30 gennaio 2007

FEDELTA' O TRADIMENTO? LA SECONDA CHE HAI DETTO!


Resto sconcertata dalla laggerezza che traspare dai discorsi delle persone all'interrogativo "fedeltà o tradimento?".

Tra le motivazioni avanzate dai traditori che cercano, arrancanti, una giustificazione a ciò che hanno fatto, nel tentativo di far passare il tutto come cosa legittima, nella norma, irrilevante, quotidiana, se ne sontono di tutti i pesi, colori e misure, tra cui:

"...mi piace il sesso, è una malattia, non ci posso fare niente";
"...le donne mi piacciono troppo e poi è bello divertirsi...";
"...dopo 11 anni di fidanzamento, è normale divertirsi...sennò che palle!";
"...io gliel'ho detto che sono fidanzato e che sono innamoratissimo della mia ragazza, ma se per lei (l'altra) va bene, perchè devo dirle di no? Ci siamo fatti prendere dalla situazione...se la vedessi, mi daresti ragione";
"...quando mi prende, non riesco a fermarmi..."
"...i miei amici lo fanno praticamente tutti...";
"...non è detto che nemmeno lei lo faccia o lo abbia fatto...";
"...non deve sapere che l'ho tradita, sennò mi molla...e farebbe bene..."
"...era un anno che non succedeva...dai, sono migliorato..."
"...dopo mi sento bene, anche contento, perchè se mi piace, mi piace..."


Ciò che mi ha lasciata più esterefatta, tra tutte, è stato
"...io gliel'ho detto che sono fidanzato e che sono innamoratissimo della mia ragazza...".
Non voglio analizzare la psiche del soggetto esponente tale tesi (già il fatto che sia machile me la rende, con tutto il rispetto verso costui e i suoi simili, incomprensibile sotto molti aspetti), ma mi domando una cosa:

come può, chi si proclama "innamoratissimo", andare con un'altra "perchè ci siamo lasciati prendere dalla situazione"?
Quali pensieri si hanno in testa mentre si sta "agendo"?
Come ci si può dimenticare completamente dell'esistenza della cossiddetta fidanzata?
La si riesce a guardare negli occhi, dopo?
Se sì, come?
Perchè alcune volte "divertimento" deve corrispondere a "novità" o non è "divertimento"?
Se proprio ci si vuole divertire col sesso, perchè non ci si può divertire col proprio partner?

Per quanto mi riguarda, la fedeltà al partner è sempre stato il valore base nel rapporto di coppia; non vedo e non ho mai visto il tradimento come una delle tanti azioni da compiere nell'arco di una vita, una cosa che prima o poi arriverà "perchè è normale" e che devo quindi mettere in conto.

Certamente niente e nessuno mi garantisce di non subirlo o generarlo mai (o di averlo mai subito), posso però dire di avere la certezza, per esperienza diretta, che la volontà di non creare (o cooperare alla creazione di) situazioni "ad hoc", che potrebbero facilmente degenerare, è sicuramente un forte deterrente per gli altri e un grande aiuto per se stessi.

Saper mettere il punto, prevedere, leggere al di là delle frasi, degli atteggiamenti, delle speressioni del volto altrui, aiuta a restare fedeli all'impegno di fedeltà preso verso il proprio partner e verso se stessi (anche prima di una promessa data davanti al mondo e a un ministro religioso o civile).

Spesso mi sono sentita dare della "brava" ma anche della "strana": la marziana sbarcata sulla terra che viene a studiare i comportamenti degli umani, arrivando con la propria esperienza di (per ora breve) vita, in cui certe cose non sono contemplate perchè non rientrano nella mentalità appunto marziana e che per questo sono un episodio sporadico di una con la quale non si potrà mai "fare" niente, perchè sai già da ora che ti dirà comunque di no.

Non sono una marziana e nemmeno ambasciatrice di insegnamenti morali di qualche tipo. Lungi da me tale intenzione.

Solamente rimango sconcertata dinanzi a questa leggerezza d'animo, a questa visione del rapporto di coppia (inteso in senso lato) come un qualcosa in cui si è incappati, forse un po' per caso, da gestire come si può, barcamenandosi, che si porta avanti forse per non rimanere soli sennò sai la depressione che ti coglie, che è condito di bugie e segreti, che non è tra i biglietti da visita del nostro essere persone nel mondo e che se viene condito da cornine procurate di nascosto all'altro, che c'è di male? Io mi voglio divertire...
A patto, certo, di non scoprire di esserci già alzati noi di 3-4 centimetri grazie alle suddette cornine, sennò sai il casino che ti creo?

Ma davvero è così inconsistente una tradimento?
Ci si autoconvince che non sia niente, per ripulirsi velocemente la coscienza o veramente è come andare al cinema o farsi un giro in bicicletta?

Non comprendo...

Voi comprendete?

7 commenti:

Anonimo ha detto...

beh, cara MC, io non lo comprendo molto, in effetti. soprattutto quando di mezzo ci sono sentimenti importanti.

Devo però dire, con dispiacere e disappunto enorme, che quell'elenco di frasi idiote che giustificano il tradimento, al giorno d'oggi si addicono quasi più alle donne che agli uomini. sarà la parità dei sessi, ma ultimamente mi sembra proprio che i ruoli si siano invertiti, e i ragazzi sono forse più fedeli delle loro girlfriends..

Ciao!

Marie Claire ha detto...

...sono d'accordo con te...e da donna riesco a comprendere ancora meno le donne che, con molta non chalanche saltano addosso a uomini fidanzati/sposati, sapendo del loro stato civile.
Come si fa?
A volte mi dico che, forse, sono davvero un po' marziana come mi dicono!

Stammi bene,
Maria Chiara

Anonimo ha detto...

Cara Maria Chiara che tema importante che hai affrontato!
Il tradimento!!
La leggerezza con il quale lo si mette in campo ti stupisce?
Hai pienamente ragione!
Il discorso è ampio, coinvolge il senso profondo del vivere, il capire cosa è importante da ciò che non lo è; coinvolge la tipologia di ricerca della felicità; dimostra il senso si confusione dei valori che stiamo vivendo:qualche attimo di facile piacere a breve tempo e poi lunghi periodi di infelicità.
Il fatto grave è che non si sa più distinguere ciò che da la gioia, quella duratura, da ciò che genera surrogato di gioia e sicura angoscia!
Questo è il fatto:non si sa cosa è un valore importante da ciò che non lo è ciò crea dei danni gravissimi!
La fedeltà è vista come un non valore!
Il tradimento non è considerato un disvalore!
Il rapporto a due, il rispetto profondo, la dedizione all'altro/a senza se, e senza ma, non si crede che porti la gioia profonda!
Forse perchè ci sono pochi che riescono a testimoniarlo con la propria vita.
Sembra più semplice, alle prime difficoltà trovarsi un'alternativa fuori dal rapporto, salvo poi complicarsi enormemente la vita con conseguente stress!
Può la gioia di qualche attimo coprire il vuoto che spesso si crea nel rapporto a due?
I problemi che in ogni coppia ci sono possono risolversi con la fuga dal problema stesso?
Cara Maria Chiara, una grande responsabilità testimoniare che vivere rispettandosi ed amandosi superando ogni difficoltà con la buona volontà sia la cosa più conveniente in tutti i sensi ma,altra strada non mi pare ci sia in questo periodo della storia che stiamo vivendo!
Stai serena, la strada che stai percorrendo è la migliore, quella che potrà farti vivere felice, insieme certamente ai problemi!

Ciao.

berardo

Marie Claire ha detto...

...infatti, caro Bera, paradossalmente sono sempre più convinta di voler stare TUTTA LA VITA insieme a Marco e di metterci tutte le energie e anche di più perchè questo avvenga.
Senza tirare in ballo la volontà di farlo, si va da poche parti...

Nonostante la corrente del mondo tenda a trascinarci da una parte, io e lui siamo decisi e vogliamo andare contro (=dalla parte opposta) anche questa volta.
Per fortuna (lo credo davvero) abbiamo vicino a noi esempi di famiglie unite e insieme da 40 (i suoi) e 35 anni (i miei)...
L'esempio c'è e si vede...noi non emuleremo ma punteremo a tutti quegli anni e anche di più!
Non vediamo l'ora di cominciare!!!!

A presto, e grazie della visita!

Maria Chiara

Lord Crespo di Svezia ha detto...

Oh, Claire, non so...sono giorni che ho letto il tuo post ma non so come dire e cosa dire quello che vorrei dire...insomma, io mi sono convinto negli anni (non che abbia, tu lo sai, chissà quale veneranda età ;D) che non vale la pena di dire "mai"...perché poi può capitare, perché le persone cambiano, perché ci sono situazioni sempre diverse per le quali, talvolta, ci troviamo disarmati...

Non voglio in alcun modo giustificare il tradimento, è una cosa che odio, figuriamoci poi quelle persone che lo fanno...come dire...consapevolmente, senza sentirsi in colpa, "è normale"...

Ecco, anzitutto, te lo dico: a me è capitato di tradire, tanti anni fa, in un periodo nerissimo di una relazione poi finita...forse non ero abbastanza forte (come non lo sono ancora oggi) per affrontare la realtà e capire che la relazione, probabilmente, doveva essere già finita all'epoca del tradimento...
E io ero uno di quelli che diceva "non lo farò mai".
Per questo, non escludo che non possa capitare, che non ci saranno altre debolezze in futuro...certamente, NON VOGLIO tradire...ma non sempre si ha la forza di combattere contro le debolezze, ci sono periodi della vita, come sai, che non ti permettono altro che di pensare ad "andare avanti", in attesa che ne vengano altri migliori...

Probabilmente, ti dico, non arriverei a tradire come nell'occasione cui faccio riferimento...voglio dire, ci sono passato, sono stato malissimo e ancora oggi sento una ferita (sì, io che ho tradito)...

Il problema, quando si tratta di un tradimento "sofferto" (dunque, non mi riferisco a quei tradimenti fatti tanto per divertirsi), è che forse si è talmente confusi da non riuscire nemmeno a capire da dove si vogliono iniziare i discorsi per tentare di risolvere la situazione...ci si sente soli, desolati, si desidera un poco di serenità facile...

...che magari si trova, fittizia e illusoria, tra le braccia di qualcuno che per una notte tu vuoi credere che sia una persona che ti comprende, che ti capisce, che può darti serenità, anche attraverso un rapporto sessuale, un abbraccio, un bacio...poi, magari, come è capitato a me, alla fine di tutto piangi che ti viene il vomito, che capisci quanto ci sia necessità di parlare in una coppia...l'unica cosa che secondo me conti veramente, il parlare...anche sbagliando, anche dicendosi cose brutte, che non si pensano, anche litigando furiosamente...ma parlare.

E qui c'è quello che volevo dirti, che a me farebbe rabbia più l'idea di essere stato tenuto all'oscuro di qualcosa, della crisi che ha portato al tradimento e del tradimento stesso...piuttosto che il tradimento in sé.
Ma è un discorso troppo complesso, che deve fare i conti con la vita vissuta, con le situazioni, con le persone e il loro essere in un momento preciso, non in generale.

Un bacio,
Ale
LC

Marie Claire ha detto...

Ale.
Grazie.

Ti ho capito e ti capisco...
e mi sembra anche che tu abbia centrato quanto credo anche io fondamentale: il DIALOGO.
Premettendo che non sempre è la parte che mi viene meglio (nonostante sia femmina...:-) perchè capita di non aver voglia di dire, raccontare, di voler solo ascoltare, di non voler nemmeno fare nessuna delle due cose ma piuttosto leggere o dormire...premettendo tutto questo, credo che sia la cosa fondamentale, visto che se si arriva a tradire (anche con "leggerezza d'animo) è perchè forse qualcosa tra i due non va, per cui sarebbe meglio dire, esporre, litigare anche, ma comunicare...prima di trovarsi a peggiorare le cose con un tradimento e ridursi a provare (e tu stesso lo confermi) dolore o comunque "scompiglio" anche a distanza di anni...
Che dirti..spero ardentemente di non trovarmi mai a un passo da quanto mi racconti...è anche vero che nessuno può dirlo: posso solo contare e lavorare sulla mia forza d'animo e sulla mia volontà a non farlo mai!

Grazie degli spunti e dell'"aiuto"!

Baci

Maria Chiara

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

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