09 agosto 2006

V GIORNO


ore 15.10
La gita di mezza giornata di oggi (al Col Rodella, che si affaccia sopra la Val di Fassa e che ha davanti, per tutto il tragitto, le meraviglie del Sassolungo - vedi foto) si è dimostrata indovinata: poco dopo esser entrati a casa, ha iniziato a piovere.
Nel frattempo, dopo aver mangiato qualcosa, è calato il sonno su di noi. In casa c’è chi legge, chi fa parole crociate, chi dorme, chi gioca a solitario, chi scrive…

E' bello vedere come ognuno, secondo le preferenze, le voglie, l'ispirazione del momento, faccia passare il tempo dell'abbiocco.
Sfortunatamente chi scrive a breve dovrà recarsi in farmacia a comperare ginocchiera e antinfiammatorio per la articolazioni.
Il ginocchio sinistro non mi ha voluto molto bene in questi due giorni, soprattutto nelle discese, (che non è proprio possibile evitare, visto che una volta saliti, si deve ridiscendere con le proprie gambe, a meno di non saper andare in deltaplano o parapendio!) per cui mi trovo costretta a riposare per non peggiorare ulteriormente le cose. Le probabili cause di questo dolore a tratti lancinante, mi rimangono comunque ignote, dal momento che non ho memoria di tranvate prese da quel lato del ginocchio sinistro o simili, nemmeno nei tempi gloriosi quando la sottoscritta praticava arti marziali, per cui non ho la minima idea di quale possa essere la causa di tale e tanto dolore. L’età? Po’ esse...ormai i ventotto sono dietro l'angolo...
La faccenda non mi diverte affatto: dopo un anno di lavoro e di Dolomiti viste solo in foto digitali, sognando trekking e vie ferrate, è triste vedersi costretta a fare le discese appoggiata alla spalla di Marco per non caricare di troppo peso il ginocchio…
Posso solo provare a prendere queste pausa forzata come opportunità per disintossicarmi la mente, prima del corpo…sperando comunque che la piena salute torni prima del 19!


Ore 19.00
In farmacia mi dicono che la mia idea (ginocchiera elastica e il tale cerotto che rilascia gradualmente la miracolosa sostanza), dovrebbero essere sufficienti.
Il cerotto, appena messo, sa di menta, mi rinfresca anche la pelle e per un po' mi sembra di avere un tubetto aperto di dentifricio sotto il naso.

Intanto per casa giro mezza zoppicante; manca che mi faccia male qualcosa d'altro e l'appellativo di catenaccio non me lo leva nessuno!

1 commento:

Anonimo ha detto...

che bei posti!!! (non belli come la Valle d'Aosta, ma belli belli)... Divertiti!
viva il trekking

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