potrebbe essere un post polemico, lapidario, che giudica, quindi poco utile, diciamo. eppure oggi mentre ero infilata in quella situazione ci pensavo e mi dicevo devo scriverlo sul blog!
dopo essere uscita dall'ufficio, alle 14, non avevo voglia di fare il solito tragitto a piedi fino alla fermata della metro, per cui ho iniziato l'attesa dell'autobus, ingannando il tempo telefonando a mia mamma per chiederle info utili per un dolce che ha da poco finito di cuocersi in forno.
l'autobus è arrivato e oltre all'essere abbastanza pieno di gente, era pregno del vociare maleducato e volgare di un gruppo di ragazzi, quasi sicuramente minorenni o giù di lì. certamente decerebrati. parlavano tra loro rendendo partecipi di qualsiviglia parola anche il resto dei passeggeri, che per altro non glielo avevano richiesto; il pezzo di spazio che avevo scelto per il tragitto e il palo a cui mi tenevo erano così vicini a loro che ho dovuto chiudere la telefonata con mia mamma perchè non capivo cosa mi stesse dicendo dall'altra parte dell'auricolare.
parolacce, urla dal finestrino per lusingare molto poco galantemente una ragazza dall'altra parte della strada, battute stupide e volgari su un amico di scuola nero, poraccio...
tutto l'insieme del loro atteggiamento, compresa la postura che il capo banda teneva stando seduto sul sedile, mi hanno dato i nervi. il tragitto è durato il tempo di 3 fermate, per fortuna, perchè diversamente credo che non sarei riuscita a trattenermi dal dirgli qualcosa, anche se probabilmente mi sarei vista mandare là.
una volta scesa me ne sono andata alla metro, rimuginando sul fatto che, anche se ci sarebbe da scandalizzarsi, c'è poco da stupirsi se con gente del genere, tra qualche anno avremo adulti rimbecilliti, incuranti completamente degli altri, maleducati e magari votanti gente come il-nano-che-ride-testa-d'asfalto.
e mi domandavo anche: ma che tipo di genitori avranno questi adolescenti?
i libri che leggo, i pensieri che mi scorrono nelle sinapsi, la mia vita vissuta e qualche vaneggiamento sulla realtà...
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4 commenti:
Ciao Maria Chiara,
è capitata anche a me una situazione simile proprio su un autobus e mentre guardavo quei ragazzi cercavo di ricordare che tipo di ragazza ero io alla loro età,di provare un qualsiasi briciolo di empatia, ma non mi è riuscito di sentire altro che fastidio per lo spazio che invadevano con la loro strafottenza.
strafottenza, è proprio la parola giusta!!! :-)
Il problema è che questa gente non ce l'avremo tra qualche anno (come dici tu), ma già c'è!!!
Se vedi tanti adulti intorno a noi, già sono così.
...e infatti sono i genitori di questi cretini...
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