06 novembre 2006

Inizio di giornata: storie di ordinaria quotidianità.


Dopo anni di accurati studi e approfondimenti, ricerche in biblioteca, analisi dei dati, statistiche, teoremi e sistemi, Maria Chiara è alla conclusione che la sveglia del lunedì mattina è, per la stragrande maggioranza del genere umano, compresa quindi lei stessa, una momento nefasto.
E' già stato scritto su passati post di quanto ella sia riluttante alla sveglia mattutina, ma stamattina ha ulteriormente dato credito a questa tesi.

Oggi, lunedì appunto, colei è stata svegliata da Sua Nefandezza la Stramaledetta radiosveglia Philips alle ore 06.12 a.m. la quale, sintonizzata non più su Isoradio (la nostra perse la frequenza domenica mattina, dopo aver trasferito Sua Nefandezza in bagno, per godere di una doccia con musica annessa) ma su altra sconosciuta radio italiana, le ha fatto aprire gli occhi con una rapidità e adrenalina insolite quanto preoccupanti per un lunedì mattina d'autunno, quindi non (più) prevedente giornate al mare o (ancora) sugli sci.

Sbrigate le prime doverose pratiche e di seguito le seconde, vedi vestizione e rimpinzamento corpo et mente, uscita dai box, impostati i parametri di guida e dato inizio al count down, la nostra si è trovata in strada alle 07.10 (sette e dieci), pronta per il consueto rodeo stradale che l’avrebbe portata a destinazione, altrimenti detto strada consolare Anagnina direzione Grande Raccordo Anulare e di seguito Anagnino-centro.
Passata accanto a sobborghi più o meno nuovi senza trovare particolare densità di decerebrati mentali, che invece di prendere i mezzi, e quindi risparmiare pericoli al prossimo, usano l'automobile, è arrivata a destino indenne.
Deo Gratias!
Trovato parcheggio, s’è guardata intorno decidendo in meno di un nanosecondo di non uscire immediatamente nel freddo umido del clima continentale romano mattutino, scegliendo l'opzione stand by, sentendo al telefono, nel contempo, il generale suo futuro marito, in viaggio verso la sua (di costei) ex città, Genova, per concerto serale alle ore 09.00 post meridiane in quel del Teatro Carlo Felice.
Compiuto il tutto, scende.
Che freddo cane!Al posto del piumino sulle spalle, di pesantezza media per renderlo adeguato a temperature medio-basse ma non proprio pizzicanti, sembra di avere una magliettina da mare. Essere in mutande sarebbe la stessa identica cosa!

Nel tragitto dalla macchina all’ingresso dell’american multinational firm della quale fa parte al momento, ha modo di incontrare le auto dei suddetti decerebrati mentali prima menzionati parcheggiate in doppia fila, con lor signori proprietari impegnati a sorsegiare bollenti caffè espressi nel bar vicino....
Poverini....se non bevono il caffè lasciando la macchina DAVANTI al bar, scendendo DAVANTI al bar, non sia mai che muovono troppo le gambine di prima mattina, tanto c-h-i-s-s-e-n-e-f-r-e-g-a degli altri che devono fare la gimcana, no?
Benedetti!

Poco dopo ella si trova in ufficio, con una temperatura corporea a metà strada tra il congelamento e l’ipotermia e per prima, come quasi tutti i giorni, prende possesso dello stanzone in cui si localizza e opera lo staff della american multinational, chiamato anche, sui pannelli-cartina siti nei corridoi della firm di cui sopra, "ALA C".
Deserto, nessuno, tutto ancora buio, nemmeno un cane a cui dire “buongiorno” e una temperatura decismente poco accogliente (lo faranno forse per non enfatizzare la dose di abbiocco che prende dopo un viaggetto in auto da tepore di ventilatore Fiat Punto a 24 gradi? Pò esse!).

Perchè non provare ad accendere il conditioning system giacchè, avevano detto, da lunedì avrebbero acceso i riscaldamenti?
Ok, let’s try.
Aria Calda? Seeeee, te piacerebbe, maddechè aò!!!
Vampate gelate, unite a polvere equamente distribuita grazie al multidirezionale condizionatore.

Fortuna che in breve arrivano le due angele custodi che quotidianamente forniscono la Maria Chiara e il collega di fumante tè (the? ma come cavolo si scrive? all'inglisc? E allora vada per TI!) caldo, prodotto dalla macchinetta, preso grazie alla chiavetta, quindi molto poco buono, occhei, ma almeno caldissimo, che ti squoia budella, epiglottide e carotide e per qualche minuto non batti i denti.
(Niente a che vedere, ovviamente, con le tisane 1001 Natch e Winterzeit by Pompadour born in the Alps, per carità!!!)

Il lunedì è così cominciato, e con lui la settimana...

Storie di ordinaria amministrazione, di quotidiana routine, di rassicurante ciclicità che diviene automatismo facile, comodo da gestire, soprattutto perchè il ciò sopra descritto si dipana nelle prime ore dopo il sonno, in cui tutto è ancora ovattato, bucolico, a poche ore dalla sveglia, dalla voce di sua Nefandezza la Stramaledettissima sveglia, che quotidianamente rischia di percorrere in volo la strada comodino-parquet ma che, alla fin fine, apre a nuovi giorni di fulgore et beltade gli occhi della nostra!

1 commento:

Marie Claire ha detto...

Ciao Bera,
anche io m i sono accorta, leggendo i post postati con le impostazioni "vecchie", che dovrei modificare tutti i colori chiri usati per la scrittura...
Appena avrò tempo...
L'ADSL ancora non mi è stata attivata, ma sabato abbiamo firmato il contratto con Fastweb; a breve sarò a 6Mkps!

Tu tutto bene?
Domenica vai in gita?

A me piacerebbe, come sempre...speriamo di riuscire, io e Marco!

A presto!
MC

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