27 agosto 2007

FOLLIA?


Perchè sposarsi?
Perchè decidere di donare a un altro essere umano la nostra vita?
Perchè ipotecare la libertà dell'unica vita che abbiamo da vivere, per stare con una persona che, per quanto conosciuta e amata, non sapremo mai, fino a quando non faremo il bilancio finale, se ci starà veramente vicino "nella buona e nella cattiva sorte, nella salute e nella malattia, finchè morte non vi separi" come ci aveva promesso quell'incantato giorno?

Cosa scatta nel cervello di due persone per decidere di affrontare una vita insieme, non sapendo cosa questa riserverà?
Si deve essere matti da legare -e anche di una certa portata- per fare un tale salto nel buio...

Tra un mese e due giorni io e Marco ci sposeremo.
Nessuno di noi due sa adesso se saremo più felici o più tristi, più in salute o più malati, più poveri o più ricchi, più soli o più in compagnia di come siamo adesso e di come siamo stati nei precedenti anni...non abbiamo e non avremo mai la palla di vetro per vedere nel futuro.
Siamo matti? Forse sì...

Si dice che il matrimonio sia una gabbia, la fine della libertà personale, la famigerata tomba di qualcosa che chiamammo amore in un lontano passato...

Ma cosa vuol dire libertà?
Libertà di coppia, secondo me, non è poter essere liberi di dire/fare/pensare cosa si vuole come e quando si decide nonostante la presenza dell'altro... certo, è anche questo, ma spesso ci affidiamo al fatto che l'altro ci conosce, ci ha scelti, ci accetta e dando per scontato che ci ami a prescindere, ci dimentichiamo di essere caritatevoli...

Credo che libertà significhi soprattutto non avere paura di esprimere all'altro un pensiero, una necessità, un dolore, una gioia, un'idea, così come la viviamo, per quella che è.

Libertà è avere il coraggio di mostrarsi all'altro per quello che siamo, con tutto il bello e il brutto di noi.
E non è facile, perchè richiede umiltà e fiducia nell'altro, ma quando si arriva ad essere vermanete liberi in questo senso, le cose acqistano una dimensione superiore.

Se sono libera di esternare qualcosa di mio e di presentarmi così come sono, da persona intera, mi pongo nell'ottica di accettare qualsiasi aspetto dell'altro, di qualsiasi entità esso sia.

Donando la mia vita all'altro, poi, non perdo la mia libertà personale; mi auto-precludo nuove possibilità di relazioni affettive con altri in questo mondo, è vero, quindi tecnicamente la mia libertà...o meglio, il mio impulso di libertismo ne risente (dal momento che il matrimonio prevede fedeltà a quella persona), ma donandogli la mia vita e rinunciando a tutti gli altri, la mia libertà si amplifica, perchè quella che gli dono mi ritorna, arricchita dalla sua, avendo lui ha fatto la mia stessa scelta nei miei confronti.

L'amore, anche nel matrimonio, è amare l'altro...semplicemente come noi vorremmo essere amati.
Sant'Agostino diceva "Ama e fà ciò che vuoi".
Se amo e agisco per amore, non posso che pensare di fare cose buone a chi mi sta vicino...per primo mio marito o mia moglie, vicino al quale ogni mattina mi sveglio...o mi sveglierò!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

"Per me l'essenziale, di fronte a chiunque, è sempre stato di comprendere tutto di lui.
Quando riesco a comprendere l'altro è una festa,"

Maricle

Marie Claire ha detto...

Ciao Maricle,
è bellissimo quello che mi dici...e mi stupisce suscitare questi pensieri nella mente delle persone, attraverso un post!

Uno non sa mai che potenzialità ha dentro! Spesso mi sembra che proprio gli altri "ce le tirino fuori" senza che, il più delle volte, ce ne rendiamo conto!
Da ciò deduco che gli altri siano indispensabili per noi!

Ci risentiamo presto,
MC

Anonimo ha detto...

Sì che è follia...è come firmare un assegno in bianco, ma è la follia più sana e bella del mondo!
baci

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