23 gennaio 2007

La maleducazione gratuita

La maleducazione gratuita mi urta.
Certa gente non saluta, dandosi l'aria "di ‘sto cavolo", come si dice aRrrroma.
Perchè?
Perchè non si deve rispondere a chi augura buon giorno e, anzi, dopo aver visto chi è il cretino di turno che parla, ci si gira dall'altra parte facendo finta di non aver sentito, pensando che il cretino di sopra non se ne accorga e sia cretino fino in fondo?

Questa volta sono proprio urtata.
Avevo deciso di dare, come si suol dire, una seconda chance alle non salutanti di turno (la storia va avanti da un bel po'...), coinquiline di piano e vicine di porta, che ogni giorno e anche più volte al giorno incrocio per i corridoi dell'american firm di cui facciamo parte.
Avevo deciso di non credere che la loro fosse davvero maleducazione, non ci ho voluto credere, affidandomi per qualche mese a non so cosa neanche io, invece questa mattina mi sono dovuta ricredere, o meglio, ho dovuto dare credito alla mia idea iniziale (che, si sa, non sempre è quello che poi corrisponde a verità).

Sono maleducate.
Non salutate?

Ok. Non c'è problema, ma peggio per voi!

Io non vi tolgo certo il saluto, anzi, vi tormenterò a vita, fino a quando, stufe di sentirmi aprir bocca ogni mattina, mi risponderete!
Vediamo chi ha la testa più dura! Io posso averla molto stagionata!!!


Che poi, obiettivamente, che fatica si fa ad aprire bocca e dire "ciao"?
E', tra l'altro, anche una parola facile, divenuta internazionale da un bel po', la usano anche gli stranieri, non contiene consonanti strane, è lineare...

"C-I-A-O"

Basterebbe davvero così poco per rendersi non dico simpatici, ma almeno educati il minimo imposto dall'educazione di base ("ti incrocio e ti conosco anche poco, quindi ti saluto!"), non foss altro perchè lavoriamo per tirare acqua allo stesso mulino e quello stesso mulino ci dà acqua per far girare il nostro ogni mese...

Mi scuso con i lettori per l'urto che trasuda da queste mie parole di oggi, ma dinanzi all'evidenza così evidente, perdo la pazienza in un attimo.

Dopo una, due, tre volte in cui, in questo caso, non si risponde ad un saluto, come può chi saluta per primo, non pensare alla maleducazione fondata della controparte?

Passi la prima volta: magari parla un'altra lingua e non sa cosa vuol dire "ciao". Potrebbe averlo interpretato come un "zitta!" e allora tace.

Passi la seconda: magari ha le cuffie dell'IPod incorporate, sottocutanee, col volume a palla e perciò non sente.
Anche io quando ho la musica alta, ma molto alta, non sento chi mi parla...

Passi la terza: forse sta calcolando, a mente, la radice quadrata dell'area calpestabile dello stabile aziendale ricoperta di moquette, esclusi i pavimenti degli ascensori, moltiplicato per il quadrato dello spazio esterno riparato dove il totale dei fumatori, e solo loro, sostano nelle pause sigaretta tra le 11.00 e le 12.25...nel frattempo sta andando in bagno e in quel frangente mi incrocia in corridoio e non mi saluta, perchè è tutta concentrata...
Beh, anche io, quando devo tenere a mente un numero, non devo avere distrazioni di voci esterne, sennò vado in palla e devo andare a rifare tutto da capo...


Passi tutto, ma alla quarta allora penso all'asino di mio zio, Noè, in quel delle colline rivierasche liguri, il cui impegno principale della giornata è mangiare e farla, acciocchè ciò che produce vada a concimare la terra del suddetto zio, coltivata tutta di sua mano e per ciò biologicamente sicura e pura.

Noè fa questo, nella sua vita, non sente musica, non è straniero, non fa conti a mente.
Fa la cacca.
Ma quando ti vede arrivare si gira e ti guarda dritto negli occhi.
Si muove, reagisce, raglia anche, per cui ti saluta a modo suo, nella lingua che conosce.


Se poi ti sbilanci e gli dai una carota, ti ringrazia anche, leccandoti la mano e tu ti senti come se quel bestione di qualche quintalata ti volesse bene.

In situazioni come queste, un tale chiamato Oscar Wilde diceva:
"...più conosco gli uomini, più amo le bestie"

Come contraddirlo?

4 commenti:

Lord Crespo di Svezia ha detto...

Claretta adorata, stesso problema, in palestra da me: ho iniziato a salutare con fare non ignorabile tutti, dalla prima all'ultima persona che mi sembrava ovvio salutare (tipo, ci vediamo tutti i giorni da mesi, abbiamo chiacchierato qualche volta nello spogliatoio).
Un poco di incazzatura (tipo quella che racconti egregiamente tu) m'è passata...quantomeno mi sento meglio ;D E qualcuno ha abbandonato la maleducazione gratuita di cui parli in apertura.

BACI!!!

Marie Claire ha detto...

...My dear Lord, allora ho buone speranze per il futuro...
Io terrò duro e chi vivrà vedrà!

Baci a te

Anonimo ha detto...

Carissima, dai, non te la prendere!! Secondo me se insisterai vincerai!!


E poi sai che ti dico: peggio per loro che così facendo si perdono il tuo sorriso e tutta la tua energia vitale!!!

Se non ci sarete la prossima volta.....!!

Ciao!!

berardo

PS
Hai votato al concorso al quale sto partecipando? Logicamente con tanta libertà, si fa per dire, devi votare!!

Marie Claire ha detto...

...infatti voglio tenere duro, cos' vediamochi vince!!!

Appena ho un momento passo da te e voto...molto liberamente per te!
:-)

A presto,
Maria Chiara

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