19 novembre 2009

PENSIERI A CONFRONTO



è giovedì. ed io sono gaudente per questo.
la settimana volge al termine e la stanchezza dichiarata lunedì continua a perseverare. questa sera, però non mi voglio lagnare per questo. in fin dei conti sono sul letto, a gambe distese, una pila di cuscini dietro la schiena, la finestra socchiusa col rumore seral-notturno di roma fuori e la musica di maurizio che suona in sottofondo. non sono del tutto massacrata.
questa sera, dicevo, non mi lagnerò di niente ma mi fermerò su un pensiero trovato nei meandri della mia memoria sonoro-visivo-olfattiva questa mattina.
non ricordo bene dove mi trovavo, se ero già fuori casa o no...anzi, sì, pensandoci bene mi viene in mente che ero già uscita, nel fresco umido di queste mattine romane, con la guazza che a rivoli scende dai lunotti delle auto, imperla le foglie degli alberi, ti entra nelle ossa...
ero appena uscita dal portone e, non so come e perchè, mi sono trovata in testa immagini, temperature, rumori e odori di quando si va a sciare, di un momento preciso della giornata. l'inizio.

ho gli sci su una spalla, i bastoncini dell'altra, i guanti infilati (le lamine appena fatte tagliano!), il berretto con pom-pom sopra e paraorecchie calato bene sulla fronte, la giacca a vento chiusa fin sotto il naso, gli occhiali nella tasca interna, i soldi per il giornaliero pronti nei pantaloni, caramelle e kinder cereali equamente distribuiti nelle tasche di salopette e giacca, fazzoletti, burro cacao. c'è odore di freddo attorno a me, lo sento e lo distinguo. è tipico. che sia dato dall'aria più pulita e un po' rarefatta? lasciamo la macchina parcheggiata, dopo esserci domandati se abbiamo tutto e ci dirigiamo verso la biglietteria, ai piedi della pista. siamo a ovindoli.
ad ogni passo la neve sotto i nostri piedi, fasciati negli scarponi, scricchiola tanto è fredda e secca; passiamo su un manto ancora intonso, che sembra finto tanto è immacolato e preciso, segnato solo dalle righe parallele lasciate dal gatto ed io mi guardo indietro, a guardare le nostre impronte. lo facevo anche quando ero bambina e seguivo mio padre, guardavo le sue impronte e poi dietro trovavo le mie. lui portava i miei sci e i suoi, io i bastoncini di tutti e due.
facciamo gli abbonamenti giornalieri e ci mettiamo in coda per l'ovovia. c'è poca gente, è presto. ma non dovrebbe arrivarne troppa nemmeno a giornata inoltrata, nonostante il cielo sereno sopra di noi...oggi è giovedì.


è giovedì ma la strada che i miei piedi percorrono è asfaltata, non restano tracce; fa freddo ma non da avere guanti e berretto, non ho occhiali da sole nelle tasche e nemmeno caramelle e cioccolato. sulla spalle non porto sci ma lei, la borsa, e tutto quello che contiene, tra cui cioccolata e caramelle (queste sì!). da una mano non pendono bastoncini ma un borsa di tela cerata blu, con dei cani disegnati e con dentro il mattonazzo da 1 chilo e 100 di ken follett che da un mese porto avanti e indietro e che leggo in metropolitana. in tasca ho già un abbonamento, non giornaliero bensì annuale e che passato davanti al posto designato mi dà il via libera, aprendomi i battenti. non vado verso un'ovovia ma verso un mezzo sferragliante, che non si sposta silensioso, fendendo l'aria passando sopra piste e alberi carichi di neve, è solo una metropolitana più o meno piena, più o meno pulita, anch'essa per fortuna (almeno questo) non inquinante...


si è trattato solo di un pensiero, durato qualche secondo, che mi ha suscitato tutto questo. e non mi pare poco.

3 commenti:

Mcloud ha detto...

Maria Chiara, sicura che è stato un pensiero di qualche secondo? Perchè dal racconto non si direbbe.... Comunque, più ti leggo, e più penso che tu sia sprecata nella routine di un lavoro qualunque... hai un futuro come scrittrice o sceneggiatrice... pensaci... e se non vuoi pensarci... non buttare via i tuoi "scritti"... un giorno potrebbero anche tornarti utili...
Grazie della citazione "musicale" :-)
Serena notte

Marie Claire ha detto...

in effetti ci ho ricamato un po' sopra, ma la scintilla mi è scattata in una frazione di secondo...
Grazie per il seguito del tuo commento e chissà che, prima o poi, non si concretizzi qualcosa...tranquillo, ogni cosa che scrivo la conservo!

:-)

bera05 ha detto...

Però, che marca di caffè utilizzi la mattina? Pure io................
Comunque tali pensieri non potrò mai averli perché questi momenti così belli non li ho mai vissuti!
Una delle cose che mi sarebbe piaciuto fare è proprio saper sciare, e sciare sulle dolomiti dalla mattina alla sera!

Magari nella prossima vita!!

Ciao.
berardo

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