i libri che leggo, i pensieri che mi scorrono nelle sinapsi, la mia vita vissuta e qualche vaneggiamento sulla realtà...
22 agosto 2007
PENSIERI DURANTE L'ASTENSIONE INFORMATICA (felicemente conclusasi oggi)
Sei orfana da pc da circa una settimana e ti sembra di non essere nel mondo da anni.
Il tuo blog è nelle mani dei visitatori e davanti a te, ma non sotto il tuo controllo, solo in estemporanee e fugaci visioni dal computer del collega.
Ti senti tagliata fuori, esclusa, quasi monca, ma soprattutto quello che ti rompe è il fatto di non sapere ancora se il blackout interno al pc ha mandato tutto l'hard disk al diavolo o no.
Le foto di tre anni e mezzo di digitale potrebbero essersi smaterializzate in un istante (per cui, se così fosse, non hai più niente dei tuoi tre anni e mezzo di fidanzamento col tuo quasi marito); la tua tesi di laurea da qualche parte c'è ancora, oltre che essere stampata e incolonnata in libreria, ma non sai più se esiste e dov'è il cd che la contiene; il tuo libro, scritto da adolescente, veramente troppo simile a come davvero erano i tuoi pensieri dieci anni fa (solo ora te ne accorgi) esiste in cartaceo, ma come versione non aggiornata, la quale era (è ancora?) sul computer...
Tutto questo e anche di più potrebbe essere andato spazzato via da un cacchio di blackout e tu non puoi fare niente se non rimpiangere la tanto amata e ormai obsoleta carta e penna.
Belli i tempi di quando fissavi su carta il tuo pensiero e lì restava, attendendo niente se non una tua scelta di farne quello che volevi; a meno di roghi, eri praticamente certa che sarebbe vissuto in eterno...ingiallito, stropicciato, sdrucido, forse un po' sbiadito, ma così, esattamente così come lo avevi pensato e scritto.
Non c'era nemmeno possibilità di modificarne il carattere di scrittura: si sarebbe dovuto riscrivere tutto da cima a fondo, ma non sarebbe mai stato come la prima versione. Scrivere era un po' come creare qualcosa e poi gettare via lo stampo.
Belli i tempi in cui carta e penna garantivano l'inespugnabilità di te stessa e dei tuoi pensieri. Quella eri, lì, su carta, e così ti vedeva la gente.
Ora capisci quanto fragili e davvero appese a un filo siano le emozioni che da un anno a questa parte lanci sulla rete attraverso un computer; rete che altro non è se un'inafferrabile cosa che non puoi vedere ma c'è.
Che dici: sarà il caso, molto prossimamente, di trovare soluzioni più stabili per i tuoi pensieri e per tutta quell parte della tua vita affidata al digitale?
Io credo di sì, e allora vai e comprati una penna USB!!!
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3 commenti:
Carissima Maria Chiara, capisco benissimo le tue sensazioni sul mondo virtuale perché le ho vissute anch'io!
Il mondo virtuale presenta ancora questi inconvenienti. La sensazione che in questo mondo niente è per sempre, ma tutto può sparire all'improvviso è una sensazione che però possiamo viverla anche in positivo se pensiamo al nostro vivere in questo mondo:non si è mai sicuri di esserci e per quanto tempo!
La fortuna del mondo virtuale però è che se ci si organizza (salvare i dati da più parti)non si rimane mai completamente senza niente! Basta sapere che è così! A volte però ci facciamo cogliere impreparati e questo procura diversi stati d'animo e si perdono cose importanti e che ci sembravano importanti. Poi ti accorgi che anche di quelle si può fare a meno e ricominci facendo però tesoro dell'esperienza vissuta. Io per esempio è da mesi che rimando l'acquisto di un hard-disk esterno per salvare tutte le mie foto ed i miei scritti ma ancora non lo faccio!! Speriamo bene!!
Un carissimo saluto.
ciao.
berardo
Ciao Bera,
Grazie della visita!
Hai ragione, totalmente! :-)
Eddai, compratelo anche tu questo hard disk...io oggi vado in missione per conto del pc e compro non una ben due penne USB!
Visto che efficenza? Seeee, dopo che me la sono fatta sotto dalla fifa, è facile essere efficienti...!
A presto,
Maria Chiara
carissima, anch'io ho sempre amato scrivere, mettere i miei pensieri su carta mi aiutava non solo a riordinarli,ma a "capirmi"; ma io ho sempre ADORATO CARTA E PENNA...e anche ora "accetto" il computer per non sentirmi....."paleolitica"
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