.
la bella notizia di questa trasferta ha però ribaltato i vari programmi fuori dall'orario di lavoro pensati in precedenza, per cui dovrò giocare un po' a tetris tra domani e venerdì, ma non credo ci morirò. si muore per ben altro, non per un programma posticipato o anticipato.
l'unico dettaglio è che oggi, per spostare questi pezzi di tetris, ho passato 5 ore fuori di casa, dopo il lavoro, per prendere aria. acqua no, per fortuna, ma aria sì. non una delle due cose provate a fare -ovviamente ai due estremi di roma- è stata fatta ed è stato sconfortante prenderne atto.
tutto inutile, allora? solo bei giri sui treni e autobus metropolitani per cosa? veramente prendere aria!
pazienza, solo che...cavolo!

ecco allora il perchè di beautiful day a palla nello stereo! anche perchè, avrò sì preso aria, ma dopodomani decollo per Cagliari destinazione Villasimius...sempre meglio di un calcio nei denti, no?

17 maggio 2010

MO' BASTA

pensavo di entrare nel blog e scaricare sul foglio bianco digitale i pensieri di questi minuti, con il rombo delle nuvole in lotta tra loro sopra il nostro pezzo di roma, ma poi ho pensato che nessuno ha fatto qualcosa di male per meritarsi di leggerli. allora ho deciso di pensare alle strategie da mettere in atto per modificare questi pensieri, che l'istinto mi dice essere del cavolo.
non so dire da cosa siano dettati, quale sia la causa visto che non c'è stato un evento, un'azione, una parola, un qualcosa fatto da qualcuno e vissuto dalla quipresente che ha scatenato l'umore del momento, fatto sta che siccome a pagarne le conseguenze è il maritopreferito, basta. cos'ha fatto di male? niente. è semplicemente tornato a casa dal lavoro come ogni giorno e si è trovato davanti una rompipalle di moglie che, per motivazioni astrali sconosciute anche a lei stessa, rompe, appunto. ribadisco, non ne conosco nemmeno io i motivi e so per certo che non si tratta di sindrome pre, quindi adesso mi alzo, vado di là, cancello tutto quello che ho detto/fatto e soprattutto non-detto/non-fatto e ricomincio. non se ne può più, ecchecavolo!!!
perchè certe volte pesa anche alla responsabile diretta, un atteggiamento del genere!

15 maggio 2010

DI SABATO SERA E PRETTY WOMAN


22.57 di un sabato sera in cui il maritopreferito è in viaggio, dall'alta Campania verso casa. sarà di ritorno entro 2-3 ore. tutto dipenderà non tanto dalla velocità dell'autista, che più di tanto non può spingere sul pedale, quanto dall'ora della partenza. la quipresente è a casa da sola, quindi. e pensa.
pensa a quanto ormai sia divenuto indispensabile il maritopreferito per la sua vita, quanto vitale, quanto necessario e fondamentale. sì, occhei, capita ed è capitato di stare lontani e in giorni lavorativi passati, quando per la quipresente erano in corso lavori full-time, ci si salutava alle 7.00 per poi rivedersi 11 ore dopo e nessuno dei due è mai morto per questo.
ma stasera la QP vacilla. porca vacca come le manca.
il maritopreferito l'ha portata al lavoro, dopo una mattina insieme a casa a fare un po' dell'ordine ogni tanto necessario, saluti e baci alle 13.40 sotto l'azienda e ci sentiamo dopo. lei al suo destino e lui al suo, diretto appunto in alta Campania. passate le 4 ore previste dal cartellino, la QP è arrivata a casa, s'è messa comoda -doccia, pigiama, vestaglia, pantofole- e ha cenato sul divano, andando avanti e indietro dalla sala alla cucina per vedere il tg3 e sapere cosa diavolo sta succedendo nel mondo. il maritopreferito ancora irraggiungibile alle 18.38, s'è ridichiarato raggiungibile poco dopo e ha subito chiamato.
poi la serata s'è sciolta con una prima visione in solitaria di pretty woman in lingua originale, cadendo subito dopo nell'oblio. lo zapping tra i canali disponibili, tra cui tutto il parco digitale offerto, ha dato esiti penosi -ragazzi, non c'è una mazza il sabato sera, Ulisse a parte- e così la QP s'è messa a scrivere, mentre c'è chi sproloquia sul perchè e il percome la juve è caduta così in basso in classifica, perchè ha preso 3 goal dalla scquadra del nano e percome del piero era dentro e legrottaglie no -enigmi fondamentali per vivere, ma stesare almeno dormirò tranquilla! la mia juventitudine del passato non mi fa dispiacere chissà quanto per il risultato calcistico ottenuto dai bianconeri, solo sarei stata contenta che fosse stato il milan a prenderle in questo modo, acciocchè il nano potesse assicurarsi la dose settimanale di bile calcistica.
ma chissenefrega del milan e del nano. il punto è che vorrei il maritopreferito qui. adesso. ora.
mi scuso per la schiettezza!

foto mia -interno del Regent Beverly Wilshire - Beverly Hills - L.A.

14 maggio 2010

DI CIBO, MUTUA E SOLLETICO

sarà certamente per la dose di farmaci (antibiotici compresi) a cui il dentista miliardario che mi ha tolto 1/4 di giudizio mi ha sottoposto da martedì sera, sarà per 'sto tempo del diavolo che non fa pensare per niente che sia il 14 maggio, fatto sta che sono due giorni che vegeto. ieri un po' perchè era il giorno dopo ed ero in mutua e allora ciondolare in qualche modo dovevo, oggi sono a casa perchè è il mio giorno libero ma mi sembra di stare peggio di ieri. non mi va di fare niente, nemmeno di andare al cinema aggratis con la black card del grandecinema3! ma si può? evidentemente...
fortunatamente quello che migliora è il nutrimento, non più a base di gelato -che dopo un giorno e mezzo e con la fame che attanaglia, stufa che è un piacere anche chi come me ci nuoterebbe dentro- ma normale, anche se non ancora come lo intendo io, giacchè un piatto di fettuccine al sugo coome quelle che ho preparato ieri al maritopreferito ancora non me le posso permettere, ma me le mangerei moooolto volentieri. così oggi a pranzo mi è sembrato natale col mio bel piatto di riso in bianco condito con olio e parmigiano, zucchine a funghetto preparate dalla quipresente, frutta e caffè. per cena -a breve perchè ho fame e comunque sono le 18.27 ed è quasi l'ora di cena per i nordici come me- ancora riso, hamburger e quel che rimane delle zucchine.
domani pomeriggio lavorerò dalle 14 alle 18, anche se mi verrebbe da rimanere ancora a casa. il mio senso del dovere, però, mi spinge ad andare. sono viva, a parlare riesco e se mi dovessi stancare troppo starò zitta, a fare altro. non voglio fare la parte di quella che si prende anche il sabato e si spara un bel fine settimana lungo, da giovedì a lunedì pomeriggio -lunedì attacco alle 17!
cheppoi da qualche ora qualche cambiamento c'è, là dove prima c'era un giudizio intero: sento il filo che a volte mi fa il solletico e quindi da ora è tutta una discesa, anche se la mascella ridgesca rimane ancora un po'!

13 maggio 2010

PER META' QUIPRESENTE, PER META' RIDGE


notte passata incolume, senza bisogno di correre ai ripari con l'antidolorifico di emergenza, scadute le otto ore da quello precedete. ieri sera, tra ghiaccio e forse le poche ore trascorse, la mia guancia sinistra si era limitata nell'esprimere le sue potenzialità di crescita, invece stamattina mi sono svegliata e, ancora tra le coperte con il ruggito del coniglio nella radio, ho pensato "vediamo un po'..." e mi sono accarezzata la guancia. m'è bastato un nanosecodno per capire che nella notte qualcosa si era trasformato, così sono corsa allo specchio e infatti...
l'asimmetria mi caratterizza, non ho chissà quale protuberanza ma un nuovo, singolo lineamento che avercelo avuto così di natura e simmetrico non mi avrebbe certo risparmiato il soprannome di ridge di beautiful!!!!

12 maggio 2010

RAGAZZA POCO GIUDIZIOSA


programmato da circa tre settimane, preannunciato da mesi, oggi mi sono armata di coraggio e accomodata sulla poltrona del dentista -che poi i dentitsti sono ben furbi, hanno delle poltrone che con l'aggiunta di due bei braccioli, ci si farebbero sopra delle grandi dormite (ovviamente senza nessuno a ravanare nella bocca!)- e ci sono rimasta per un buon tre quarti d'ora. ho tolto 1/4 del giudizio che mi accomapagnava da un po', per cui da stasera caratteraccio giustificato e non venitemi a dire che non ve l'avevo detto! ho potuto constatare che la medicina ha fatto passi avanti nel campo delle anestesie, giacchè le varie punturine bastarde iniziali sono state sostituite dal nulla. o meglio, c'è uno spary alla menta che ti addormenta un po' la parte e, vada per la mano delicata, vada per quello che volete voi, evidentemente questo spray fa miracoli e del dolore maledetto nessuna traccia. bene. da lì in poi tutto ok, mi sono ritrovata con un filo davanti agli occhi, quando pensavo che il dottore si stesse ancora arrabattando col mio dente, e invece...
inoltre, e questa non l'avevo mai sentita, mi hanno messo all'indice sinistro il rilevatore dei battiti cardiaci! fico! sono sempre stata sopra i 94 battiti, fino a un massimo di 110, notando che quando mi imponevo di fare pensieri tranquilli (tipo panorami di alta montagna, il rumore del mare, gli occhi del maritopreferito...) questi scendevano un po'!
il bello di tutta la faccenda è che da stasera a domani sera pasti a base di gelato (hi hi hi!), e poi, una volta chiusa questa parentesi, rimetterò in linea un premolare al piano terra che, grazie alle spinte dell'ei fu dente del giudizo si sta lentamente accomodando sul suo fianco. motivi estetici, quindi, ma anche preventivi, per evitare casini più grandi in futuro, anche perchè, lo confesso, il mio motto è "toccatemi tutto ma non i miei denti". ebbene sì lo ocnfesso, ce l'ho decenti e cerco di mantenerli tali, sopratutto nel loro colore...incolore!

08 maggio 2010

NUOVO LOOK


oggi è sabato e nonostante questa constatazione, continua a sembrarmi domenica. solo da pochi dettagli riesco a convincermi che sia effettivamente sabato, ma passato il momento, la sensazione torna. il lavoro su turni -dove a turno si lavora anche il sabato quando si ha un giorno libero nel corso della settimana- che mi ha portato a lavorare negli ultimi due sabati, ogni tanto manda il tilt il mio cervello.
ma assodato che è veramente sabato, sono qui, nel dopo pranzo insieme al maritopreferito. il tg3 ci comunica che il nostro amico vulcano dei ghiacci non ha smesso di...scassare ed io sono qui che penso ai nostri biglietti per Parigi già presi. non ci voglio pensare, ma se fosse vuol proprio dire che sulla Senna ancora non ci dobbiamo andare!
e così, tra una notizia e l'altra, aspettando suoceri e cognati, ho cambiato un po', rinnovato qualcosa nell'aspetto del blog. il mare di Tropea mi aveva stancato, dopo mesi e mesi di ruolo di frontman sul blog, e mi sono buttata su altri colori, sempre marini ma diversi. in questa primavera che sembra stenti a decollare mi servono colori caldi!

05 maggio 2010

CONVIVENZA PACIFICA


oggi lavoro finito alle 13. esco su via cristoforo colombo e mi metto ad aspettare il 30, direzione centro, nello specifico largo Argentina, davanti a feltrinelli, dove ho appuntamento con il maritopreferito. alla fermata dell'autobus mi si avvicina un ragazzotto di colore e mi chiede quale autobus deve prendere per la stazione Termini. rispondo concisa alla domanda. arriva il mio autobus, che va bene anche per lui ma con sui sarà costretto a fare un giro più lungo, e lui dietro dicendo bene, io parlo solo con te e mi dici dove devo scendere.... che bello, penso io...
la salita sul 30 express si rivela solo un tentativo fallito, perchè è così straripante grazie allo sciopero dei conducenti delle metro A e B, che desisto e resto a terra. il ragazzo di colore dietro. riprendo l'attesa e lui attacca discorso, mezzo in italiano mezzo in inglese, appoggiato al palo dell'ATAC. approccia sul cosa faccio, se lavoro o studio e io rispondo, gentile ma guardinga, a braccia incrociate, con lo sguardo a tratti su di lui ma per lo più fisso verso la direzione di arrivo del prossimo 30, che spero si sbrighi.
poi il ragazzo inizia a raccontarmi come sia difficile in Italia, come faccia fatica a imparare l'italiano, lui che è quadrilingue -francese, inglese, arabo e dialetto del suo Stato- e che sta studiando diritto internazionale. non è facile qui, e non è come in Francia, Inghilterra o America. qui all'università siamo tutti amici poi quando vai a casa di un tuo compagno di studi, la sua famiglia ti guarda strano perchè sei nero. ho visto che i giovani italiani più hanno studiato meno razzisti sono, gli adulti invece...
il ragazzo non sa di sfondare una porta altro che spalancata, a parlare di certi argoomenti con la quipresente. e infatti non mi perdo l'occasione per chiarire un concetto fondamentale, ovvero che berlusconi è razzista e dato che la maggior parte degli italiani cerca informazioni in televisione e le televisioni le controlla al 70% lui, le conseguenze sono quelle che lui vive, purtroppo...
e il ragazzo annuisce, aggiungendo anche che non tutti però sono razzisti, tu non lo sei...
nel frattempo le mie braccia si sono rilassate e il mio atteggiamento è cambiato e quando arriva l'autobus che più del 30 lo porterà a destinazione, gli ripeto più volte che non deve far altro che scendere al capolinea.
buona giornata, gli dico. buona giornata a te, mi risponde lui, chissà che non ci si riveda in qualche modo, una volta o l'altra!
riprendo ad aspettare il mio 30 e in un attimo penso alla piccolezza dei razzisti e alla bellezza della convivenza pacifica delle razze, così semplice e spontanea.

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